Qual è il posto dell’uomo all’interno del complesso e intricato universo caratterizzato dall’avanzata frenetica della tecnologia? L’Umanesimo digitale lo pone al centro.
La ripresa dell’antico movimento culturale di rinascita e fioritura, ritorna nell’era contemporanea con una veste nuova e digitale.
Cos’è l’umanesimo digitale
Con il concetto rinascimentale di Umanesimo si intendevano tutti quei movimenti di riscoperta e ripresa dei classici in risposta ai secoli bui propri dei Medioevo. Al rinnovato amore per le opere classiche si aggiungeva la posizione privilegiata dell’uomo in relazione alla natura.
L’uomo appare capace di plasmare il proprio destino con il solo ausilio delle proprie forze, a dispetto dei piani della natura.
Ad oggi, col termine umanesimo digitale si determina il ruolo della tecnologia in rapporto con gli esseri umani. Questi ultimi devono vedere la tecnologia come un mezzo per migliorare la propria vita. L’umanesimo digitale rifiuta dunque la concezione della tecnologia come strumento fine a se stesso o addirittura dannoso per coloro che ne usufruiscono.
Questo nuovo modo di concepire il progresso punta sulla riscoperta dell’umanità e dell’etica.
Le innovazioni devono tener conto delle persone e l’uomo non dev’essere messo in secondo piano rispetto alle realtà digitali.
Del resto gli esseri umani sono quanto mai inseriti nell’universo digitale. Le nuove piattaforme, gli smartphone, la web Tv, fanno parte della quotidianità degli individui in maniera imprescindibile. La mancata distinzione netta tra online e offline sta dando vita a un sistema rinominato phygital, dall’unione di physical e digital.
L’umanesimo e il ruolo dei brand
In questa rinnovata visione del mondo è indispensabile per un brand considerare prima di tutto il suo pubblico. Un’azienda deve mostrare il lato umano, i valori, gli obiettivi e una visione reale del mondo. Considerata la fusione tra online e offline, i brand devono ritrovare un etica che dimostri di non avere come scopo solo il guadagno, ma di avere a cuore i propri utenti.
Molti brand, anche spinti dall’incredibile avanzata tecnologica figlia della pandemia, si sono mossi in questa direzione. Hanno riconsiderato l’intera identità del brand stesso, ritrovando un nucleo strategico, tracciando i valori da comunicare e la linea di pensiero affine a quella del proprio pubblico.
Le competenze umane e quelle tencologiche vanno mescolate e vanno tratte le caratteristiche fondamentali dalle une e dalle altre.
Vi sono teorie che sostengo che senza cultura umanistica non vi sia possibilità di progresso, neppure in ambito tecnologico. Che sia dunque l’umanesimo digitale la soluzione che coniuga due aspetti della realtà apparentemente tanto lontani?
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