La Sustainable Supply Chain è la presa di coscienza delle imprese verso la sostenibilità e la trasparenza delle aziende in materia ambientale. Oggi, sempre più, vi è una crescente richiesta da parte dei clienti, degli stakeholder e degli investitori per pratiche commerciali sostenibili.
Le Supply Chain che adottano trasporti ecologici, imballaggi riciclabili e modelli circolari guadagneranno un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. È fondamentale, quindi, integrare la sostenibilità nella strategia e nel design delle catene di approvvigionamento. Scopriamo in cosa consiste e come integrare la Sustainable Supply Chain.
Che cos’è la Sustainable Supply Chain?
Dopo la pandemia da Covid-19, si è resa evidente l’arretratezza di molte Supply Chain di fronte al mondo che cambia. La sostenibilità è la parola chiave per il futuro. Dunque, anche le catene di approvvigionamento devono adeguarsi ai tempi che corrono.
Sustainable Supply Chain indica le pratiche adottate nei processi aziendali che salvaguardano l’ambiente e le comunità, lungo l’intero processo. Dunque, questo implica che un’organizzazione rispetti gli standard ambientali e sociali, non solo per le proprie operazioni, ma anche per quelle dei suoi stakeholder (come fornitori, clienti…).
In particolare, gli standard ambientali comprendono questioni quali il degrado ambientale, la deforestazione, le emissioni di gas serra, l’inquinamento e la gestione delle risorse idriche. Gli standard sociali riguardano, invece, le condizioni lavorative, l’eliminazione del lavoro forzato, la promozione di pratiche di lavoro equo, la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. È importante sottolinearne la differenza, poiché esiste un equivoco diffuso, secondo cui il concetto di “sostenibilità” si riferisca solo alla sostenibilità ambientale. Tuttavia, spesso, si tende ad utilizzare questo termine senza tenere conto della sostenibilità sociale. Un prodotto che può vantare benefici per l’ambiente ma comporta conseguenze negative per i lavoratori o per le comunità locali non può essere considerato veramente sostenibile.
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Tre componenti della Supply Chain sostenibile
La Sustainable Supply Chain ingloba in sé diversi concetti e termini, che, spesso, vengono confusi o sovrapposti. In particolare, le componenti della Supply Chain sostenibile sono tre:
Supply Chain ecologica
Si realizza efficacemente incorporando i principi e i criteri di responsabilità ambientale in tutte le fasi gestionali. Questi criteri spaziano dalla progettazione dei prodotti alla selezione dei materiali, dalla produzione alla logistica, fino alla gestione dei prodotti al termine del loro ciclo di vita. “Dalla culla alla bara” del prodotto o servizio. Infatti, con la diffusione del commercio elettronico, le possibilità di scelta dei prodotti e delle modalità di acquisto si sono notevolmente ampliate. Per rimanere competitive, le aziende devono trovare soluzioni resilienti per rendere le proprie supply chain più ecologiche senza compromettere la crescita dei profitti. Le tecnologie di supply chain, come l’intelligenza artificiale e il machine learning, possono aiutare le aziende a identificare con precisione rischi, modelli e opportunità, riducendo gli sprechi e aumentando l’efficienza complessiva del sistema. Tutto ciò accresce la reputazione aziendale.
Supply Chain circolare
Qui, invece, i prodotti vengono smontati o riportati alle loro materie prime per essere trasformati in nuovi articoli vendibili. Questo consente alle imprese di beneficiare dell’aspetto ambientale del riciclaggio e allo stesso tempo di recuperare i costi del processo. Tra le tecnologie all’avanguardia che supportano tali iniziative, troviamo l’impiego della plastica riciclata nella stampa 3D oppure progetti di economia circolare nel Food, come Biova. Le imprese stanno sempre più adottando i principi di progettazione di prodotti circolari per integrare la riduzione dei rifiuti nel cuore stesso della catena di produzione.
Supply Chain etica
Il termine viene, spesso, utilizzato in modo intercambiabile con “sostenibile” o “responsabile”. In realtà, rispetto alla Supply Chain ecologica, questo concetto sottolinea la gestione degli impatti sociali e delle condizioni lavorative all’interno della catena di fornitura. Dunque, si concentra sull’aspetto della sostenibilità sociale, come il rispetto dei lavoratori, delle condizioni di lavoro e di salario equo.
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Perché avere una Sustainable Supply Chain: i vantaggi
Adottare una Sustainable Supply Chain, ad oggi, è un enorme vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti. I potenziali vantaggi di questo approccio si estendono a diversi settori della realtà aziendale.
Innanzitutto, uno dei principali motivi per cui cresce l’attenzione sulla sostenibilità della Supply Chain è l’aumento della consapevolezza dei consumatori riguardo alle pratiche non etiche e non sostenibili, come il lavoro minorile, il lavoro forzato e l’inquinamento. Con una maggiore informazioni, i consumatori scelgono sempre più di optare per aziende che gestiscono attivamente gli impatti sociali e ambientali della propria catena di approvvigionamento. Inoltre, anche gli investitori e gli stakeholder stanno orientando i propri investimenti verso soluzioni più sostenibili. Infatti, sono ben consapevoli dei rischi reputazionali e finanziari associati alle aziende che adottano pratiche non sostenibili all’interno delle loro catene di fornitura e possono decidere di evitare di investire in tali aziende.
Adottare una Sustainable Supply Chain, aumenta la reputazione aziendale e accresce la base clienti fidelizzata. Infatti, è stata constatata una sempre più evidente correlazione tra competitività e redditività da un lato, e dall’altro la comprovata reputazione di un’azienda per le posizioni assunte a favore di etica e sostenibilità.
Trasparenza aziendale e sostenibilità
Al centro di ogni iniziativa di sostenibilità si trova l’impegno a migliorare l’efficienza e a ridurre gli sprechi. È noto che l’impiego più efficiente delle materie prime, il riciclo e la riduzione degli imballaggi consentono di limitare sia le emissioni di carbonio che i costi. Tuttavia, optando per soluzioni aziendali e di supply chain intelligenti e collegate al cloud, è possibile compiere ulteriori progressi. Infatti, si possono integrare metodi più ecologici nei prodotti e nei processi di produzione, dall’ideazione del progettista fino alla consegna al cliente. La progettazione di prodotti sostenibili contribuisce a mantenere i costi sotto controllo e a ridurre gli sprechi.
Infine, introdurre e attuare la trasparenza nella catena di approvvigionamento tramite soluzioni di sicurezza digitale elimina ogni via di fuga per i fornitori e i produttori meno scrupolosi. Queste misure, oltre a proteggere le imprese da partner eticamente e ambientalmente irresponsabili, consentono di monitorare e documentare ogni aspetto della manodopera, della movimentazione e dei materiali dall’origine alla destinazione.
La logistica integrata
La nuova frontiera della Supply Chain è sicuramente legata alla logistica integrata. Si tratta, infatti, di un nuovo approccio innovativo legato alla gestione delle diverse fasi coinvolte nella trasformazione di un input in un output all’interno del processo logistico. Ovvero, si vuole rendere più trasparente possibile il processo, includendo collaboratori, fornitori e stakeholder nell’elaborazione dell’intero sistema. In questo modo, si genera un flusso automatizzato di informazioni lungo l’intera Supply Chain, che risolve la sfida delle informazioni frammentate che spesso causano perdite di opportunità di vendita. L’obiettivo è scattare una fotografia dinamica di tutti i processi in atto, localizzando con esattezza dove si trova un determinato prodotto, che operazione sta svolgendo un certo macchinario, stabilendo quali sono i livelli di performance rispetto al benchmark del mercato, i KPI aziendali e gli obiettivi prefissati dalle strategie di business.
Poiché la logistica è parte integrante della catena di approvvigionamento, un miglioramento nell’integrazione si traduce in un funzionamento più efficiente dell’intera catena di distribuzione e approvvigionamento. Ciò consente di ottimizzare i processi e conferisce all’azienda un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti sul mercato.