Perché gli utenti abbandonano il tuo sito web? Vuoi sapere perché gli utenti lasciano il tuo sito? Quali errori commetti? Cos’è che devi evitare di fare?
Lo sapevi che il tempo di permanenza medio di un utente su una pagina web è di 15 secondi circa? In quel breve lasso di tempo devi adoperarti per far sì che la sua attenzione venga catturata. Un modo insomma per convincerlo a esplorare il tuo sito il più possibile. Ricordati di quel numero: una volta superato è difficile che riuscirai a destare interesse.
Perché gli utenti abbandonano il tuo sito web?
Certo, 15 secondi sono una cifra davvero miserrima. Però le cose stanno così. Come puoi agire? In che modo puoi reagire a una simile brutale realtà? Prestando attenzione a una serie di fattori. Vediamo quali.
Monitora la bounce rate
La bounce rate non è altro che il tasso di rimbalzo, ossia ciò che avviene quando un utente esce dal sito web perché niente è stato capace di impressionarlo. Più alta è la frequenza di rimbalzo, minore sarà il funzionamento del sito stesso. La bounce Rate è una delle metriche più lette e analizzate su Google Analytics. Monitorala di conseguenza day by day. Bisogna ovviamente distinguere tra sito e sito. È chiaro che le testate giornalistiche non devono troppo preoccuparsi di simili metriche. Una volta letto l’articolo che si voleva leggere, è normale uscire dal sito.
Cura la tua user experience
Se la bounce rate è alta significa che la tua user experience non è ottimizzata per gli utenti che ne bramano una su misura. Magari il tuo design è scadente, mostra troppe opzioni e i tempi di caricamento delle pagine sono esageratamente lenti. Il che si traduce inevitabilmente in un’esperienza di navigazione pessima se non nociva. Per rimediare a una simile situazione conviene sempre curare al massimo la navigabilità del sito. Organizza gli elementi che vi appartengono secondo una gerarchia precisa. Elimina ogni elemento che non risulta essenziale (rasoio di Occam).
Aggiorna i tuoi contenuti
Scrivi spesso e pubblica con una certa regolarità. Preoccupati di redigere un vero e proprio piano editoriale per tenere sotto controllo la produzione di contenuti. Bada inoltre che siano ben scritti e pertinenti, aggiornati fino all’ultimo secondo. Niente spiace più a un utente di trovarsi di fronte a testi che raccontino notizie di tre o quattro settimane fa. Mai trascurare questo aspetto!