Negli ultimi anni, la Supply Chain ha assunto un ruolo fondamentale all’interno delle aziende produttrici e, anche, nella nostra vita di tutti i giorni. Il 2023 è stato un anno vorticoso per il panorama economico-politico. Dopo la ripresa post pandemica, i disastri ambientali e i conflitti geopolitici nel mondo, stanno mettendo a dura prova le catene di fornitura di tutte le imprese globali. La morale? Per sopravvivere, la Supply Chain deve continuamente adattarsi ai cambiamenti. Con l’inizio del 2024, si prevede che queste pressioni spingeranno i leader della supply chain a compiere cambiamenti coraggiosi. Le aziende che reinventano le proprie catene di fornitura acquisiranno resilienza, visibilità, sostenibilità ed efficienza. Coloro che si aggrappano, ancora, ai vecchi modelli, dovranno lottare con reti obsolete e fragili.
Quali sono, dunque, i trend del 2024 per la Supply Chain? Scopriamo insieme come rimanere al passo con i tempi.
Sostenibilità: trend chiave del 2024
Il grido alla sostenibilità e alla trasparenza delle aziende in materia ambientale è il principale trend della Supply Chain del 2024. Oggi, sempre più, vi è una crescente richiesta da parte dei clienti, degli stakeholder e degli investitori per pratiche commerciali sostenibili. Le Supply Chain che adottano trasporti ecologici, imballaggi riciclabili e modelli circolari guadagneranno un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. È fondamentale, quindi, integrare la sostenibilità nella strategia e nel design delle catene di approvvigionamento. Gli strumenti di valutazione del ciclo di vita possono individuare i punti critici ambientali su cui concentrarsi. Obiettivi come l’innovazione nell’imballaggio, l’adozione di energia rinnovabile nei magazzini e la realizzazione di spedizioni a zero emissioni di carbonio devono essere all’ordine del giorno e hanno un impatto significativo, anche, a livello reputazionale.
Inoltre, una rendicontazione trasparente sulla sostenibilità diventerà sempre più necessaria, poiché le agenzie di rating e i consumatori richiederanno informazioni sull’ESG. Le Supply Chain che abbracciano e quantificano la sostenibilità nel 2024 miglioreranno la reputazione del marchio.
Gli impatti ambientali sulle problematiche logistiche sono già evidenti in tutto il mondo. Il Canale di Suez, per esempio, a causa della siccità a Panama, è stato costretto a ridurre la sua capacità del 15% e incidendo, così, sul commercio globale. Ignorare il problema della sostenibilità è un boomerang pronto a ri-colpirci.
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Continua la transazione digitale della Supply Chain
La transizione digitale della Supply Chain è un processo già avviato, soprattutto dopo la pandemia da Covid-19. Il trend del 2024 riguarda una maggiore visibilità dei dati in tempo reale.
I leader della Supply Chain hanno, infatti, gettato le basi per la raccolta di enormi quantità di dati sui movimenti dei container su scala globale. Questo ha dato vita alla creazione di numerose applicazioni basate sui dati fondamentali, tra cui gli arrivi dei container, le informazioni sulle navi e le posizioni AIS. Una precisione nella visibilità dei dati consente di reagire prontamente a discrepanze tra domanda e offerta, problemi di produzione e ritardi nella consegna. I manager di Supply Chain che passano alla transizione digitale miglioreranno l’efficienza dei costi, l’esperienza del cliente e semplificheranno le operazioni di approvvigionamento.
Sistemi robotizzati: trend Supply Chain del 2024
La crescente carenza di manodopera, i difficili contesti geopolitici e la pressione sui costi accelereranno l’adozione della robotica di magazzino e dei veicoli autonomi nel 2024. I dirigenti devono rivedere i processi della Supply Chain per l’automazione. Infatti, le soluzioni intelligenti di robotica e i veicoli autonomi per il movimento verticale e orizzontale contribuiscono a migliorare la produttività. Tuttavia, non è facile per i lavoratori accettare queste nuove tecnologie, a meno che non avvenga una transazione per aiutarli ad integrare la robotica nella catena di logistica.
Coloro che agiranno per primi otterranno vantaggi significativi in termini di efficienza e costi. Le prime implementazioni della tecnologia 5G integreranno robotica e veicoli, anche se la diffusione su larga scala potrebbe richiedere anni.
Intelligenza artificiale nella Supply Chain
L’Intelligenza Artificiale (IA) sta cambiando radicalmente il settore della logistica, trasformando la gestione della supply chain in un processo più efficiente e preciso. Il principale elemento di novità è ottimizzare la logistica attraverso l‘analisi predittiva della domanda. Gli algoritmi di previsione basati sull’IA possono analizzare i dati storici e le tendenze di mercato per predire con precisione la domanda futura. Questo consente alle aziende di adattare l’offerta in modo più preciso, riducendo gli sprechi e assicurando la disponibilità dei prodotti nel momento opportuno.
Con l’utilizzo dell’IA, è possibile personalizzare l’offerta in base alle esigenze specifiche dei clienti. Gli algoritmi sono in grado di esaminare i dati storici sugli acquisti e le tendenze di consumo per suggerire prodotti complementari o offerte speciali. Questo porta a un’esperienza più personalizzata per i clienti, aumentando la fedeltà e le vendite.
Inoltre, la gestione dell’inventario rappresenta un elemento critico nella logistica. Grazie all’IA, è possibile automatizzare gran parte di questo processo. Gli algoritmi intelligenti possono monitorare costantemente l’inventario e segnalare quando è necessario effettuare nuovi ordini. Questo processo riduce gli sprechi ed abbatte i costi di magazzino.
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Il right-shoring nella Supply Chain 2024
Negli ultimi anni, si osserva un crescente andamento delle aziende di ricollocare parte delle loro attività dall’estero. Questo rientra nel concetto di “right-shoring”, che implica la selezione delle sedi domestiche o offshore più appropriate per le diverse fasi delle operazioni. L’aumento dei costi e le lezioni apprese dall’esperienza passata sull’offshoring stanno spingendo numerose aziende a effettuare questo cambiamento.
Il right-shoring è una tendenza consolidata. In particolare, consiste nello spostare parte delle operazioni aziendali nelle posizioni migliori, tendenzialmente estere. L’obiettivo è massimizzare il profitto e ridurre i costi. Però, è un’operazione complesse che prevede di suddividere le operazioni tra località estere e nazionali. Non si tratta di delocalizzazione, che, invece, puntava solamente ai bassi prezzi della manodopera. L’obiettivo è valutare con attenzione dove collocare ogni parte aziendale, a seconda di costi e benefici.
Il right-shoring è stato un vantaggio per molte economie in via di sviluppo come l’India, con manodopera qualificata e conveniente disponibile per produrre localmente i componenti necessari. Questo processo sarà fondamentale per combattere la forte dipendenza dalla produzione cinese in settori importanti come quello automobilistico e dell’elettronica, che al momento non possono essere sostituiti.
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In conclusione, nonostante le Supply Chain siano attualmente in una fase di incertezza e cambiamento, rappresentano anche un’opportunità per la riorganizzazione delle operazioni. Attraverso investimenti strategici e una visione d’avanguardia, i responsabili della Supply Chain possono creare catene di approvvigionamento autenticamente resilienti, reattive e orientate al cliente.