Partendo dal content marketing andiamo ad addentrarci nei meandri più “SEO” partendo dagli intenti di ricerca.
Lo studio degli intenti di ricerca è un’attività molto importante per quelli che si occupano di search engine optimization, poiché permette di guidare la creazione di contenuti e l’ottimizzazione del sito verso obiettivi solidi e concreti.
Perché è importante l’intento di ricerca
Lo scopo di Google è quello di individuare gli intenti di ricerca in maniera genuina e coerente con le aspettative reali degli user, così da dare in cambio contenuti pertinenti alle necessità di chi sta facendo le ricerche.
Ecco perché, ciclicamente, gli algoritmi di Google subiscono modifiche al fine di migliorare la capacità di interpretare e rispondere alle necessità di ricerche; quindi, questo potrebbe portare a cambiamenti nel posizionamento (anche importanti).
Di conseguenza, la percezione dell’intento di ricerca condiziona il posizionamento che Google assegna per offrire contenuti inerenti agli user.
Le 5 categorie degli intenti di ricerca
- Intento di ricerca navigazionale (website). Gli user realizzano ricerche navigazionali per raggiungere un preciso sito Web, di cui già conoscono l’esistenza, ma non ricordano con esattezza il dominio.
- Intento di ricerca informazionale (know). L’informazione è l’obiettivo della ricerca dell’user. Queste ricerche non mirano all’acquisto di prodotti o servizi. Un esempio di questa tipologia può essere “Come si cucina la carbonara”.
- Intento di ricerca di indagine commerciale. In questo caso, l’obiettivo dell’user è trovare un prodotto o un servizio specifico, ma deve ancora prendere una decisione definitiva.
- Intento di ricerca transazionale (do). In genere questo tipo di ricerche si collocano alla fine del funnel decisionale, e sono fatte da user molto decisi su quello che vogliono acquistare e stanno semplicemente cercando solo il negozio migliore dove appunto comprare.
- Intento di ricerca locale (visit in person). Quest’intento di ricerca si riferisce alle ricerche realizzate al fine di trovare risultati che riguardano una specifica area geografica.
Search quality rater per gli intenti di ricerca
Google non è solamente costituito da algoritmi, bot e sistemi di intelligenza artificiale, può anche contare sui search quality rater, per gli intenti di ricerca.
I search quality raters ono lavoratori da casa con cui Google stipula un contratto per fornire loro un feedback. Questi valutatori aiutano quindi l’azienda, a confermare che le modifiche proposte ai suoi algoritmi restituiranno risultati più pertinenti e di buona qualità.
I valutatori della qualità della ricerca provengono da tutti i tipi di background e si trovano in più di 40 paesi diversi in tutto il mondo.
Ci sono centinaia di compiti coinvolti nella valutazione della qualità di ricerca, che hanno tutti una cosa in comune: valutare la capacità del motore di ricerca di migliorare i risultati e l’esperienza che restituiscono all’utente.
Metrica E-A-T
E-A-T sta per Competenza, Autorevolezza e Affidabilità (Expertise, Authoritativeness and Trustworthiness). Il concetto deriva dalle linee guida per la valutazione della qualità della ricerca e degli intenti di ricerca di Google. È un fattore che Google usa per determinare la qualità globale di una pagina Web.
In poche parole, E-A-T è un metodo con cui Google prova ad assicurare che restituisca informazioni accurate e utili agli user. Chiunque può creare un sito Web e pubblicare ciò che vuole su di esso.
In un certo senso questa è una buona cosa. Tuttavia, è anche un problema per Google. Le persone prendono decisioni importanti in base a ciò che imparano dai risultati di ricerca.
Pertanto, Google mira ad assicurare che tali decisioni siano fondate sulle informazioni più veritiere possibili.
Google considera la competenza, l’autorevolezza e l’affidabilità del singolo creatore del contenuto della pagina, del contenuto stesso e dell’intero sito web.
YMYL: Your Money or Your Life
Le persone si rivolgono ai motori di ricerca per trovare informazioni su un’ampia varietà di argomenti. Se le informazioni che trovano fossero imprecise, obsolete, fraudolente o semplicemente errate, potrebbero esserci conseguenze reali.
Google definisce questo tipo di informazioni come contenuto “Your Money or Your Life (YMYL)”. In altre parole, “pagine che potrebbero potenzialmente avere un impatto sulla futura felicità, salute, stabilità finanziaria o sicurezza di una persona”.
Fin dal principio, i contenuti YMYL sono stati fondamentali per l’ottimizzazione dei motori di ricerca e gli sforzi marketing dei contenuti.
YMYL ha cambiato il modo in cui vengono creati i contenuti e ha modificato il panorama degli intenti di ricerca che vediamo oggi.
EcommerceDay torna in presenza! Il 29 e 30 settembre 2022 si terranno due giornate di formazione con i più grandi esperti di marketing digitale, ecommerce, new retail ed omnichannel in cui potrai approfondire le tue conoscenze nel settore e imparare direttamente dai migliori.