Funziona ancora il settore della radiofonia? A che livello di salute si trova? Quali sono le prospettive per il futuro?
Radiofonia in Italia? Ecco la situazione
La parola d’ordine per il 2020 in campo media è una sola: crosscanalità. Sono parole estrapolate da una ricerca compiuta dal Rapporto Auditel-Censis in merito a comunicazione e media in Italia. La scoperta: sempre meno sono gli utenti esclusivamente audiovisivi. La maggior parte di essi muove invece alla ricerca di contenuti da assimilare attraverso molteplici piattaforme.
Stando ai dati del TER-Tavolo Editori Radio, l’anno scorso ci sono stati 35 milioni di ascoltatori radio (giornalmente), e più di 44 milioni di italiani ascoltano la radio durante la settimana.
Per ciò che attiene alla durata degli ascolti, in media al giorno si ascoltano 200 minuti di trasmissioni o dirette radiofoniche. Un tempo lungo, giustificato dal fatto che la radio è ancora oggi lo strumento preferito durante la guida. Oppure in negozio, visto che fa da sottofondo durante le cerimonie di shopping.
Quali sono le radio più ascoltate in Italia?
La radio più ascoltata in Italia è RTL 102.5 con un totale di ascoltatori superiore ai 7 milioni. Buoni numeri anche per RDS e Radio Deejay, che si assestano sui 5 milioni di ascoltatori. Tra le emittenti pubbliche è Rai Radio 1 a distinguersi. (3 milioni e mezzo)
La digital transformation cambia la radiofonia
Video in diretta streaming, podcast e video-trasmissioni hanno plasmato il volto della radiofonia tanto in Italia quanto nel mondo. Adesso sono loro gli attori protagonisti del cambiamento digitale. I canali che le emittenti radio stanno cercando sono nuovi, TikTok in primis data la sua capacità di attrarre la Generazione Z.
Sarà molto interessante osservare l’evolversi dello scenario radiofonico nostrano in rapporto ai cambiamenti imposti dalla Digital Transformation. Come si dice sempre in questi casi, chi vivrà vedra!