Gli errori che gli imprenditori commettono quando aprono e gestiscono un ecommerce sono molteplici e la maggior parte di questi sono evitabili.
Avere un ecommerce pieno di difetti è sinonimo di perdita di credibilità, di possibilità di vendita e di riduzione del fatturato.
In questo articolo verrà proposta una lista degli errori più comuni durante le varie fasi di ideazione e realizzazione di un ecommerce.
Gli errori che si fanno quando si apre un ecommerce
L’universo dello shopping online è vasto e incredibilmente popolato. La competizione spesso appare feroce e per destreggiarsi nel mondo dell’e-shop è necessario prestare attenzione ed evitare di compiere errori comuni che penalizzano il proprio ecommerce.
Errori logistici
Quando un futuro marketer commissiona un sito online spesso tralascia degli aspetti preliminari fondamentali.
Il primo passo che precede il lancio di un ecommerce è effettuare una valutazione di mercato e dei competitor diretti. Nel caso in cui questo passaggio venisse ignorato non si avrebbe contezza dei brand e business concorrenti, pertanto non verrebbe presentata alcuna strategia marketing vincente.
Secondariamente è fondamentale non considerare aspetti legati al rapporto con i clienti. Il customer assistant è uno dei primi elementi da inserire all’interno dell’ecommerce.
Un terzo errore è legato alla stima dei costi. Spesso si immagina che un negozio online costi meno di uno offline, dunque sottovalutare i costi potrebbe essere dannoso.
Infine è sbagliato pensare di aprire un ecommerce senza una partita IVA. La vendita online senza partita IVA è concessa solo per vendite occasionali, non per realtà imprenditoriali.
Errori di ottimizzazione
Prima di lanciare ufficialmente un ecommerce, esistono delle ottimizzazioni necessarie per favorire una customer experience quanto più confortevole e semplice per i clienti.
Gli errori in questa fase sono relativi alla mancanza di attenzione a questi aspetti, quali:
- non ottimizzare la versione mobile;
- non creare un check out one click;
- realizzare il sito su una piattaforma non ottimizzata per l’ecommerce;
- non inserire tutte le modalità di pagamenti, comprendendo PayPal;
- non integrare il pagamento tramite Amazon;
- mancanza di attenzione ai dati.
Errori di strategia per un ecommerce
Una volta che l’ecommerce è lanciato online gli errori sono tutti relativi alla mancanza di strategie di marketing.
È inoltre necessario attenzionare la brand reputation. Non devono mancare attenzione ai dettagli, attenzione all’identità, non dev’essere presentata una grafica approssimativa e bisogna considerare non solo l’ecommerce, ma tutte le piattaforme digitali che possono essere adesso correlate.
Un ulteriore errore è non attenzionare gli aspetti di posizionamento dell’ecommerce nei risultati SERP o tralasciare l’ottimizzazione della SEO.
In questa fase è indispensabile considerare il proprio target. È sbagliato dar vita a un ecommerce senza aver chiara la clientela a cui ci si vuole rivolgere.
Il brand deve infine avere un logo riconoscibile, non deve mostrarsi impersonale, ma lasciar trasparire la parte umana dell’organizzazione, così da fidelizzare il cliente.
Sono stati presentati alcuni degli errori comuni nella gestione e realizzazione di un ecommerce, tuttavia i passaggi sono molteplici e l’attenzione che richiede un ecommerce non è un impegno che si esaurisce una volta lanciato online il sito.
Nel corso del tempo sarà necessario effettuare remarketing o ripensare completamente la propria politica e idea di azienda.
Leggi anche: Tools per ottimizzare l’ecommerce
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