Ecommerce 2015, facciamo un’analisi dello stato attuale. L’e-commerce continua a crescere. Quest’anno il mercato online arriverà al 6,7% delle vendite al dettaglio. Nel 2014, il valore dell’e-commerce B2C mondiale ha raggiunto la quota di 1.316 miliardi di dollari, superando il fatturato del 2013 del 22,2 %. In Italia il valore è cresciuto dell’8%, stimolato dall’aumento del mobile (+20,4%) raggiungendo quota 24,2 miliardi di Euro. Risultati ancora lontani rispetto a quelli ottenuti da Stati Uniti, Cina e Gran Bretagna. Questi mercati, in particolare, raggiungeranno entro il 2018 mille miliardi di dollari di fatturato, corrispondenti al 40% del mercato mondiale. Ma quali possono essere le strategie da adottare affinché i numeri aumentino ancora?
Dall’indagine condotta da Casaleggio Associati su un campione di 3.000 aziende, i cui risultati sono stati esposti durante il convegno “E-commerce in Italia” tenutosi il 16 Aprile 2015 presso la Camera di Commercio di Milano, si sono analizzati i numeri dell’ecommerce 2015 e sono emerse diverse tendenze sulle quali puntare per portare l’e-commerce a incrementare ulteriormente il suo valore.
1. Sfruttare il potere dei Marketplace:
A emergere sul mercato dell’ecommerce 2015, ma anche in quelli futuri, sono soprattutto i marketplace, veri e propri mercati nei quali gli utenti hanno la possibilità di effettuare scambi, incontri e compravendite. La loro popolarità, già diffusa in molti paesi (basti pensare a piattaforme come Amazon e eBay, attualmente in cima alla lista del commercio elettronico, per fatturato) è in forte aumento, soprattutto in Cina, dove i marketplace gestiscono oltre il 50% delle transazioni online.
Il loro successo sta nella grande capacità di investire in servizi volti a promuovere la relazione e l’interazione tra venditori e clienti, innovandosi continuamente e tentando di integrare in un unico canale il maggior numero di prodotti possibile, così da facilitare le operazioni di ricerca per milioni di utenti e alimentarne la fiducia, vera garanzia di prosperità di un dato mercato.
2. Adottare modelli logistici innovativi:
Perfezionare la logistica è uno dei concetti fondanti che stanno a capo di un e-commerce di successo. Occorre creare un servizio impeccabile, completo e puntuale sotto tutti i punti di vista, in modo tale che i prodotti arrivino ai clienti ottimizzando prezzi e tempistiche, evitando problemi, incagli e attese.
Negli Stati Uniti si stanno affermando numerose aziende competitive, piene di idee su come soddisfare i clienti nel miglior modo e nel minor tempo possibili:
Oltre ai locker, distributori automatici che garantiscono un servizio 24 ore su 24 di ritiro e consegna dei prodotti, ai metodi di consegna giornaliera architettati da aziende come Deliv.co e ai punti di consegna dove ritirare il prodotto (come i punti Kiala), va emergendo il sistema click-and-collect, molto utile per evitare costi aggiuntivi di consegna o imprevisti quali ritardi: si acquista online e si va in negozio a ritirare gratuitamente il prodotto. Questo sistema è molto diffuso nel Regno Unito (35% degli acquirenti online).
3. L’applicazione del Predictive Selling:
Riuscire a prevedere quale prodotto proporre ai clienti, e a quale prezzo: questa è la sfida che aziende come Stitchfix o Stylitics stanno affrontando quotidianamente. La prima, ad esempio, permette ai clienti di fare un piccolo test e, al termine dello stesso, ricevere dei prodotti (come vestiti), che possano interessarli, in base ai risultati conseguiti. La restituzione dei prodotti, nel caso non siano apprezzati, è gratuita. Una maniera sicuramente originale ed efficace di promuovere l’interazione tra imprese e consumatori.
4. L’e-commerce Subscription Model:
L’e-commerce subscription-model funziona soprattutto con prodotti (alimentari, per esempio, o prodotti per la casa), che vengono acquistati con una certa ricorrenza, ogni giorno o due, tre volte a settimana. In che modo?
Attraverso un servizio di abbonamento che garantisce al cliente tutta una serie di servizi con scelta d’acquisto e consegna automatici, in base alle abitudini del consumatore. Questa strategia si rivela molto utile per risparmiare agli utenti l’incomodo di doversi informare su un prodotto già sperimentato in passato e verificarne la qualità prima dell’acquisto.
5. Il Digital Content:
Un trend particolare da non sottovalutare ha a che fare con il digital content: musica, videogiochi, ebook, dove all’acquisto va sostituendosi una diversa modalità di fruizione: sempre più utenti utilizzano i prodotti digitali attraverso lo streaming o il noleggio degli stessi.
L’esempio più lampante di una simile strategia è rappresentato da Spotify, un servizio di streaming musicale che conta 60 milioni di utenti attivi globali. Per accedere ai tanti contenuti che propone (milioni di brani strutturati in generi e altre categorie, opzioni per creare playlist, radio, interagire con altri utenti), si può scegliere di registrarsi alla versione gratuita, o abbonarsi alla versione Premium e beneficiare di altre forme di servizi più specifici.
6. Il servizio Prime:
Interessante a questo proposito è anche il modello Prime. Questa strategia pare integrare la comodità di un servizio click-and-collect con l’efficacia di un subscription-model. Il risultato? Un servizio di consegna gratuita di tutti gli ordini effettuati online da un consumatore, previo pagamento di una quota annuale.