La supply chain, o catena di approvvigionamento, è il processo che permette di portare sul mercato un prodotto, oppure un servizio, dal supplier fino al cliente finale.
Questo processo di trasporto e stoccaggio di materiale e prodotti è essenziale per essere competitivo sul mercato, di conseguenza è imperativo ottimizzare la propria catena per migliorare in efficienza e vantaggio competitivo.
Per questo motivo osserviamo le 5 mosse per capire come ottimizzare la supply chain.
1. Supply chain: individuarne la costruzione
In base alla propria quantità di produzione, tipologia di materiale e tempi di spedizione è importante selezionare i supplier ed individuare i mezzi di trasporto merci più adatti per la propria supply chain:
- Su gomma: questo tipo di trasporto, grazie alla sua capillarità, è molto utilizzato soprattutto per avere consegne in tempi brevi. Da considerare la distinzione tra trasporto primario e secondario. Il primo riguarda spedizioni con singola partenza e singolo arrivo, il secondo è un trasporto meno dedicato poiché contiene molteplici destinazioni e tappe;
- Aereo: possiede un’alta velocità di consegna ed è adatto per beni dall’alto valore e di piccola dimensione, ma i costi sono molto alti;
- Marittimo: decisamente meno costoso di quello aereo, grande quantità di carico con trasporto ottimizzato tramite container, ma tempi molto lunghi;
- Su rotaia: come quello marittimo, permette di coprire grandi distanze, ma in tempi decisamente più rapidi. La sua efficienza dipende principalmente dal servizio di capillarità;
2. Gestione delle tappe intermedie della catena di approvvigionamento
A meno che non si ricorra ad un trasporto su ruote diretto, la supply chain è caratterizzata di tappe intermedie quali scali portuali, ferroviari e magazzini.
Per ottimizzare la supply chain è necessario pianificare le rotte e posizionare le tappe intermedie in modo strategico, così da poter avere magazzini, luoghi di carico e di scarico posti in luoghi convenienti per una gestione del flusso merci ottimale, efficiente e flessibile in caso di problemi che potrebbero causare un’interruzione.
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3. Allineare la supply chain alle aspettative del cliente
Nelle decisioni di acquisto, i consumatori sono attenti nel considerare diversi fattori allineati alle esigenze di oggi, tra cui la sostenibilità.
Oltre ad i metodi di estrazione rinnovabile ed i materiali dei prodotti, anche la supply chain è osservata con un occhio di riguardo. Infatti questa prevede materiali, mezzi, trasporti, traffico ed inquinamento.
Di conseguenza pianificare una supply chain sostenibile, vuol dire scegliere trasporti a basso impatto e sfruttare quello che le smart city hanno da offrire.
Cooperando con governo e operatori di trasporti si possono ottenere soluzioni quali zone di carico e scarico periferiche alla città, pianificazione del territorio o spedizioni notturne.
4. Rendere agile la catena di approvvigionamento
Per avere una supply chain ottimizzata e competitiva, l’agilità è un fattore chiave in quanto una supply chain agile è in grado di rispondere ad interruzioni o cambiamenti.
La resilienza della supply chain è un tema di rilievo nella logistica. La flessibilità, la capacità di previsione, la raccolta di informazioni e risposte in tempo reale permettono alla catena di approvvigionamento di non arrestarsi.
5. Digitalizzare la supply chain
La raccolta dati e la loro elaborazione in tempo reale richiedono la collaborazione degli stakeholder e di un’architettura digitale della supply chain. Tecnologie innovative quali IA e machine learning permettono l’attuazione di una logistica integrata per avere un controllo totale sulla supply chain.
Ottimizzare la supply chain è un fattore importante per ogni business, soprattutto per l’ecommerce, in quanto la logistica gioca un ruolo importante, dal supplier al consumatore. Per saperne di più sul mondo dell’ecommerce non perderti EcommerceDay, il 29 e 30 settembre 2022 a Torino e online!
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