Con la crescita esponenziale della vendita online e dello shopping virtuale, siamo stati partecipi di un cambiamento nei metodi con cui le persone fanno acquisti e interagiscono con i brand. L’innovazione da una parte continuerà ad evolversi, il COVID-19 dall’altra parte sottolinea l’urgenza di adottare soluzioni innovative.
Per analizzare questa situazione, Snapchat ha compiuto un’indagine condotta da Foresight Factory in dodici paesi del mondo (Italia compresa), giungendo alla conclusione di aver individuato i trend dominanti che troveremo nell’industria del retail per il 2022.
Il panorama del retail secondo Claire Valoti
“Il panorama del retail del prossimo futuro sarà definito dalla convergenza delle esigenze in evoluzione dei consumatori attraverso i canali di acquisto fisici e digitali. Il quadro che emerge dal nostro studio è quello di un consumatore più connesso, che ha il potere di definire la propria esperienza di acquisto da casa o in negozio grazie al suo smartphone. Quali compagni d’acquisto fondamentali in negozio, i dispositivi mobili offrono ai retailer l’opportunità di colmare il divario tra le interazioni con il brand fatte dal vivo o online attraverso esperienze personalizzate” ha commentato Claire Valoti, VP Emea di Snap Inc. “Le tecnologie in ambito di retail, come gli specchi intelligenti, l’AR e la personalizzazione virtuale dei prodotti, offrono inoltre l’opportunità di soddisfare le nuove aspettative dei consumatori, alla ricerca di opzioni migliori, più personalizzate e funzionalità che rendono lo shopping un’esperienza più social. Poiché gli italiani cercano di stabilire nuove connessioni con il mondo fisico, ma contestualmente anche di mantenere la comodità di quello online, per rimanere competitivi i retailer dovranno valutare le soluzioni tecnologiche in grado di raggiungere questo obiettivo e accelerare ulteriormente la transizione allo shopping connesso.”
Le 7 tendenze nell’industria del retail per il 2022
1. Ricomparsa dei negozi fisici, ma l’e-commerce continuerà a svilupparsi
Il primo, tra le tendenze nell’industria del retail per il 2022 è la ricomparsa dei negozi fisici ma con l’ecommerce che continuerà a crescere. Il 57% degli italiani dichiara di aver avuto la mancanza verso la sfera sociale degli acquisti in negozio dall’inizio della pandemia. Quindi ci aspetteremo sia un ritorno alla voglia di acquistare fisicamente nei negozi, ma anche i consumatori italiani non vorranno rinunciare alla comodità di acquistare attraverso il proprio computer. Elementi, infatti che stabiliranno un’ulteriore crescita degli acquisti online nel prossimo anno. Infatti, il 31% dei millennial italiani sostiene che farà più acquisti online nel 2022 in confronto al 2021. Dipende molto dai settori: per il settore della moda prevale la tendenza dell’acquistare online, mentre per i generi alimentare si preferisce acquistare nei negozi fisici.
2. La tecnologia virtuale ci riporterà nei negozi fisici
Le soluzioni di shopping basato sulla realtà aumentata sono attraenti per gli italiani, i quali pensano che queste soluzioni possano convincerli a visitare un negozio. Il 37% dei consumatori andrebbe in negozio se ci fossero servizi virtuali. Come, per esempio, specchi intelligenti per provare gli abiti e la tecnologia per capire come i prodotti starebbero nella loro casa. Al fine di diventare più competitivi e stimolare le compere in negozio i rivenditori dovrebbero dare priorità ad investimenti per queste soluzioni.
3. Gli smartphone collegheranno i brand ed i consumatori durante l’esperienza d’acquisto
Lo smartphone giocherà un ruolo cruciale nell’esperienza di acquisto, sia da remoto sia in-store. Se ormai già il 31% lo usa come metodo preferito per l’acquisto di prodotti. Il cellulare rappresenta uno strumento di supporto indispensabile anche quando ci si reca in negozio. Infatti, il 18% degli italiani lo usa spesso nel negozio per cercare informazioni sui prodotti, percentuale che sale se si guarda ai più giovani. Lo smartphone rappresenta quindi la chiave per l’approccio omnichannel. Spingendo i clienti ad utilizzare le tecnologie mobili in negozio, mai come ora c’è l’opportunità di connettere il mondo fisico e quello digitale e di circoscrivere l’intera esperienza all’interno dell’ecosistema di marca.
4. Il try-on virtuale ridurrà i resi
Sebbene negli ultimi anni l’e-commerce abbia registrato una crescita esponenziale anche in Italia, rimangono alcuni aspetti di questa modalità di acquisto che rappresentano una barriera. Tra cui la più importante è– l’impossibilità di provare i prodotti prima di acquistarli. Per questo problema, strumenti innovativi come i try-on virtuali basati sulla realtà aumentata (AR). Essi consentirebbero di visionare e provare i prodotti con tutta la comodità di casa prima di decidere se acquistarli o meno. Si crede, appunto, che l’utilizzo dell’AR avrebbe potuto evitare il 37% dei resi di vestiti acquistati online l’anno precedente. In aggiunta, il 24% dei consumatori italiani si aspetta di aumentare il proprio utilizzo dei try-on virtuali nel 2022.
5. Gli italiani richiederanno sempre di più l’AR
L’AR ha già iniziato a farsi spazio nell’esperienza d’acquisto italiano. Dallo studio di Snapchat, infatti, emerge che il 13% degli italiani l’ha già usata nel procedimento di acquisto. Il 56% afferma che l’ha incoraggiato a comprare qualcosa. E questo sembra solo l’inizio: appunto. Quest’anno sarà il punto di partenza di un percorso che si crede porterà entro il 2025 ad avere il 18% dei compratori della Gen Z ad utilizzarla prima di un acquisto. I settori in cui l’utilizzo sarà preferita sono per prima la moda e il beauty, entrambi indicati dal 33% dei rispondenti. Seguono mobili e articoli di lusso.
Per i retailer, introducendo l’AR, otterrano un vantaggio competitivo rispetto ai competitors e maggiori ricavi.
6. L’economia virtuale e gli NFT
Virtuale è ormai sempre più reale: basti pensare che il 56% dei consumatori in Italia prenderebbe in considerazione l’acquisto di un prodotto virtuale, il che indica una grande espansione dell’economia virtuale nel prossimo decennio. Nonostante in Italia la conoscenza del fenomeno sia ancora di nicchia, l’interesse è forte: sempre più spesso, infatti, gli italiani si affidano all’esclusività offerta dagli NFT (non-fungible tokens), delle “opere d’arte” virtuali che consentono di avere pezzi unici, indipendentemente dall’ esistenza fisica, colmando così l’esigenza di esclusività manifestata soprattutto dalla Generazione Z.
7. Le piattaforme di reselling saranno alternative sostenibili
Ed infine come ultimo tra le tendenze nell’industria del retail per il 2022 troviamo le piattaforme di reselling. Consapevolezza ambientale, economia circolare e mentalità imprenditoriale stanno dando grande spazio al fenomeno della compravendita online: 4 consumatori italiani su 10 hanno già comprato un prodotto tramite una piattaforma di reselling. Queste piattaforme offrono un canale di shopping differente, peer-to-peer, il cui potenziale è esplosivo non solo perché risponde alla sensibilità green delle nuove generazioni. Anche perché scaturito da un anno ancora con pochi stimoli, ispirazione o interazione sociale, incorporando molteplici elementi di attrattività per i consumatori quali la convenienza, la possibilità di trovare prodotti che sono andati esauriti altrove la ricerca di pezzi unici. Si tratta in definitiva di uno spazio da esplorare, adocchiato anche dai grandi retailer, che hanno lanciato programmi di riacquisto e rivendita su scala mondiale. Ma è, inoltre, una zona in cui viene valorizzata la dimensione locale, aspetto che va d’accordo con l’approccio dei consumatori italiani, considerato che il 51% afferma di supportare maggiormente le imprese locali dall’inizio della pandemia.
Leggi anche: Tendenze d’acquisto per gli italiani nel 2022
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