Tecnologie mobile al servizio della vendita online. In un mondo sempre più dominato da una visione mobile-first degli affari, non mancano le aziende che si impegnano a fornire strategie volte a portare alla perfezione il potenziale di smartphone e tablet. Ma quali sono le tecnologie di tendenza che non bisognerà farsi assolutamente mancare nel corso dell’anno?
Tecnologie mobile al servizio della vendita online
Queste sono alcune delle più importanti tecnologie al servizio del commercio elettronico che bisogna tenere a mente.
Messenger
L’anno che è appena trascorso è stato caratterizzato da un massiccio uso delle principali piattaforme di comunicazione. Tra queste non si può non fare menzione di Messenger. L’applicazione di messaggistica di Facebook è riuscita a catalizzare l’attenzione degli utenti online con un’efficacia che è destinata a fare storia. Il segreto del suo successo? Le interazioni sono immediate, personalizzate e particolarmente intuitive. Inoltre, l’applicazione può essere utilizzata agilmente sui principali mobile devices.
Deep learning
Il deep learning è un metodo orientato al problem solving che viene sfruttato specialmente all’interno di particolari branche scientifiche. Si tratta di un metodo molto complesso e intricato. Ad ogni modo, si sta rivelando una tecnologia votata sempre di più al credo del commercio elettronico. Soprattutto per ciò che concerne la messaggistica istantanea. Il deep learning è anche alla base del sistema di traduzione di Google. Una volta capito come poter utilizzare tale strategia appieno, non ci saranno problemi a creare campagne advertising o marketing-driven di successo.
Siti web superveloci
Non app, ma siti web visibili su dispositivi mobile a una velocità impressionante. Da un recente report a opera di Localytics è emerso che circa il 37% dei clienti coinvolti nel sondaggio ha affermato di utilizzare le app di un dato brand solo sporadicamente, una volta scaricate. Al fine di evitare sprechi e mancanza di engagement nel lungo periodo, sempre più aziende sono corse ai ripari elaborando strategie volte a incentivare la diffusione dei cosiddetti siti web progressivi: siti responsive che si possono consultare in totale comodità, come fossero app.