Social media e le generazioni: Y, Z e baby boomer. È assodato che tutti noi utilizziamo i Social Media per comunicare, intrattenerci, informarci, distrarci, viaggiare virtualmente, indignarci, discutere, e via dicendo. Tali strumenti sono entrati a far parte del nostro bagaglio esperienziale quotidiano, chi più chi meno tutti li utilizziamo. Il loro uso naturalmente varia a seconda delle generazioni. Vediamo insieme come.
Baby Boomer e social media
I baby boomer, lo ricordiamo, sono nati tra gli anni ’40 e ’60, e raccolgono tutti coloro che si sono trovati a dover imparare a utilizzare le nuove tecnologie da adulti. La differenza rispetto alla generazione Y e Z è sostanziale. Per questa categoria di persone i social rappresentano più una forma di svago e intrattenimento che non uno strumento di lavoro vero e proprio. Con le dovute eccezioni.
Generazione Y
Richiama i nati tra gli anni ’80 e il 2000 ed è formata dai nativi digitali, figli delle nuove tecnologie, connessi costantemente.
Generazione Z
Si tratta dei psot millennial, nati dopo il 2000, una generazione iperconnessa e multimediale.
Ogni social ha caratteristiche specifiche, ed è vero che tali canali vengono riempiti con le informazioni che ciascun utente sente più affini al suo sostrato culturale e abitudini comportamentali. Ma quali sono i social prediletti da ognuna delle tre generazioni?
Social media e le generazioni: Y, Z e boomer
Fuori d’ogni dubbio: le due generazioni Y e Z prediligono Instagram. Il social viene utilizzato soprattutto per interagire tra di loro. I baby boomer invece si limitano perlopiù a pubblicare foto e post. Facebook è legato ai baby boomer, non più ai giovanissimi.
Inoltre i millennial e post-millennial sono molto più inclini a considerare con rispetto le figure degli Influencer. Attratti come sono dalle tante celebrities che pubblicano sui social, li seguono ovunque capiti loro di iscriversi.
In campo eCommerce sono ancora i baby boomers ad avere l’ultima parola, per ovvi motivi. Disponendo di un capitale maggiore, è tuttavia da rimarcare il fatto che i boomer restino ancorati ai negozi fisici.