Quattro startup innovative da tenere in considerazione. Ogni anno nascono centinaia di nuove imprese, spinte e stimolate dal volere di imprenditori vivaci e temerari. A oggi, le startup innovative italiane sono 6745, il 12% in più rispetto alla prima metà del 2015. Solitamente, dietro l’impulso di creare un nuovo progetto è un’idea particolarmente tenace, precisa e articolata a tal punto da potersi adattare agilmente alle dinamiche di mercato e alla competitività che ne deriva. Riuscire a emergere in un simile panorama non è soltanto difficile, è una vera e propria sfida alle proprie strategie intellettuali e al fiuto imprenditoriale che connota la propria politica aziendale. Ecco perché solo pochissime imprese riescono a superare la prova del tempo.
Quattro startup innovative da tenere in considerazione
Queste sono quattro delle aziende più innovative e originali dell’immediato presente. Progetti ambiziosi e tecnologicamente consapevoli che spingeranno qualche decina di chilometri più in là i paletti dell’innovazione digitale nei prossimi anni.
Ventuno
Ventuno si sta affermando come uno dei progetti più interessanti e originali nel campo del food commerce. La startup è nata da un’idea di Ines Di Franco, esperta di prodotti relativi all’enogastronomia di qualità. Ed è proprio la passione di Ines nei confronti delle peculiarità enogastronomiche nostrane ad averla spinta a creare Ventuno, progetto nato per far conoscere al mondo intero le diversità regionali di riferimento. Ma in che cosa consiste l’idea alla base della startup? La piattaforma è un box design artigianale al cui interno sono stati collocati dei prodotti regionali legati a un territorio specifico e particolare. Il progetto è stato selezionato nel 2016 dalla Bank Of China per partecipare a Pechino alla China-Italy SME Cross-Border Investment and trade Conference.
Ogni due o tre mesi vengono realizzati sei nuovi box e due nuove regioni. E l’ambizione di Ines e del suo team non si ferma di certo al food. Tra i progetti in attesa di sviluppo rientra anche il settore della nautica di lusso.
Banca delle Visite
Banca delle Visite nasce da un’idea della startup pugliese ScegliereSalute. Ed è subito un trionfo. Il progetto è un sistema di donazioni pubbliche e private volte a garantire visite specialistiche per persone che ne hanno necessità. Questo è tanto più rilevante se pensiamo che nel solo 2016, secondo il Censis, oltre 11 milioni di italiani hanno dovuto rinunciare alle cure per la loro salute a causa di ingenti e gravose difficoltà economiche. L’obiettivo della Banca delle Visite è quindi il seguente: farsi carico delle spese al posto dei cittadini in condizioni di indigenza, attraverso donazioni di privati e aziende. Se vi collegate alla sezione Donazioni del portale di ScegliereSalute, potrete acquistare una visita medica tra quelle presenti in elenco da donare a chi di dovuto. I cittadini che avranno bisogno di cure dovranno registrarsi al portale della Banca e richiederne una delle prestazioni disponibili. Grazie alla portata rivoluzionaria e originale della sua idea, ScegliereSalute è definitivamente un progetto che ci sentiamo di consigliarvi.
Coworking? Un business in crescita: il caso Primalbase
Il mercato del coworking è in crescita a livelli fenomenalmente interessanti. Oltre un milione di persone utilizza questi servizi, complice soprattutto la trasformazione degli spazi lavorativi e il numero crescente di persone coinvolte in attività di smartworking. Primalbase, una startup con sede ad Amsterdam, ha ideato un sistema teso a fornire spazi lavorativi in affitto a tutti coloro che ne avessero la necessità. Il suo funzionamento? Per avere lo spazio bisogna acquistare un token, vale a dire un gettone digitale, pagando in Bitcoin. Abbiamo già parlato più volte e ampiamente del potere in ascesa di tale moneta virtuale. Il token potrà essere venduto o noleggiato a terzi, per un periodo di tempo limitato. Sicuramente uno dei progetti più interessanti in campo digital, per il coinvolgimento dei Bitcoin e della tecnologia blockchain.
Evja: produzioni agricole 2.0
L’ultimo progetto di cui vogliamo parlarvi è Evja. Nato a Napoli nel 2015, la startup sfrutta le potenzialità dell’Internet Of Things, fornendo agli agricoltori un sistema di monitoraggio a distanza in tempo reale. Il sistema che permette di realizzare una simile analisi è Opi, che altro non è se non l’acronimo di: Osserva, Previeni, Intervieni. Grazie a tale sistema, è possibile monitorare la situazione relativa ai propri appezzamenti di terra, ottimizzando tutte le scelte in materia di irrigazione e fertilizzanti che devono essere prese.