“O ti formi o ti fermi”. Con questa frase, che è anche la sua massima preferita da sempre, Marcello Mancini risponde, sorridendo, alla nostra domanda sul se e quanto oggi sia importante per un’organizzazione investire nella formazione dei suoi membri. Lui, che ne ha fatto una vera e propria mission, è conosciuto in Italia per essere il fondatore e il Ceo di Performance Strategies, marchio leader nell’organizzazione di eventi formativi, che si è imposto sul mercato grazie ad un modello organizzativo marketing oriented e una didattica fortemente pragmatica.
Mancini, sull’importanza della formazione siamo d’accordo. Ma quale formazione è veramente efficace?
M. Quella che crea risultati. Lo dico sempre a chi mi rivolge questo tipo di domanda. La formazione è veramente efficace se fornisce strumenti concreti per conseguire i propri desideri. Per questo con Performance Strategies ho cercato di concepire un percorso didattico che avesse l’esperienza come fattore significativo di sviluppo. Chi partecipa ad uno dei nostri corsi compie un viaggio esperenziale che lascia il segno nella propria vita.
Non crede che in questo momento di crisi gli imprenditori abbiano bisogno di aumentare i fatturati piuttosto che di formazione?
M. Credo che abbiano bisogno di entrambe le cose e arrivo a dire che la formazione sia indispensabile per l’incremento delle attività d’impresa che portano ad aumentare i fatturati. Bisogna evitare di piangersi addosso e imputare ad altri responsabilità che appartengono solo a noi. Occorre piuttosto tirare fuori il coraggio necessario a sperimentare nuovi comportamenti, per raggiungere nuovi risultati. La vita è piena di situazioni impreviste e per fortuna esistono le “crisi” a sovvertire completamente i nostri piani e a farci scoprire nuove opportunità. Queste ultime a volte si presentano sotto forme inconsuete e sta a noi riconoscerle come tali. Nella vita come nel lavoro in fondo è solo una questione di atteggiamento.
E lei crede davvero che basti l’atteggiamento a far andar bene le cose in azienda? Non crede che gli imprenditori che arrancano nel pantano dei conti in rosso abbiano bisogno di ben altre risposte?
M. Quando un’azienda va male bisogna innanzitutto capirne le ragioni. Occorre fermarsi e fare un’analisi onesta e dettagliata delle motivazioni che sono alla base di quei “conti in rosso”, per attivare le giuste soluzioni. L’azienda è come una nave. Se il mare è in tempesta occorre guidarla con maggior fermezza, tenendo le mani salde al timone quando le onde sono più alte e facendole scorrere leggere quando invece le acque sono più morbide. L’atteggiamento dei naviganti è fondamentale. Il comandante deve essere capace di gestire l’emergenza mantenendo lucidità e forza d’animo, il resto della truppa deve eseguire gli ordini scrupolosamente e affidarsi al proprio capitano. Esercitare la leadership nel giusto modo e ottenere il massimo dal proprio team sono alcuni dei temi che trattiamo nei nostri corsi. L’esempio per dire che la metafora del saper governare una nave durante la tempesta solleva molte questioni di carattere formativo. E’ facile essere leader quando le cose vanno bene, più difficile è esserlo quando si rischia di perdere tutto. Il tipo di formazione che Performance Strategies propone non si sostituisce a quella tradizionale, al contrario ne integra ed esalta i contenuti, puntando a fornire quelle competenze trasversali (skills) che attivano comportamenti positivi.
Esortare le persone a dare di più
In tempi di crisi occorre puntare sulle persone, spingerle a dare di più. Anche ridefinire la rotta per iniziare una nuova navigazione è fondamentale. Per farlo occorre tenere conto del contesto in cui ci si troverà a veleggiare, il mare/mercato nel quale la nave/azienda si troverà ad agire. Ecco che allora occorre far riferimento ad altri valori e paradigmi. Occorre anche trovare la giusta ispirazione per iniziare il viaggio. Per questo Performance Strategies ha creato un evento che si chiama “Forum delle Eccellenze”. Vi partecipano ogni anno mille imprenditori circa per ascoltare dal vivo i protagonisti del nostro tempo, personaggi che hanno lasciato il segno nella scena mondiale del business e che in occasione del forum svelano le metodologie di pensiero che li hanno portati al successo.
Non è facile riuscire a comprendere e intuire sino in fondo gli effetti e le ricadute che un percorso di formazione, efficacemente gestito in ogni fase, può avere dentro e fuori un’organizzazione. Gli imprenditori lungimiranti che sanno dimostrare una così ampia apertura mentale segnano sempre un punto prezioso in quella gestione strategica dell’impresa che costituisce un vantaggio competitivo duraturo e sostenibile nel tempo.
Qual’è la sfida più grande cui un imprenditore va incontro al giorno d’oggi?
M. Credo che la sfida più grande sia quella di individuare presto e con chiarezza la propria meta, qualcosa da volere così fortemente da farne il proprio sogno, l’oggetto costante delle proprie energie e il centro nevralgico delle proprie emozioni.
Che cos’è per lei l’eccellenza?
M. L’eccellenza è un alto standard di realizzazione delle cose che le imprese e le istituzioni perseguono. Personalmente la considero a fondamento del tipo di azienda che vorrei. In Performance Strategies l’ho definita in alcuni parametri di riferimento per i miei collaboratori, sia nelle procedure interne che in quelle relative l’organizzazione esterna dei corsi. I customer dei clienti ci danno ragione e quello che scrivono al termine di ogni evento ci fa innalzare ogni volta di un centimetro l’asticella delle nostre prassi nei loro confronti. Quando sei un riferimento nel tuo settore, allora vuol dire che hai toccato punte di eccellenza tali da farti essere un modello a cui orientarsi per svolgere quella stessa attività in modo da trarne il medesimo tuo successo.
E il successo?
M. Il successo è il partito passato del verbo succedere. Personalmente, per dirla con Einstein, aspiro ad essere, più che un uomo di successo, un uomo di valore.
Perché Performance Strategies è stata definita l’azienda eccellente della formazione italiana?
M. Perché ha saputo rinnovarsi sempre, portando ogni anno in Italia i maggiori esperti al mondo di ogni disciplina. Chi compra un corso di Performance Strategies sa che può contare su una proposta didattica decisamente fuori dal comune. Nel 2015, dopo il successo ottenuto da Robert Cialdini nel primo dei tre appuntamenti del World Master Class, stanno già piovendo le iscrizioni per l’evento con Daniel Goleman, autore del best seller mondiale “Intelligenza Emotiva”, che sarà a Bologna il 3 e 4 ottobre e molta attesa c’è anche per il Forum delle Eccellenze, che si terrà a Milano il 21 e 22 novembre, al quale hanno già aderito, tra gli altri, nomi di spicco nel panorama mondiale come Renée Mouborgne, co-autrice del fenomeno globale “Blue Ocean Strategy” e Jeffrey Zeig, Presidente della Milton Erickson Fondation. Oggi più che mai la competitività di un’impresa dipende dal capitale umano, per questo le competenze hanno bisogno di essere continuamente rinnovate. Chi frequenta i nostri corsi ne esce arricchito e colpito ogni volta. Quando ti si avvicina un cliente, come è successo all’ultimo evento, per dirti che è proprio un piacere darti i suoi soldi, beh…in quel momento senti che hai dato vita ad un’operazione culturale importante, che accresce il valore della tua impresa e di quella dei tuoi collaboratori.
Parlare di un certo tipo di formazione è comunque ancora difficile nel nostro paese. Su quale politica del prodotto si basano le strategie commerciali di Performance Strategies?
M. Parlare di formazione in momenti congiunturali particolarmente complessi come quelli che sta attraversando la nostra economia può sembrare anacronistico. Come dicevo prima, anche se le priorità aziendali della maggior parte delle piccole e medie imprese sono le stesse: conservare quote di mercato; rafforzare la posizione competitiva; migliorare i livelli di produttività e gli indici di redditività; sono sempre di più coloro che comprendono l’importanza della formazione delle risorse umane per realizzare qualsivoglia politica di sviluppo. La penetrazione capillare dei mercati attraverso mirate politiche di marketing ha rafforzato il brand in modo esponenziale. Oggi chi compra sa di acquistare un “Performance Strategies”, che è tante cose insieme: didattica d’eccellenza, possibilità di fare networking, intrattenimento ed edutainment. Il dialogo incessante con i nostri clienti attraverso i social media fa il resto, creando quella cultura del prodotto che è essenziale per vendere di più e meglio. Al giorno d’oggi se uno non si aggiorna con continuità è fuori mercato ed è fuori mercato anche l’azienda in cui lavora. Per questo proponiamo dei percorsi unici, in grado di rispondere alle reali esigenze delle imprese, che vogliono innovarsi e innalzare i livelli di efficienza e produttività.
Performance Strategies media partner di EcommerceDay
La stessa visione sull’importanza di fare networking ed il valore della condivisione della conoscenza ha portato Performance Strategies ad essere Media Partner ufficiale della VI edizione dell’Ecommerce Day. L’evento dedicato al mondo del commercio elettronico organizzato da Jusan Network in collaborazione con il Gruppo FCA; che mira a fornire le linee guida per “Conoscere i clienti nell’era della multicanalità“, offrendo una panoramica sulle tendenze; e le migliori strategie per aumentare il proprio fatturato in una fase di sempre maggiore integrazione tra mondo reale e mondo virtuale. Relatori di spicco provenienti dalle aziende più affermate nel settore digitale, metteranno a disposizione la loro competenze ed esperienze per affrontare il tema particolarmente attuale della multicanalità.
Per maggiori dettagli sugli argomenti, i relatori e le aziende coinvolte in qualità di Partner visita subito il sito dell’Ecommerce Day.