Il retail internazionale è in fase di rivoluzione. Liscia Roberto, Presidente di Nettcom, apre l’evento spiegando che tecnologie, buying behavior e regolamentazioni modificano lo scenario, offrendo nuove prospettive sia online che offline per il Z generation commerce.
Una trasformazione è in atto ed è necessario implementare nuove strategie e modelli di business per le aziende e per le filiere.
Sfide retail con la z generation ed i fattori globali
La z generation ha già dimostrato che è in grado di dirci cosa fare nel futuro, specialmente per quanto riguarda l’ambiente ed il digitale. Le esigenze di questa generazione si intersecano con gli eventi globali, dando vita a diverse sfide per il retail quali:
- Remote working: i negozi si stanno riducendo, non perché perdono fatturato, ma perché sta cambiando quello che fanno
- Sostenibilità: nuovi modelli sulla base della domanda e dell’offerta
- Nuovi modelli di consumo come il digital entertainmen che è il più in voga sul web
- Ibridazione tra canali, online ed in store
- Indebolimento delle filiere e supply chain: queste sono rimesse in discussione, ci sarò di nuovo un offshoring, ma tra paesi amici. I problemi non saranno più contrattuali, ma ruoteranno attorno al rapporto di fiducia
- Inflazione: c’è la riduzione consumi e aumento costi. Ha effetto sul digitale perché è trasparente, lo port ad avere alta competizione, prezzi e margine
- Accelerazione della ricerca di skill adeguate: l’Italia è al 25esimo posto per conoscenze e abilità digitali
- PNRR e politiche: le risorse devono favorire la progettualità delle piccole e medie imprese al posto di fornire mera sussistenza.
- Nuova regolamentazione per trasparenza e sicurezza: l’Unione Europea è all’avanguardia per le regole sul digitale
Dati di contesto: come sta andando l’ecommerce globalmente ed in Italia
L’ecommerce continua a crescere. Nel 2021 il fatturato è di circa $5 miliardi! In crescita del 17% rispetto all’anno precedente dove il fatturato si attestava a circa $4.3 miliardi.
Sicuramente la pandemia ha giocato un ruolo chiave, in quanto nel 2020 si è registrata una crescita del 26% rispetto al 2019. Questo, ovviamente, non è un fuoco di paglia.
Infatti le piattaforme sono in crescita tra il 30% ed il 40% e le tecnologie implementate per affrontare la pandemia sono le fondamenta che sostengono e spingono la crescita a cui stiamo assistendo.
I dati in Italia
In Italia i numeri sono incoraggianti, specialmente quando si osserva il dato di net retail che traccia l’evoluzione retail italiano. Ecco i dati principali
- Arrivando a poco meno di 3 settimane fa, sono 33 milioni gli italiani che comprano online
- Il livello di soddisfazione sull’acquisto è di 8.8 su 10. Nessun altro canale esistente raggiunge questo livello di soddisfazione
- I retailer nativi digitali sono cresciuti del 12% rispetto al 2020. Grazie ad economia di scala e di scopo hanno saputo crescere nell’engagement del consumatore
- Anche i retailer tradizionale sta recuperando, passando dal 10.2% al 11.19%
Dati sull’economia italiana
L’ecommerce, o meglio, l’intero settore digitale ha un forte impatto sul PIL italiano. Nel settore c’è il B2B, B2C, agenzie, digital marketing, logistica e molto altro.
Tutte queste aree aumentano la rete del valore dell’ecommerce, che ha un apporto corposo sul prodotto interno lordo.
Il settore è al primo posto in termini di crescita del fatturato, che è di circa €60 miliardi. Inoltre ha più di 380 mila addetti, mettendo il settore al secondo posto per crescita occupazionale
Centralità dei pagamenti
Il digital wallet cresce ed il 30% delle transazione avviene tramite wallet.
Il 27.7% dei clienti che comprano nel negozio di persona, comprano dallo stesso store online.
I negozi fisici sono quindi riusciti ad ingaggiare propri clienti con vendite sia fisiche che digitali. Per questo motivo vediamo un aumento dell’acquisto ibrido, ovvero sia online che offline.
In queste transazioni, a dominare la scena sono ancora le carte di credito e prepagate che occupano l’83% dei pagamenti.
I dati sui pagamenti sono estremamente attuali ed importanti? Ma perche?
Semplicemente, i pagamenti sono così importanti perché il pagamento è un’esperienza estremamente rilevante nel processo di acquisto. Questo perché rappresenta il momento della verità in quanto, in questa fase, si fanno le scelte reali e, soprattutto, finali.
La Z generation e le sue caratteristiche
Anche se sono il 10% della popolazione italiana, la z generation rappresenta al 100% quello che si deve fare e come ci si deve comportare in futuro.
La generazione Z ha caratteristiche ben definite:
- È social, smart, trasparente e informata
- Pragmatica, focus sull’essere se stessi
- Inclusione, diversità, contro omofobia e razzismo
- Ricerca autenticità e sostenibilità, ma anche ricerca di esperienza personale che viene preferita al semplice possesso di un prodotto
Conoscere queste caratteristiche non è sufficiente. In quanto bisogna considerare i contesti in cui la Z generation si muove e le sue fonti di intrattenimento:
- Video come formato top
- Social media come fonte di contenuti
- Musica, gaming esport, sostenibilità, live commerce, social commerce
- Unicità, identità e personalizzazione altamente ricercate
- Acquisti online sono i preferiti, ma vogliono vedere i prodotti
- Prodotti esclusivi in negozio , con esperienza, contenuti e design
Verso lo Z generation commerce
Viste le caratteristiche e le esigenze della generazione Z, Roberto Liscia propone dei punti chiave per muovere il settore verso il Z generation commerce. Lo fa tenendo a mente due fattori chiave: la digital transformation e la green transformation.
La digital transformation riguarda:
- Omnicanalità, engagement e personalizzazione
- Il social commerce che comincia il suo cammino
- Ultimo miglio che rappresenta fattore chiave di competitività sul campo della logistica
- Il pagamento esperienziale è determinante, in quanto la generazione zeta è più interessata all’esperienza piuttosto che al possesso
La green transformation, invece, ponte l’attenzione su
- Interesse per una produzione sostenibile ed etica
- Forte interesse per nuovo volto città phygital
- Crescente impegno per la vita locale e comunità
- crescente interesse alla tracciabilità dei prodotti
Questi due fattori modelleranno il Z generation commerce. Perché unendoli otterremo dal primo fattore tutte le tecnologie necessarie per implementare l’innovazione (AI, Machine Learning, VR). Dal secondo fattore otterremo il mindset ed i dettagli per fornire l’esperienza desiderata.
Z generation commerce: il metaverso cambia la pelle all’ecommerce
Con la forte digitalizzazione della Z generation, l’ecommerce cambia pelle implementando nuove tecnologie e persino il retail reagisce.
Il trend più importante da notare è che il 3D evolve verso il metaverso. 3D significa esperienza personalizzata: si vendono più prodotti e se ne rimanda indietro di meno.
Questo porta ad un servizio migliore, niente più resi, riduzione dei costi e conseguenza ambientale meno dannosa.
Il metaverso è anche intrattenimento, dove può avvenire ciò che conosciamo come live streaming e , con cui si può fare live commerce.
Trasparenza, immediatezza e dinamicità, permettono agli utenti di seguire un evento in tempo reale ed eseguire acquisti senza lasciare la piattaforma.
Ad esempio, su Tik Tok, puoi vedere il prodotto e andare direttamente al carrello con lo Shopify Button. In questo caso si ha la convergenza di mezzi, ma anche del tempo!
Guardando gli ultimi dati, Zepeto raggiunge 300 milioni di utenti in tre anni, mostrando una forte crescita del metaverso.
Sotto questo punto di vista si stima che, entro il 2026, il 25% delle persone spenderà un’ora nel metaverso per lavoro, shopping istruzione e intrattenimento.
Nonostante sia un futuro prossimo ci sono delle domande aperte, ancora senza risposta. La più importante è: chi saranno i leader del metaverso che influenzerà il Z generation commerce?
Saranno le aziende gaming, che hanno maturato una grandissima esperienza tecnologica? Le società che producono software più affermate? Oppure saranno le piattaforme social con la loro grande pool di utenza?
Leggi anche: Social Commerce: I trend da considerare per il 2022
Le sfide per le imprese
Per stare al passo con i tempi e attrezzarsi per il z generation commerce un fattore chiave è sicuramente l’eccellenza nella logistica. Bisogna lavorare sulle supply chain e digital retail.
Ma anche automazione del magazzino, packaging green, Q commerce, la delivery War (velocità con la quale si vuole avere una delivery in poco tempo)ed risolvere il problema last mile.
Per il marketing, invece, come va allocato il budget? Chiedendolo alle imprese, l’87% da una risposta chiara: il budget va allocato sulle competenze e non sull’advertising. Questa risposta mostra la maturità delle aziende che sono sicuri che il digital marketing cambierà tutto.
Nel digital marketing, come sappiamo, i big data giocano un ruolo importante, ma quali sono i suoi utilizzi più efficaci?
La risposta sta nella personalizzazione dei messaggi, modelli predittivi per servire in anticipo gli utenti, modelli di applicazione delle scarse risorse e investimenti nel marketing.
La customer data platform avrà un ruolo centrale. Questo perchè è l’evoluzione tecnologica che porta tutti i dati che ho sul cliente per gestirlo e comprenderlo sul lato personale ed emozionale.
Le sfide sono grandi perché le piccole-medei imprese devono cercare outsourcing nelle grandi imprese e queste ultime dovranno investire molto per implementare la tecnologia necessaria.
Mettendo insieme sfide ed opportunità
Riassumendo le sfide ed opportunità , i punti più importanti che portano entrambe e vanno considerati sono:
- Crosschannel, frictionless, fast ed esperienziale
- Umanizzazione della relazione digitale
- Logistica e supply chain eccellenti e Logistica
- Nuove competenze digitali
- Marketing digitale
- Metaverso e live commerce
Il 29 e 30 Settembre presso Centro Congressi dell’Unione Industriale di Torino si terrà l’undicesima edizione di EcommerceDay dove affronteremo argomenti come questo e tanti altri legati al mondo dell’ecommerce.