Dagli anni ‘80 in poi il modo di fare pubblicità è cambiato, diventando sempre più vicino al cliente, dando vita a quella che oggi viene chiamata multicanalità.
Fine del monopolio delle radio, TV private e l’arrivo di internet: le origini della multicanalità
Prima degli anni ‘80 il massimo della pubblicità erano i cartelloni per strada o gli spot alla televisione. Poi, grazie alla nascita di tre grandi fenomeni, l’approccio delle aziende e dei clienti verso l’advertising è cambiato. La fine del monopolio sulle radio e la nascita sempre maggiore di televisioni e radio stazioni private, unite alla nascita e crescita di internet hanno portato a un cambiamento che stiamo vivendo ancora oggi. Si passa così, piano piano, da una relazione univoca, dove a parlare erano solo i rivenditori, a una dove i clienti si avvicinano alle aziende.
Multicanalità infatti non significa solamente avere più canali di comunicazione con il potenziale cliente. Si tratta anche di integrarli così da dare alle persone un’esperienza interattiva il più ampia possibile.
Come funziona la multicanalità?
Al giorno d’oggi quando si decide di fare un determinato acquisto, per esempio una borsa, è sempre più comune che il cliente non si affidi solo ai classici negozi fisici. Una persona tende a cercare il modello di prodotto desiderato nelle boutique, certo, ma anche online, sui giornali di moda o tra le pubblicità. L’utilizzo di internet infatti permette di raggiungere molte più opzioni di quelle presenti in un negozio e valutare meglio costi e spese. Il potenziale cliente non si affida più solo alla pubblicità classica o al passaparola degli amici, ma fa ricerche più specifiche, cercando recensioni su blog o le opinioni degli influencer, per esempio. Una volta trovato il prodotto, poi, valuterà se prenderlo in un negozio classico o da un e-commerce, tenendo in considerazione tempi d’attesa, affidabilità del sito ed eventuali spese di consegna. Solo allora farà la sua scelta.
Ebbene, tutti i canali che il cliente andrà a toccare fanno parte della multicanalità. I clienti d’oggi infatti sono abituati a muoversi tra molteplici canali per raccogliere più informazioni possibili. Un’azienda deve quindi elaborare una strategia coerente e assortita in grado di integrare l’interazione tra questi canali. In questo modo si potrà accompagnare il futuro cliente in tutto il processo di pre-vendita.
E-commerce e strategie di multicanalità mirate
Come abbiamo detto le aziende, per rimanere al passo con i tempi, hanno bisogno di una strategia precisa e coerente. La crescita degli e-commerce è continua in tutto il mondo, che sia via computer o smartphone. Ormai siamo praticamente sempre connessi e se molti apprezzano la possibilità di andare per negozi, spesso lo fanno dopo avere già un’idea di cosa troveranno avendo sfogliato il catalogo online.
È proprio per via di questa fusione tra mondo online e offline che molte aziende si sono concentrate per dar vita a una strategia capace di gestirli entrambi. Sono nate realtà apposite per farlo e workshop ed eventi, come l’E-commerce Day 2018, arrivato alla sua ottava edizione, per svelare i misteri di questo mondo in continuo mutamento.
Quindi come funziona alla fine?
Le aziende si trovano costrette a modificare il loro stile di business in continuazione e in modo fluido. Integrando ogni canale disponibile i clienti saranno in grado di accedere ai servizi delle aziende in ogni momento e luogo. E per riuscire a dare un’esperienza a tutto tondo è necessario conoscere i consumatori, avere una strategia di multicanalità ben pensata e un target preciso su cui utilizzarla. Oltre a questo è importante non sacrificare un determinato canale a favore di altri, ma saperli bilanciare a seconda del tipo di clienti che si cerca.
L’ottimizzazione degli store online anche per il mobile è fondamentale, così com’è importante far sì che i clienti interagiscano con i prodotti. Il passaparola, anche via internet, è un’arma fortissima. Infine è importante fare in modo che tutti i canali siano collegati. Ci sarà il cliente che preferisce ritirare il prodotto ordinato online in un negozio fisico. O quello che per i resi preferisce spedirli invece di chiedere aiuto ai commessi. Si tratta, quindi, di dar vita a un’esperienza comoda per i clienti. Così che tutti trovino il loro equilibrio e soddisfazione alle loro richieste e necessità.