UX design: asso nella manica delle aziende del futuro. Lo sapevate che gli UX designer sono sempre più ricercati dalle aziende? Non solo, secondo un sondaggio elaborato dal Design Management Institute, gli User Experience designer sono alcune tra le figure più importanti all’interno di aziende del calibro di Apple, IBM, Nike, Coca Cola, Airbnb e Starbucks. Ma chi sono gli UX designer? In che modo servono all’operato di aziende tanto rilevanti e popolari?
Che cos’è un UX designer?
Ricordiamo che un User Experience designer lavora per aumentare la soddisfazione del cliente finale puntando al miglioramento della sua esperienza d’acquisto. L’UX designer lavora sulla facilità d’uso del sito web così come sull’usabilità dello stesso. L’idea alla base della strategia è di evitare che il cliente si stufi di navigare sulla pagina del sito, e le ragioni a favore di una simile scelta sono sempre le meno raccomandabili: il sito web è lento, la navigazione non è intuitiva, il layout è pesante e sovraccarico di dati, le grafiche occupano troppo spazio o sono fuori luogo.
E l’UX design?
In che cosa consiste allora una strategia UX design? In quanto tale, l’UX design cura tutta una serie di progetti egualmente importanti ai fini de dalla soddisfazione finale del consumatore: dalla realizzazione di una pagina web scorrevole e chiara, che l’utente possa utilizzare agevolmente, alla creazione di un layout interattivo. È proprio l’interazione tra utente e azienda ad avere la prima pagina per quel che concerne le strategie UX design. L’obiettivo finale deve sempre necessariamente collimare con la certezza di aver incrementato l’esperienza d’acquisto dell’utente, portandola a un livello d’eccellenza.
I dati in Italia e negli Stati Uniti
Secondo i dati di Brazen Life, servizio di Career Service e Lifelong Placement americano, nei soli Stati Uniti la richiesta di professionisti in UX design da parte delle aziende aumenterà da qui al 2020 del 30%. In Italia si stima che siano state aperte circa 150 mila posizioni in campo UX Design. I professionisti di riferimento, però, sono ancora pochi.