In occasione dell’Ecommerce Day Torino 2014, Ecommerce Guru ha intervistato Stefano Saladino, presidente dell’Associazione Luoghi di Relazione, ideatrice e promotrice del Digital Festival, che quest’anno ospiterà l’evento dedicato alla vendita online.
Siamo giunti alla V edizione del Digital Festival. Direi di iniziare con una breve “festival story”. Ci può raccontare com’è nata l’idea del Digital Festival e come si è sviluppata e cresciuta nel corso degli anni?
L’idea è nata quasi per caso. Nel 2010 stavamo organizzando un contest per un progetto internazionale e volevamo arricchire l’iniziativa con contenuti innovativi. Decidemmo allora di affrontare i temi del Digitale con una chiave di lettura diversa rispetto ad altri eventi presenti e ci concentrammo sulla User Experience. L’idea è stata vincente e la crescita esponenziale del settore Digitale, che ha visto un aumento della complessità, ha rafforzato l’iniziativa e l’interesse intorno al Digital Festival. Dopo i primi due anni a Milano, nel 2012 spostammo l’evento a Torino in un territorio allora povero di iniziative legati ai temi del Digitale. Quella di quest’anno è la 3° edizione a Torino e l’evoluzione dell’iniziativa porterà alla realizzazione di un Festival che vedrà coinvolto in contemporanea tutto il territorio Italiano con eventi distribuiti facendo crescere un trend già in atto visto che il Digital Festival di quest’anno farà tappa in diverse città Italiane con eventi sul Social Eating ed a Bari e Matera con workshop sui temi del lavoro e del turismo.
#Mashup! Fisico + Digitale
Il tema scelto per la manifestazione è #Mashup! Fisico + Digitale: la nuova dimensione. Sarà la contaminazione, l’unione degli opposti, l’intreccio tra online e offline, la caratteristica distintiva dell’edizione 2014 del Digital Festival?
Il mashup, la contaminazione tra reale e virtuale, tra digital e physical, diventa, infatti, fulcro del nostro vivere quotidiano, del nostro essere individui oggi. Il mondo digitale non è un universo indipendente, altro da noi, in qualche modo alieno. La realtà, oggi, è un’inedita e universale operazione di mashup: analogico e digitale, materia e pixel, tradizione e tecnologia, convivono per dare voce a nuovi modelli di vita. E’ necessario, quindi, superare il concetto classico di collettività per giungere a quello attuale di connettività, dove il fisico e il digitale sono sullo stesso piano, nella stessa dimensione.
Lasciamoci “contaminare” dalla digital experience, dunque, senza mai perdere di vista il concetto che la tecnologia, l’innovazione sono strumenti al nostro servizio, di cui dobbiamo saper cogliere l’enorme potenziale, ma che non dobbiamo subire in maniera passiva.
Tutto questo è il Digital Festival di Stefano Saladino.
Il Digital Festival si svolgerà dall’8 maggio fino all’8 giugno, con un ricco calendario di eventi, tra cui un contest dedicato alla creatività e uno alla cucina. Quali sono gli obiettivi che intendete raggiungere in questa edizione del festival?
Ingaggiare il pubblico, coinvolgerlo, farlo sentire partecipe di un cambiamento che sta rapidamente modificando la nostra esistenza.
Sensibilizzare le aziende e chiarire le opportunità offerte dall’innovazione.
Creare una cultura distribuita per abbattere il Digital Divide Culturale oggi esistente in Italia.
Tutte sfide importanti che lanciamo in occasione del Digital Festival ma che necessitano di un continuo lavoro tutto l’anno per poter essere vinte.
EcommerceDay e Digital Festival
Quest’anno, all’interno del Digital Festival, si svolgerà la quarta edizione dell’Ecommerce Day, l’evento dedicato alla vendita online. Qual è il suo punto di vista sul tema del commercio elettronico?
Una grande opportunità da cogliere ma che deve essere colta nel modo corretto. E’ importante che le imprese ne comprendano l’opportunità ed iniziative come l’Ecommerce Day contribuiscono sensibilmente ad aumentare la consapevolezza delle imprese.
L’ecommerce può rappresentare per le imprese italiane una via di uscita da questa crisi economica che le sta soffocando?
Si, ma ci deve essere una mentalità orientata al cambiamento, all’innovazione, alla sperimentazione. Non è sufficiente oggi aprire un ecommerce. E’ necessaria una strategia d’azione, un cambiamento dell’organizzazione, un’adozione del digitale non solo per necessità ma strategica. Affrontare la vendita online presuppone investimenti che vanno oltre la realizzazione della piattaforma.
Il digitale: innovazione nella tradizione
L’ecommerce, secondo lei, può essere considerato come uno delle prime forme di Mashup, in cui un aspetto “hard” come può essere un’impresa, si incontra un aspetto “soft”, rappresentato dalla piattaforma web?
E’ sicuramente un esempio di come il digitale entra nei processi tradizionali. E da qui è necessario pensare ad un riprogettazione dell’esperienza di relazione con il cliente che vede i due mondi, analogico e digitale, in un processo di continuità. La User Experience diventa più complessa e va articolata molto bene per far vivere un’esperienza unica.