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Dalle parole chiave alla realtà del business: semplificare la complessità della trasformazione digitale nel settore retail.

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Intervista con Fabrizio Cascianelli Head of Sales and Marketing VTEX Italia

Componibilità, commercio headless e microservizi sono alcuni degli ingredienti che stanno trasformando la tecnologia nel settore retail favorendo per le aziende l’accesso ad architetture adattabili e modulari con cui sostenere le sfide del mercato in evoluzione e rimanere al passo con la trasformazione digitale.

Di Fabrizio Cascianelli, Head of Sales and Marketing di VTEX Italia

La complessità della trasformazione digitale nel settore retail

Camminando per qualsiasi corridoio alle fiere di settore si sentono ripetere concetti quali componibilità, commercio headless e microservizi. Ma facciamo prima di tutto chiarezza su che cosa significhino veramente.

La componibilità è un approccio che consente alle aziende del settore di soddisfare facilmente le esigenze della trasformazione digitale. Alla sua base comporta la scomposizione di un sistema in blocchi costitutivi intercambiabili, che possono essere selezionati e assemblati in varie combinazioni per soddisfare esigenze specifiche. Questa modularità permette di apportare cambiamenti o innovazioni in modo rapido.

Il commercio headless prevede la separazione del front end e del back end in una piattaforma di ecommerce. Questa separazione permette di apportare modifiche su entrambe le parti senza influenzare l’altra, e ciò facilita la flessibilità negli aggiornamenti e nell’apportare miglioramenti senza interrompere mai la continuità dell’esperienza utente.

I microservizi sono un’architettura software in cui applicazioni complesse vengono composte da piccoli processi indipendenti che comunicano tra loro utilizzando API language-agnostic.

Questi servizi permettono un altissimo livello di personalizzazione nella gestione e manutenzione, sono altamente testabili, hanno basso accoppiamento, sono distribuibili in modo indipendente e organizzabili quindi in base alle capacità ed esigenze del business.

Questi termini stanno diventando sempre più il punto focale quando si parla di tecnologia per il settore retail e l’unione di essi porta al concetto di: “Componibilità Pragmatica“.

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I benefici della Componibilità Pragmatica

Un grande vantaggio della componibilità pragmatica è che essa non richiede una revisione costosa, consistente, e su larga scala, della piattaforma che si ha in uso per il proprio ecommerce. La componibilità pragmatica, infatti, permette un’adozione graduale di elementi componibili, in base proprio alle priorità aziendali e al livello di readiness del proprio business.

Essa consente, inoltre, alle aziende di valutare i propri processi e sistemi in essere, per identificare le aree che potrebbero trarre maggior beneficio dalla flessibilità e implementare quindi componenti modulari in modo sequenziale.

I vantaggi non si limitano a questi. La componibilità ha il pregio di ridurre, ad esempio, il carico e gli oneri di manutenzione rispetto ai monolitici sistemi legacy in cui aggiornamento, manutenzione ed estensione impongono notevoli oneri ai team IT. Le architetture componibili si basano su tecnologie cloud-native che forniscono aggiornamenti automatici, eliminando la necessità di gestirli. L’uso di microservizi e tecnologie headless facilita l’integrazione di nuovi componenti fondamentali.

La componibilità è flessibile e consente alle organizzazioni di saper agire rapidamente per affrontare le dinamiche di mercato in tempo reale. Il mantra della componibilità è “Costruire meno, testare di più”. È possibile testare rapidamente nuove funzionalità e annullarle se non si ottiene il risultato previsto. Questo approccio elimina per l’azienda il rischio di blocchi imposti da fornitore e ciò è fondamentale per stare al passo con la concorrenza.

La componibilità evolve infatti alla velocità del business e, nel mondo del commercio che si muove così velocemente, le aziende devono essere in grado di tenere il passo con le preferenze dei clienti, che cambiano rapidamente – pensiamo ad esempio al successo dei video virali di TikTok o dell’AI generativa (OpenAI ha rilasciato ChatGPT a novembre 2022 e oggi già innumerevoli aziende offrono con successo chatbot, personalizzazione e altre funzionalità basate sull’AI).

Contemporaneamente devono saper adattare le proprie strategie di inventario quando si presentano problemi nella supply chain.

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Aziende che stano utilizzando un approccio componibile

Per fare un esempio di grandi brand che stanno già utilizzando un approccio componibile, possiamo citare Carrefour, Sony, Motorola, Cia. Hering, che stanno aumentando le conversioni e il valore medio degli ordini, espandendosi rapidamente in nuove località e migliorando notevolmente il servizio clienti.

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C’è poi un altro enorme vantaggio: la componibilità non richiede il “replatforming” (conversione della piattaforma) e la sostituzione/riparazione dei sistemi in essere. In effetti, questo consente alle aziende di valutare i propri processi e sistemi esistenti, identificare le aree che trarrebbero maggior beneficio dalla flessibilità e implementare componenti modulari in modo sequenziale. Adottando questo approccio incrementale, le aziende possono gestire meglio i rischi.

Anche i retailer B2B stanno guardando con sempre maggiore attenzione questo ambito. Un esempio viene da bisco industries, distributore di componenti elettronici in vari settori, compreso quello aerospaziale. L’azienda è passata da una piattaforma di commercio legacy ad abbracciare la flessibilità, lanciando il proprio marketplace B2B e scegliendo di basarsi su una piattaforma creata per applicazioni web scalabili e production-ready.

Questa tecnologia ha facilitato l’inclusione di milioni di prodotti, decine di migliaia di attributi di prodotto, la visibilità in tempo reale dell’inventario dei singoli produttori / fornitori e un’esperienza utente ottimizzata per la supply chain B2B. Inoltre, grazie a questa piattaforma l’azienda ha potuto integrare senza problemi la comunità di acquirenti digitali con la rete di venditori locali, promuovendo un ecosistema di commercio collaborativo inaugurando un’iniziativa pionieristica nel proprio settore.

Per le aziende di ecommerce, sia B2C che B2B, abbracciare un’architettura componibile significa non solo rimanere al passo con le tendenze tecnologiche, ma anche migliorare attivamente l’agilità operativa. Una struttura di questo genere sfrutta tecnologie headless e microservizi per promuovere la flessibilità, consentendo ai retailer di offrire migliori esperienze ai clienti, ottimizzare gli inventari e integrare rapidamente nuove tecnologie. Che si tratti di lanciare nuove funzionalità, espandersi in nuovi mercati o sperimentare nuovi modelli di business, le aziende che basano i propri ecommerce su piattaforme componibili possono aspirare a un miglior posizionamento, e rispondere rapidamente ed efficacemente alle richieste di mercato.

Con l’aumento della domanda di negozi online personalizzati e veloci, numerose piattaforme di commercio offrono oggi strumenti di sviluppo front end che consentono agli sviluppatori di liberare creatività e competenze nel creare soluzioni ecommerce robuste e distintive.

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Creare il cambiamento con la Componibilità Pragmatica

Le aziende stanno cercando sempre più un’alternativa ai monolitici sistemi legacy. Gli svantaggi di basarsi su piattaforme uniche e ingombranti, costose da aggiornare o estendere, hanno da tempo dato prova di superare i benefici.

È proprio qui che emerge il valore aggiunto della componibilità, che comporta la combinazione di diverse soluzioni software per creare un’architettura in grado di soddisfare le esigenze – in evoluzione – del business.

Attuare il cambiamento richiede alcuni passi fondamentali:

  • Verificare i sistemi esistenti: identificare e valutare i framework tecnologici e le operazioni aziendali esistenti. Capire cosa funziona e cosa no, per comprendere i potenziali punti di partenza per l’integrazione di una nuova tecnologia
  • Prioritizzare in base all’impatto: non tutti i sistemi necessitano di un rinnovamento immediato. È bene prioritizzare gli elementi componibili che avranno il maggiore impatto sull’esperienza del cliente e sull’efficienza operativa.
  • Implementare a fasi: iniziare con aggiornamenti modulari a sistemi meno critici per testare e imparare dall’implementazione può rivelarsi vincente, per poi espandere gradualmente il cambiamento agli aspetti più significativi dello stack tecnologico.
  • Sfruttare partnership di valore: collaborare con partner tecnologici esperti in infrastrutture componibili può fornire una guida personalizzata per il contesto specifico della propria azienda.
  • Favorire un miglioramento continuo: la componibilità non va intesa come progetto “una tantum”, ma come un processo continuo di adattamento e miglioramento. Rivedere regolarmente strategie, tecnologie e processi per perfezionare e ottimizzare è la chiave.

Trasformazione digitale e Componibilità Pragmatica – Conclusioni

La componibilità non si limita a una serie di tecnologie specifiche. Il concetto è più ampio e permette di ottenere mediante un nuovo approccio diversi benefici, che vanno dall’agilità, alla scalabilità, dalla flessibilità alla resilienza.

La componibilità pragmatica si concentra sull’integrazione di questi benefici in una struttura già in essere, attraverso una migrazione graduale. L’approccio pragmatico alla componibilità consente alle aziende di minimizzare le interruzioni e ottimizzare l’ottenimento di valore, evitando i rischi legati al replatforming per cogliere tutti i benefici delle nuove tecnologie.

Per adottare la componibilità pragmatica, occorre cercare soluzioni progettate per integrarsi in un’architettura esistente. Alcune tecnologie funzionano solo in un setup “greenfield”, dove un’azienda costruisce una struttura all’avanguardia completamente da zero. Quando si selezionano le tecnologie da adottare, è bene considerare la configurazione in essere e valutare con attenzione gli obiettivi che si intendono raggiungere nel breve termine.

La componibilità non è solo un approccio tecnologico, ma anche un cambiamento di mentalità.

La componibilità pragmatica unisce l’IT e il business attorno a un insieme di tecnologie che consentono all’intera organizzazione di offrire ciò di cui i clienti hanno bisogno e rappresenta oggi l’approccio più efficace per posizionarsi verso la crescita e l’evoluzione del business a lungo termine.

Chi è VTEX

VTEX (NYSE: VTEX) è la piattaforma globale di commercio digitale di livello enterprise in cui CEO e CIO lungimiranti ottimizzano i loro investimenti. La nostra piattaforma componibile e completa aiuta brand e retailer a modernizzare il loro stack e a ridurre i costi di manutenzione, migrando rapidamente dai sistemi legacy, collegando l’intera catena del valore e facendo dell’inventario e del fulfillment il loro punto di forza.
In qualità di leader nel commercio digitale, VTEX gode della fiducia di 2.600 clienti B2C e B2B, tra cui Carrefour, Colgate, Motorola, Sony, Stanley Black & Decker e Whirlpool, con 3.500 negozi online attivi in 43 Paesi (al 31 dicembre 2023). Per ulteriori informazioni, visita il sito www.vtex.com

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