Non un processo, un metodo o una tecnica, ma un’arte. L’arte dello storytelling.
E, come l’arte, richiede creatività, visione, abilità e pratica. Lo storytelling non è qualcosa che puoi afferrare in una sola seduta, dopo un corso. È un processo di padronanza per tentativi ed errori.
Diventando una parte fondamentale delle campagne di marketing di maggior successo, lo storytelling necessita gran lavoro.
Distingue i brand vivaci dalle attività semplici e i consumatori fedeli dagli acquirenti occasionali.
È anche il cuore dell’inbound marketing.
Lo storytelling è uno strumento incredibilmente prezioso da aggiungere alla tua proverbiale cintura degli strumenti di marketing.
Che cos’è lo storytelling?
Lo storytelling è l’atto di utilizzare una narrativa che evoca emozioni per connettere il tuo marchio ai clienti, con l’obiettivo di creare empatia collegando ciò che rappresenta il tuo marchio con i valori che condividi con i tuoi clienti.
La chiave per raccontare storie di marca potenti è sviluppare una risonanza emotiva con il tuo pubblico.
Una storia del marchio non è solo una serie di eventi, ma un viaggio di suspense in cui il pubblico vive l’esperienza.
Le narrazioni del brand più potenti creano empatia, catturano e catturano l’attenzione del pubblico e lo costringono a intraprendere un’azione che avvantaggia direttamente sia il consumatore che il marchio.
Lo storytelling di Apple
Apple è un’azienda che comprende fortemente il potere dello storytelling nel marketing.
Apple si basa sul pensare in modo diverso, combattere il conformismo ed esprimere la propria originalità. Volevano raccontare una storia che toccasse un filo con persone che condividevano gli stessi valori.
Negli anni ’80 Apple utilizzava la TV e gli annunci stampati per raccontare le proprie storie. Hanno condotto il loro spot pubblicitario più famoso “1984” durante il Super Bowl XVIII per aiutare a vendere il nuovo computer Macintosh.
In quel punto, hanno raccontato una storia potente sulla lotta contro il Grande Fratello (IBM).
Lo spot mostrava centinaia di uomini che ascoltavano il Grande Fratello pronunciare un discorso sulla censura. A metà del discorso, un modello corre nella stanza e lancia una mazza da baseball contro lo schermo, distruggendolo e liberando gli uomini dalla presa del Grande Fratello.
In pochi secondi Apple è stata in grado di raccontare una storia che ha evocato un’ondata di forti emozioni che è fluita attraverso il suo pubblico di destinazione.
La gente voleva stare accanto a un marchio che non avesse paura di parlare, di pensare in modo diverso.
Le vendite del Mac sono aumentate vertiginosamente dopo l’uscita di “1984”, il più grande spot pubblicitario di tutti i tempi del Super Bowl.
Perché fare ora storytelling?
Ora più che mai devi raccontare la storia del tuo marchio se vuoi avere successo in questo mercato globale. Proprio come Apple ha usato i suoi annunci per distinguersi, il tuo brand oggi deve fare lo stesso.
La TV è fuori. La nuova battaglia per i marchi si combatte su Internet. E la concorrenza è feroce.
Internet ha reso più economico e facile che mai raggiungere il tuo pubblico. Il problema è che ora stai competendo con decine di migliaia di marchi grandi e piccoli per attirare l’attenzione dei tuoi clienti.
Cosa rende lo storytelling così potente?
Una parola: empatia.
Le grandi storie creano un profondo legame empatico tra il personaggio principale e il pubblico. La sensazione di “come me” che il pubblico prova quando consuma storie che risuonano fa fluire le emozioni quando accade qualcosa di positivo o negativo.
Il resto della storia dipende dall’empatia che si crea all’interno del pubblico. L’empatia è ciò che permette al pubblico di collocarsi all’interno della storia, mettersi nei panni del personaggio principale.
L’empatia crea la connessione emotiva tra un marchio e il pubblico. È quella connessione emotiva che fa risuonare così profondamente lo storytelling.
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