Youtube offre agli utenti delle nuove funzioni per contrastare le fake news. Scopriamo insieme cosa cambierà nei prossimi giorni sulla più famosa piattaforma di video streaming.
Youtube contrasta la disinformazione nei feed di ricerca
Proprio mentre il caso Cambridge Analytica sta per diventare un ricordo, ecco che Youtube decide di combattere una battaglia personale contro la disinformazione.
25 milioni di dollari investiti in aiuti per le organizzazioni e le associazioni che si occupano di informazione. L’obiettivo è quello di identificare le fonti di notizie autorevoli e fare in modo che i loro contenuti arrivino in cima al feed degli utenti. Questo significherà che le notizie “certificate” avranno un numero esponenzialmente più grosso di pubblico, per evitare il più possibile la diffusione di fake news.
Youtube e i problemi con la pubblicità
Youtube negli ultimi anni ha avuto molti problemi nella gestione delle pubblicità. Gli utenti si lamentano perché gli algoritmi che lavorano in automatico sui video non erano sempre esatti e rischiavano di censurare contenuti in realtà giusti. Tempo fa, infatti, Youtube si è scusata con la comunità LGBT perché la piattaforma aveva bloccato dei contenuti transgender, mentre invece continuavano a dilagare una serie di pubblicità omofobe che restavano impunite.
L’azienda, allora, probabilmente sta provando a cambiare qualcosa, per non restare indietro. In tempi come quelli di oggi la correttezza dell’informazione è un dovere.
Youtube e Google News insieme per individuare le fonti autorevoli
Quello che Youtube vorrebbe è evitare che gli utenti intraprendano una navigazione link in link. Nelle prossime settimane, infatti, la piattaforma metterà un pannello informativo sopra i video, in cui si vedrà l’articolo che Google News ha ritenuto essere il più autorevole sul tema. Ma cosa succede se Google News si sbaglia?
Chi sono secondo Youtube le fonti autorevoli?
Secondo Youtube, le voi autorevoli sarebbero CNN e Fox News. Inoltre, durante gli eventi di cronaca l’intenzione della piattaforma è di mostrare anche nei suggerimenti ai video solo e soltanto le fonti ritenute autorevoli. Ma cosa succederà ai piccoli editori? Come potranno mettersi in contatto con la piattaforma per farsi considerare autorevoli?
Youtube contro le teorie complottiste
Uno degli obiettivi della piattaforma è quello di interrompere “la spirale negativa della fruizione per suggerimenti” (Wired). Ogni utente riceve i suggerimenti in base ai propri gusti. Questo significa – scrive sempre Wired – che se qualcuno vede un video con teorie cospirazioniste, allora tutti i video che gli saranno suggeriti avranno lo stesso tema.
Anche se il problema dei video “cospirazionisti” dovrebbe essere risolto alla radice. I video, infatti, sono fatti in modo che non violino la policy di Youtube, ma la piattaforma si sta armando, implementando le partnership con Wikipedia e Encyclopedia Brittanica.
Saranno gli algoritmi a contrastare le fake news
Non ci saranno moderatori in carne e ossa, ma solo algoritmi. Queste nuove funzioni saranno completamente automatizzate. La notizia non stupisce: ogni minuto su Yuotube vengono pubblicati 450 ore di video in streaming. Sarebbe impensabile che un team, pure ampio, di persone riuscisse a risolvere da solo il problema delle fake news.