Soldi agli editori e una maniera diversa di pensare le sottoscrizioni. Questo è l’obiettivo adottato dalla piattaforma per gli abbonamenti agli Instant Articles. Tra i Paesi che faranno parte del cambiamento figura anche l’Italia.
Instant Articles: novità entro la fine del 2017
Entro la fine del 2017 verrà lanciato un test delle sottoscrizioni relative agli Instant Articles. Tra i Paesi coinvolti figura anche l’Italia. I modelli in uso saranno diversi.
Per i siti a pagamento
Nelle piattaforme a pagamento, la sottoscrizione sarà proposta se e solo se i lettori avranno consultato un determinato numero di articoli.
Per i siti non a pagamento
Nel caso dei giornali online, i quali prevedono di norma sia contenuti a pagamento che gratuiti, la sottoscrizione sarà proposta solo per alcuni articoli, secondo un modello detto freemium. Le transazioni verranno effettuate sui portali delle stesse testate online. I ricavi finiranno interamente nelle tasche degli editori.
Che cosa sono gli Instant Articles
Ma vediamo di rinfrescare un momento la memoria a quanti ancora oggi si domandano che cosa siano gli Instant Articles. Come si evince dal nome, si tratta di articoli visibili solo da utenti che accedono all’app mobile di Facebook. Sono articoli nativi, consultabili direttamente all’interno dell’applicazione, senza doversi tediare con l’apertura di finestre di browser, e sono progettati per essere più veloci, immediati e interattivi di un articolo qualunque che potreste consultare su Chrome.
Un’azione strategica
Non hanno ancora avuto modo di spegnersi le critiche rivolte alla piattaforma social più famosa al mondo, accusata di aver tolto traffico agli editori ed essere stata il trampolino di lancio per la propaganda politica americana durante le elezioni del 2016. Che sia questa la motivazione dietro l’impegno promossa da Facebook per favorire le testate online, oppure la ragione sia un’altra, è poco importante.
Ciò che bisogna rimarcare è che, ancora una volta, avremo la possibilità di assistere a un mutamento di prospettiva, a un tentativo di incontro, comunione, coesione, da parte di due entità espressione di realtà oppositive: da un lato Facebook, emblema dell’innovazione e delle odierne dinamiche di mercato. Dall’altra, i giornali, che devono sforzarsi di adeguarsi ai cambiamenti in atto, e sviluppare strategie digitali che possano portare valore nel breve come nel lungo periodo.