Da anni i progetti di Elon Musk sono seguiti con un’attenzione globale. Il nuovo piano del CEO e CTO di SpaceX punta alla connettività: con Starlink la connessione satellitare a banda ultralarga raggiunge qualsiasi area del mondo.
Ad ottobre 2020 è iniziata la fase beta testing solo per un numero limitato di clienti in alcuni Paesi. Dopo quasi un anno il progetto Starlink è pronto a lasciare la fase di prova.
La connessione satellitare Starlink
Starlink è una vera e propria costellazione di satelliti, collocati in orbita terrestre bassa (LEO) per permettere al loro segnale di essere più forte rispetto a quello dei vecchi satelliti. Si tratta di un’iniziativa molto costosa e dalla grande portata mediatica e scientifica. Infatti l’idea di Musk è quella di offrire uno strumento utile per scopi militari, scientifici e esplorativi.
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Con il lancio della versione beta, ad oggi Starlink conta più di 100mila clienti abbonati al servizio in diversi Paesi, con le prenotazioni sul sito che superano le 500mila richieste. La risposta del pubblico è decisamente sorprendente visti i costi elevatissimi del servizio a partire dai 99 dollari di abbonamento mensile.
Il progetto Starlink, a differenza degli altri servizi satellitari, necessita di un alto numero di satelliti in orbita. Questo perché vista la loro posizione coprono una superficie inferiore della Terra; garantiscono una connessione più mirata e di conseguenza veloce, ma per un’area troppo limitata.
Attualmente, dopo un anno dal lancio del servizio, i satelliti operativi sono più di 1600. Tutto è pronto per abbandonare finalmente la fase di prova.
Starlink approda in Italia
A febbraio 2021 sono cominciate le pre-ordinazioni del servizio anche in Italia. La versione beta è stata resa disponibile con l’arrivo di settembre e vede già un elevatissimo numero di richieste. Una volta ottenuto il kit composto da antenna parabolica, treppiede, router WiFi, alimentatore e cavi di collegamento si potrà accedere alla banda ultralarga.
Il team di Starlink, ancora agli inizi del progetto, ha però avvertito tutti i suoi utenti dei possibili malfunzionamenti del servizio. Nuovi fondi e la possibilità di lanciare in orbita più dei 12.000 mini satelliti inizialmente previsti potrebbero migliorare il servizio, ancora in divenire.
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