TCFD: lo strumento per le aziende contro il cambiamento climatico
Identificare, gestire e valutare i rischi e le opportunità legate ai cambiamenti climatici è diventato essenziale per le aziende per la creazione di valore nel lungo periodo. Le istituzioni hanno accelerato sempre di più gli sforzi normativi per prevenire e gestire gli effetti di questo cambiamento.
Il punto di partenza è la TCFD, creata dal Financial Stability Board a giugno 2015. Si tratta di un’iniziativa internazionale, che si propone di sviluppare linee guida volontarie con l’obiettivo di guidare il settore privato nella rendicontazione delle informazioni necessarie a tutti gli stakeholder per valutare i rischi e le opportunità legate al clima. Le aziende che aderiscono al TCFD sono chiamate a comunicare in modo chiaro e trasparente le loro azioni sul cambiamento climatico. Una delle principali aspirazioni del TCFD è integrare le informazioni sui rischi e sulle opportunità legati al cambiamento climatico nel reporting finanziario tradizionale delle aziende. Questo mira a garantire che tali informazioni siano considerate nella valutazione del valore dell’azienda e nei processi decisionali degli investitori.
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TCFD: la struttura delle raccomandazioni
Le raccomandazioni si articolano su 4 macroaree tematiche: governance, risk management, strategy e metrics and targets.
La prima area, Governance, ha l’obiettivo di fornire informazioni sulla frequenza ed il grado di coinvolgimento del board aziendale e di tutti gli organi di controllo già presenti o creati ad hoc per la gestione dei rischi ed opportunità legate al clima. Serve a identificare la struttura della responsabilità.
La strategy, invece, riguarda la concreta formulazione di decisioni. Non si deve, infatti, solo elencare i possibili rischi e opportunità, ma saperne cogliere gli impatti effettivi e potenziali. In termini economici finanziari implica saper fare delle proiezioni sulla base di determinati scenari e le conseguenze sul business. Cosa accadrebbe se la temperatura aumentasse di 2 gradi centigradi? Quale sarebbe l’impatto?
Il risk management è l’area che identifica, valuta e gestisce i rischi climatici, cercando di eliminarli o mitigarli. Oltre a questo, identifica anche le opportunità che l’azienda può cogliere nel processo di lotta al cambiamento climatico. Per esempio, migliorare i propri processi, renderli efficienti, oppure cogliere nuove opportunità di business, di prodotti\servizi o di nuovi mercati.
L’ultima macroarea racchiude i parametri obiettivo, i target e i KPI, che misurano l’impatto a livello ambientale e sociale.
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Cambiamento climatico: rischio o opportunità per le aziende?
Il cambiamento climatico rappresenta un rischio per le aziende, ma offre anche opportunità per l’innovazione, l’efficienza e la creazione di valore a lungo termine. È fondamentale che le aziende riconoscano entrambi gli aspetti e adottino strategie integrate per mitigare i rischi e sfruttare le opportunità derivanti dal cambiamento climatico. Infatti, i rischi principali possono essere fisici (le alluvioni, i terremoti), ma anche finanziari (a causa di danni materiali o interruzioni delle attività, aumento costi operativi). Senza dimenticare i rischi reputazionali, con potenziali conseguenze sulla fiducia del consumatore e degli investitori. Inoltre, è fondamentale cogliere preventivamente i rischi per ridurre al minimo le perdite e saper cambiare rotta.
Le opportunità, invece, rappresentano un grande trampolino di lancio per le aziende nell’aprirsi a nuovi mercati, nel passare a nuovi prodotti\servizi o per ridurre i costi operativi e migliorare la competitività. Infine, ciò può contribuire a migliorare la resilienza aziendale, l’efficienza delle risorse e la gestione del rischio, consentendo alle aziende di affrontare meglio gli impatti del cambiamento climatico sul sistema economico-finanziario.
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