Realtà aumentata e social media: come evolveranno? La realtà aumentata continua il suo sviluppo inarrestabile e ora è pronta a influenzare il mondo dei social media con ancora più evidenza.
Si cominciò a parlare quotidianamente di realtà aumentata solo dal 2016, malgrado anni prima già si vociferasse un suo ipotetico exploit. Al giorno d’oggi gli effetti in AR sono d’uso corrente. Pensiamo ai filtri di Snapchat e di Instagram, al numero di utenti che li utilizzano on a daily basis.
Proprio il rapporto tra social e AR è interessante. Perché viene lecito domandarsi: in che modo la prima influenzerà i secondi?
Cos’è la realtà aumentata? Un breve ripasso
Partiamo da una considerazione. La realtà aumentata permette di mutare l’ambiente circostante per offrire un’esperienza interattiva attraverso l’integrazione di elementi digitali.
Mappe, filtri, emoticon, tag di posizione e via dicendo, sono i caratteri dell’alfabeto di cui si serve la tecnologia.
Fotocamere e GPS sono gli strumenti che permettono alle app installate nel cellulare di visualizzare i componenti digitali sullo schermo. Snapchat è il social media che per primo ha mostrato di avvalersi dell’ausilio dell’AR per i suoi filtri. Idem dicasi per Instagram.
Realtà aumentata e social media: prove virtuali per acquisti futuri
Facebook ha implementato a sua volta la tecnologia AR. Come? Permettendo ai suoi utenti di provare prodotti come occhiali da sole con l’aiuto della fotocamera del proprio smartphone. Malgrado l’esperienza sia diversa da quella fisica (cui molte persone continuano a essere legate), il ruolo dell’AR nella vendita di prodotti e servizi è sempre più importante.
Gli utenti possono scansionare un prodotto per vivere un’esperienza interattiva unica e su misura. Oltre che per ottenere informazioni supplementari sul prodotto stesso. E in futuro? Si calcola che entro il 2022 arriveremo a una spesa di 13 miliardi di dollari in annunci basati su AR.