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Strategia Growth Hacking: per una crescita esponenziale del business

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Nel mondo del business le strategie giocano un ruolo fondamentale, in quanto preparano il terreno per il lancio della propria attività, prodotti o servizi. La growth hacking strategy si occupa della crescita del proprio business.

Che cos’è la Growth Hacking Strategy

Growth hacking, anche detto “growth marketing”, è l’utilizzo di tattiche di marketing digitale con un basso utilizzo di risorse in modo efficace per aiutare a far crescere e mantenere una base di utenti attiva, vendere prodotti e ottenere visibilità.

Bisogna interpretare l’”hacking” in termine di hack della vita, ovvero quelle piccole scorciatoie che la rendono un po’ semplice, invece che considerarla hack dal punto di vista informatico.

Il growth hacking è più comunemente associato alle start-up e alle piccole imprese, ovvero quelle organizzazioni che non hanno un’enorme quantità di denaro a disposizione,ma hanno bisogno di risultati rapidamente.

Tuttavia il growth hacking è un concetto scalabile, applicabile a qualsiasi azienda online che cerca di mantenere la crescita e la fidelizzazione di una base di utenti attivi.

La differenza tra growth hacking e marketing tradizionale

Si può pensare che growth hacking e marketing siano la stessa cosa, ma in realtà ci sono differenze tanto subdole quanto importanti. Il growth hacking, come il marketing, ha come obiettivo principale l’acquisizione dei clienti.

Tuttavia,poiché questa strategia nasce da start-up, si affida a tattiche che non riguardano la spesa di un grosso budget.

In generale, una strategia di growth hacking va ad unire il marketing, l’ottimizzazione ed il know-how di sviluppo per generare un marketing automatizzato con piccolo budget.

Alcuni esempi sono email di notifica automatizzate oppure semplici forme di iscrizioni di utenti.

I benefici

I benefici del Growth Hacking sono diversi: 

  • Controllo sul ROI (Return On Investment). Utilizzare i dati come base di informazione per ogni decisione da prendere e monitorando accuratamente le prestazioni di un hack. si possono facilmente individuare quali strategie di growth hacking stanno funzionando e quali no. Di conseguenza si possono selezionare quelle con cui continuare e quali abbandonare;
  • Utilizzo di risorse limitate: il growth hacking prevede spesso lo sviluppo ed implementazione effettuati da una sola persona nel product team o quello di egnineering, di conseguenza non è richiesta l’esecuzione da parte di un intero team di marketing. Così facendo le risorse utilizzate sono molto basse, permettendo al business di concentrarsi su fattori chiave al di fuori del marketing;
  • Basso Costo: proprio grazie alla sua natura, il growth hacking è progettato per utilizzare tutte le risorse di cui si dispone nel modo più economico possibile. Ciò significa testare e  utilizzare tattiche come garantire che le pagine di destinazione stiano sfruttando le migliori pratiche SEO per posizionarsi in alto nei motori di ricerca per parole chiave importanti. Anche scrivere contenuti di grande impatto come case study e poi condividerli ampiamente sui principali canali social è un’ottima tattica.

Esempi di Growth hacking 

Questi sono alcuni esempi di growth hacking ben conosciuti che hanno riscosso grande successo e generato risultati importantissimi per le compagnie:

  • LinkedIn: endorsement con un click per connessioni esistenti;
  • Youtube: rendere il più facile possibile per le persone convidere i video di YouTube sui loro siti web fornendo codici incorporati;
  • Twitter: utilizzo di notifiche email automatizzato;
  • Airbnb: cross-posting gratuiti di tutti i nuovi annunci su Craigslist;

Le fasi più importanti del growth hacking sono quelle di test e di monitoring. Una strategia growth hacking riguarda moltissimi aspetti, dall’acquisition del cliente, alla retention e programmi di referral.

Uno strumento molto utile che si può usare per il growth hacking è il funnel dei pirati!

Leggi anche: Il funnel dei pirati: uno strumento essenziale per il growth hacking

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