L’iconico brand di Nike con Jordan svela tante curiosità del leader dello sportwear mondiale. Nike, infatti, è una potenza mondiale e senza tempo, sogno di ogni appassionato di sneaker: “Just Do It”. Uno dei brand più importanti a livello di strategie adottate e prodotti venduti.
Nella storia del logo Jordan, sviluppato dalla Nike, emergono le radici di un’icona globale che unisce il mondo dello sport, dello stile e della cultura giovanile: Michael Jordan. Un sodalizio che consacrerà per sempre il brand e il campione di basket tra le migliori collaborazioni di tutti i tempi. Questo articolo esplorerà l’evoluzione di questo simbolo, focalizzandosi sul branding audace che lo ha trasformato in un emblema riconosciuto in tutto il mondo.
Logo Jordan: Jumpman e la partnership con Nike
Il logo Jordan, noto come “Jumpman“, ha fatto il suo debutto nel 1985, quando Michael Jordan, leggendario giocatore di basket, siglò un contratto di endorsement con Nike.
La svolta epocale per Nike è stata senza dubbio la sponsorizzazione con Michael Jordan. Nato il 17 febbraio 1963 a Brooklyn e successivamente trasferitosi a Wilmington, North Carolina, Jordan ha rivoluzionato il mondo del basket per sempre. Studente presso l’Università della North Carolina, grazie a una borsa di studio per il basket, è stato scelto dai Chicago Bulls come terza scelta assoluta al Draft NBA del 1984, l’evento annuale in cui emergono i migliori talenti universitari. Sportivamente parlando, ha conquistato sei titoli NBA, dominando gli anni ’90, e ha guadagnato il titolo di miglior giocatore di tutti i tempi sul campo da basket (G.O.A.T.).
Ma come è avvenuta questa partnership? Nel 1984, Nike stava cercando nuovi mercati con ampi margini di crescita. Dopo un’attenta analisi, si è concentrata sul mondo del basket e sul potere di influenza degli atleti, soprattutto afroamericani, sui loro sostenitori. Tuttavia, le stelle principali dell’NBA dell’epoca, come Magic Johnson e Larry Bird, avevano già firmato contratti con Adidas o Converse, che detenevano la maggior parte degli atleti di basket americani.
Nike ha adottato una strategia diversa, inviò diversi osservatori per valutare i migliori talenti dei college, destinati a essere chiamati al Draft NBA e a entrare nel palcoscenico cestistico più importante del mondo. Gli osservatori della Nike hanno concordato all’unanimità che Michael Jordan fosse il talento su cui puntare. Così, prima ancora che Jordan venisse scelto da una squadra NBA, Nike lo ha contattato offrendogli la possibilità di diventare il volto dell’azienda nel mondo del basket, sia come atleta che come figura aziendale.
Questo accordo avrebbe segnato l’inizio di una collaborazione rivoluzionaria, che ha dato vita a una delle linee di scarpe da basket più famose e influenti. Il logo è ispirato a un’immagine di Jordan in volo durante una schiacciata, sintesi perfetta della sua maestria e della sua passione per l’eccellenza sportiva.
Tutto ha avuto inizio con un servizio fotografico per la rivista Life nel 1984, prima che fosse siglato l’accordo con Nike. Il fotografo Jacobus Rentmeester catturò l’immagine del campione mentre planava in aria verso il canestro. Questa fu la prima foto ad immortalare il Jordan nella celebre posa, una foto che sarebbe stata al centro di una disputa legale durata anni tra Nike e il fotografo per i diritti d’autore legati a quella particolare posa di Michael. Ciò che rende unica la fotografia di Rentmeester è che chiese a Jordan di assumere una posa insolita per un giocatore di basket, ispirata al grand jeté del balletto, in cui un ballerino salta con le gambe distese, un piede in avanti e l’altro indietro.
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L’icona del logo Jordan e il suo impatto culturale
Nel corso degli anni, il logo Jordan è diventato più di un semplice simbolo sportivo: un’icona pop. Rappresenta l’ambizione, la dedizione e la perseveranza non solo nel basket, ma anche nella vita, incarnati appieno dal campione Jordan. La sua forma riconoscibile, con la silhouette stilizzata di Jordan in volo, ha reso il marchio immediatamente identificabile a livello globale.
Uno degli aspetti distintivi delle Air Jordan è stata sicuramente la campagna pubblicitaria iniziale che le ha lanciate al grande pubblico. Questa campagna, accompagnata dai successi straordinari continuamente ottenuti da Michael sul campo, ha contribuito notevolmente alla popolarità delle scarpe.
Gli spot pubblicitari delle Air Jordan hanno assunto la forma di veri e propri video motivazionali ante litteram, enfatizzando le gesta di Jordan come motore di una narrazione avvincente. Incitavano gli spettatori a non arrendersi mai e a superare i propri limiti. Il fascino delle scarpe derivava in gran parte dall’idea che acquistandole, si potesse in qualche modo accedere al talento di Michael Jordan.
Questo approccio ha suscitato un’ossessione nei confronti del prodotto, che si è manifestata in due direzioni ben definite: da un lato, attraverso episodi di violenza e comportamenti eccessivi, come risse nelle scuole e rapine legate alle scarpe; dall’altro, attraverso una serie di citazioni nella cultura popolare che hanno diffuso il marchio a livello mondiale.
Le sneaker Air Jordan, dunque, hanno inglobato questo logo distintivo, diventando un’icona che abbraccia i campi da gioco, le strade e le passerelle della moda.
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Jordan: il successo senza tempo
Tuttavia, la svolta decisiva per il logo Jordan è avvenuta negli anni ’90, quando Nike ha adottato una strategia di branding innovativa. In quel periodo, mentre la popolarità delle Air Jordan diminuiva, il logo è diventato il fulcro di una nuova entità: la Jordan Brand.
Nel 1997, Air Jordan si distaccò da Nike diventando un marchio autonomo. Nike giunse alla conclusione che Air Jordan aveva un seguito di fan così potente che meritava di essere un brand a sé stante. Questo spostamento ha consentito di creare un marchio indipendente, che trascendesse l’immagine di Michael Jordan stesso e rappresentasse una cultura giovane e influenzata dallo sport. Per celebrare il loro successo, introdussero le Air Jordan 3, il concetto del Team Jordan e le scarpe da ginnastica Jordan. La parte “TEAM” del marchio Jordan nacque quando Michael selezionò una squadra di giocatori che considerava i migliori: il DREAM TEAM.
Negli anni successivi, Air Jordan ha guadagnato sempre più prestigio grazie ai collezionisti di sneakers da tutto il mondo, disposti a spendere cifre considerevoli per ottenere un modello retro delle scarpe appositamente create per MJ per determinate stagioni. Il marketing sui social media ha notevolmente contribuito all’aumento delle vendite.
Inoltre, sono state realizzate collaborazioni con importanti figure dello spettacolo come Spike Lee, che hanno portato sul mercato edizioni limitate di modelli con colorazioni particolari o design innovativi, tutti in tiratura limitata, come le Jordan Spiz’ike o le Jordan Son of Mars.
Questo branding audace si è dimostrato un grande successo. Il logo Jordan è diventato un emblema dello streetwear, influenzando le tendenze di moda e catalizzando una sottocultura dedicata alle sneaker. Nike ha saputo trasformare il logo in un’esperienza, grazie a eventi esclusivi, collaborazioni di alto livello e lanci limitati, suscitando desiderio e attenzione.
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L’icona senza tempo del logo Jordan
In conclusione, la storia del logo Jordan della Nike è un esempio di come un’immagine possa superare i confini del semplice marchio e diventare un simbolo universale di passione, impegno e stile.
La partnership tra Michael Jordan e Nike ha generato un’icona culturale che ha influenzato diverse generazioni e continua a farlo ancora oggi. Il logo Jordan è una dimostrazione di come il rebranding strategico possa trasformare un marchio, creando un legame duraturo con il pubblico globale.
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