In un’intervista esclusiva, abbiamo avuto il piacere di confrontarci con Licia Mattioli, amministratore delegato di Mattioli, per discutere della trasformazione digitale delle imprese del lusso nel territorio piemontese.
Il marchio Mattioli è il punto di riferimento dell’industria della gioielleria piemontese, con sede a Torino, conosciuta per il suo design innovativo e la qualità artigianale dei suoi prodotti, esempio del lusso made in Italy. Uno dei tratti distintivi dei gioielli Mattioli è l’attenzione al dettaglio e l’uso di materiali di alta qualità. Le collezioni spaziano da pezzi classici a creazioni più moderne, spesso caratterizzate da linee fluide, forme organiche e un mix audace di metalli e pietre preziose. L’azienda torinese continua a espandersi e a consolidare la sua presenza sul mercato globale, con showroom e punti vendita nelle città più importanti del mondo. La sua combinazione di design distintivo, artigianato di alta qualità e approccio innovativo al settore dei gioielli continua ad attirare l’attenzione degli amanti della moda e del lusso.
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L’Impatto della trasformazione digitale nei Settori Industriali
Il primo punto affrontato con Licia Mattioli, amministratore delegato di Mattioli, è il ruolo cruciale che il digitale sta svolgendo nel settore industriale e delle prospettive di crescita future.
“Io credo che il territorio piemontese sia da sempre avanzato sui temi, in generale, di industrializzazione. La parte digitale la vedo come il continuo di questa ricerca di innovazione e di spingersi sempre più avanti.”
Fin da subito, Licia Mattioli sottolinea il ruolo preminente che il Piemonte ha sempre giocato nel panorama industriale italiano, e ora anche nel digitale. Riguardo al suo settore in particolare, invece, afferma come il digitale abbia completamente rivoluzionato l’approccio allo sviluppo dei gioielli, rendendolo più veloce e accessibile.
“Ci sono vari tipi di utilizzo del digitale nei nostri settori industriali. Per il mio settore, quello che conosco meglio, la trasformazione digitale ha dato un forte impulso allo sviluppo, rendendolo molto più veloce e fruibile rispetto a un tempo.”
Mattioli si riferisce, infatti, alla trasformazione epocale nel processo di produzione dei gioielli. Dalla lavorazione manuale della cera, il progresso digitale ha reso questo processo immediato, grazie alla modellazione digitale e alla stampa 3D. Una rivoluzione che ha permesso loro di soddisfare la domanda di un mercato sempre più dinamico.
Prospettive di crescita future e nuovi mercati del lusso
Nell’intervista è sottolineata chiaramente l’importanza del made in Italy nel settore del lusso, non solo nei gioielli, ma anche in altri settori industriali. Il settore del lusso italiano, infatti, ha registrato uno sviluppo significativo negli ultimi anni, nonostante le sfide globali e la crisi pandemica del 2020.
“Il nostro settore ha avuto, negli ultimi due anni, uno sviluppo incredibile. Soprattutto per quello che è il made in Europa, ma soprattutto made in Italy. Per quanto riguarda i gioielli, adesso, a causa di questa situazione mondiale, guerre varie e situazione di incertezza, c’è un minimo rallentamento. Ma le previsioni sono per la crescita dell’81% nei prossimi anni nel settore gioielli. Quindi, direi buone prospettive.” Nonostante le incertezze internazionali, Mattioli rimane ottimista sul futuro del settore dei gioielli, con proiezioni di crescita significativa nei prossimi anni. Inoltre, abbiamo discusso del suo punto di vista sulla rinascita dei mercati emergenti nel settore del lusso e le dinamiche geopolitiche che influenzano l’industria dei gioielli italiani.
“I mercati emergenti nell’industria del lusso stanno riemergendo, soprattutto i paesi arabi che erano un po’ spariti negli ultimi anni.” Mattioli sottolinea la rinascita dei mercati emergenti nel mondo del lusso, con particolare enfasi sui paesi arabi che stanno riscoprendo l’interesse per il lusso italiano, soprattutto nel settore dei gioielli.
“E poi stanno emergendo quei mercati al di là della Cina, come Vietnam, Indonesia, Thailandia, o la Malaysia, che prima non esistevano.” L’intervista prosegue evidenziando l’emergere di nuovi mercati oltre ai tradizionali poli economici come la Cina, con paesi come il Vietnam, l’Indonesia, la Thailandia e la Malaysia che diventano sempre più interessanti per i grandi brand nel settore del lusso made in Italy.
Il marchio Mattioli è pronto, dunque, a cogliere le opportunità di questo mondo in continua evoluzione, preservando tradizione artigianale e innovazione digitale nelle sue creazioni. In un contesto sempre più veloce e competitivo, l’azienda si impegna a rimanere al passo con le aspettative dei clienti, offrendo prodotti di alta qualità che riflettono il meglio del design italiano e dell’innovazione tecnologica.
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Licia Mattioli: il ruolo della donna nel mondo del lavoro
L’intervista si chiude con un’attenta riflessione sul difficile connubio lavoro-famiglia che una donna deve affrontare.
“Non è pensabile che una donna debba rinunciare alla famiglia per poter fare business, e viceversa. Non è attuale che non sia indipendente nel mondo d’oggi, perché questo non può assolutamente esistere. E qui dobbiamo trovare il modo di facilitare quello che è l’inserimento della donna nel mondo del lavoro, anche intesa come donna con famiglia. Secondo me questa è la priorità assoluta del nostro paese.”
Inoltre, per tutti gli imprenditori che ricercano il proprio business, Licia Mattioli offre un prezioso consiglio: “Gli ostacoli sono parte del percorso imprenditoriale, ma ciò che conta è sapersi rialzare sempre”.
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In conclusione, l’intervista con Licia Mattioli offre uno sguardo privilegiato sulle dinamiche della trasformazione digitale nel settore del lusso made in Italy e sulle sue prospettive di crescita future. La sua determinazione e ottimismo riflettono la resilienza e la determinazione necessarie per affrontare le sfide del mondo imprenditoriale.