Negli articoli precedenti abbiamo presentato nel dettaglio la definizione e i meccanismi di Open Innovation, ma è bene rinfrescare la memoria. L’Open Innovation è una pratica adottata da aziende e organizzazioni che cercano idee non solo all’interno della propria struttura, ma anche all’esterno. Questo comporta la condivisione di conoscenze e informazioni riguardanti i problemi e la ricerca di soluzioni e suggerimenti da individui al di fuori dell’azienda.
A differenza dell’approccio tradizionale alla ricerca e sviluppo aziendale caratterizzato dalla segretezza e riservatezza, l’Open Innovation coinvolge un gruppo più ampio di individui nella risoluzione dei problemi e nello sviluppo dei prodotti. L’obiettivo è favorire la condivisione di idee per accrescere il settore e l’innovazione per tutti.
Quali sono i modelli di Open Innovation nella pratica? Scopriamolo insieme.
Open Innovation: come portare l’innovazione dentro l’azienda
Innanzitutto, bisogna capire come portare l’innovazione all’interno della propria azienda o come favorire questo scambio di idee all’interno del settore. Nel nuovo paradigma aziendale, le imprese operano con confini meno rigidi, consentendo uno scambio bidirezionale di idee con l’esterno. Esse riconoscono l’importanza delle innovazioni nella consapevolezza del ruolo fondamentale del business model Open Innovation nel portare le idee sul mercato.
In questo contesto, le aziende cercano sia internamente che esternamente idee da commercializzare, utilizzando i percorsi di sviluppo interni con il proprio modello di business attuale e, contemporaneamente, esplorando percorsi esterni per le idee interne incompatibili con il proprio modello di business.
Questi percorsi esterni possono includere start-up o altre aziende che applicano modelli di business coerenti con l’innovazione, aumentando così le probabilità di successo. Allo stesso tempo, le imprese che abbracciano questo nuovo paradigma cercano di espandere, estendere e talvolta cambiare il proprio modello di business quando riconoscono che è obsoleto nel loro settore di operatività. In definitiva, lo scopo del business model Open Innovation è di aiutare le aziende a innovare e adattarsi efficacemente al cambiamento.
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I modelli di Open Innovation
Di solito, la maggior parte delle innovazioni si concentra sul miglioramento di ciò che già facciamo. I problemi, infatti, sono chiaramente definiti e anche le competenze necessarie per risolverli sono ben delineate. Dunque, le strategie per sostenere l’innovazione possono essere implementate internamente all’azienda.
Tuttavia, possono essere necessari incrementi e acquisizioni dall’esterno per colmare eventuali lacune. Questo può essere ottenuto attraverso metodologie come il lean e l’agile, il design thinking e il pensiero progettuale, un approccio sperimentale o un orientamento centrato sul cliente.
Vediamo insieme quali sono i principali modelli di Open Innovation applicati nelle aziende.
Challenge per idee e innovazioni nella fase iniziale
In numerosi casi, le aziende si avventurano sul mercato alla ricerca di idee in grado di migliorare o rivoluzionare i loro business o i processi interni. Nella fase iniziale del processo di innovazione, dove l’idea c’è ma non è ben definita, ma si favorisce un processo aperto e per lo più gratis o dal basso budget.
Le Call for Ideas risultano estremamente utili quando si desidera esplorare il mercato senza avere chiari obiettivi finali. Una volta definito il settore su cui proporre nuove idee, le organizzazioni potrebbero ricevere proposte relative a nuove tecnologie, nuovi modelli di business o necessità di mercato ancora inesplorate.
Gli Hackathon, invece, pongono obiettivi più rigorosi e mettono maggiormente in evidenza la capacità del team di produrre risultati in tempi estremamente limitati (24-48 ore). Lo scopo è quello di presentare soluzioni tecnologiche rilevanti per le sfide poste dall’azienda organizzatrice.
I Premi rappresentano un altro strumento per reperire rapidamente idee sul mercato. Consistono nel premiare le migliori idee tra quelle presentate, per poi spesso proseguire con collaborazioni più dirette e mirate.
Partnership tra startup e aziende
Le partnership tra startup e aziende rappresentano un eccellente mezzo per sfruttare i punti di forza di ciascuna e generare benefici reciproci. Infatti, le start-up rappresentano un ottimo modo per attingere a business model Open Innovation.
Per le startup, inoltre, tali partnership offrono l’opportunità di perfezionare la proposta di valore dell’azienda, collaborare strettamente con i potenziali clienti futuri e ottenere un accesso più ampio a una varietà di aziende.
D’altra parte, le grandi aziende ottengono l’accesso a un team competente e ben preparato che lavora su una soluzione senza intaccare le loro risorse interne e ricevono in cambio una soluzione personalizzata per le proprie esigenze.
Questi vantaggi reciproci rappresentano uno dei motivi principali per cui le partnership tra startup e aziende stanno diventando sempre più diffuse e popolari.
Incubatori e acceleratori aziendali
Un incubatore o acceleratore di startup instaura con le nuove aziende un rapporto simile a una partnership, ma include anche l’investimento di capitale nell’attività in fase di sviluppo iniziale. Dunque, l’azienda crede nei progetti fin dall’inizio e aiuta la star-up a crescere e svilupparsi, prendendosi così un rischio. Finanziariamente parlando, invece, è un investimento sostanziale, ma meno costoso di acquisire una start-up che ha già superato la fase di sviluppo ed è pronta per il mercato.
Di frequente, l’azienda incubatrice dispone di un team interno che collabora sul progetto con la startup, fornendo assistenza ai fondatori per orientarli nella direzione corretta, grazie alle competenze e alle conoscenze specifiche ed esperte delle figure coinvolte.
Acquisizione di startup
Quando un’azienda consolidata individua un’opportunità valida ma non dispone delle risorse, del tempo o delle competenze necessarie per sfruttarla appieno, può considerare l’opzione di acquisire startup attive in quel settore specifico. Questa strategia consente di potenziare la capacità innovativa dell’azienda senza dover costruire tutto da zero.
Nonostante ci siano numerosi vantaggi reciproci nelle acquisizioni di startup, è importante fare attenzione a non compromettere il vantaggio competitivo dell’innovazione aperta, rischiando di trasformare il processo in una continua corsa all’acquisizione delle migliori startup disponibili.
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Co-Creation Labs
I Co-Creation Labs rappresentano una delle ultime tendenze nell’ambito dell’innovazione aziendale. Si tratta di ambienti collaborativi dove individui si riuniscono per discutere e sviluppare idee innovative in modo creativo.
Le aziende possono sfruttare questi laboratori per ideare e sviluppare prodotti, servizi e programmi che portino vantaggi sia ai clienti che all’azienda stessa. Inoltre, queste iniziative forniscono l’infrastruttura tecnica necessaria e un ambiente stimolante che promuove la collaborazione tra dipendenti e clienti.
I vantaggi di modelli di Open Innovation
Ideare e implementare nuovi progetti di Open Innovation rappresenta una rivoluzione significativa per il business aziendale. Questo richiede non solo elevate competenze tecniche, ma anche un impegno deciso da parte dei dirigenti aziendali nel modello verticale.
Solo su queste solide fondamenta è possibile avviare una profonda analisi del contesto aziendale, fondamentale per pianificare e successivamente attuare le azioni future.
L’Open Innovation rappresenta un’opportunità straordinaria per raccogliere le idee più brillanti e risolvere le sfide più complesse. È un modo per arricchire il patrimonio aziendale di idee, accogliere nuove competenze e capacità, e migliorare la visibilità nei confronti di clienti e investitori.