In Italia l’ecommerce ha mitigato l’aumento dei prezzi dei beni di consumo del 5%, creando un valore di ricchezza disponibile di circa 1 miliardo in più per tutti gli italiani. Le vendite online pongono un freno all’aumento dell’inflazione italiana stando a quanto riporta uno studio di Amazon e The European House.
Gli obiettivi dello studio della relazione inflazione – ecommerce
Amazon e The European House insieme per dimostrare i benefici nell’economia dell’Italia del digital retail. Il loro ultimo paper mette a confronto il paniere Istat e il paniere online strutturato dagli analisti in 7 anni di studio sull’oscillazione dei prezzi dei beni dal 2016 al 31 marzo 2023, e prendendo in considerazione l’indice di inflazione cresciuto dal 2020 al 31 marzo 2023.
Mettendo in analisi 17 categorie di beni venduti online sono state analizzate nelle finestre di tempo le comparazioni tra i panieri istat di vendite tramite i canali tradizionali e tramite i canali online. Le 17 categorie in questione rappresentano il 9,7% dei consumi totali degli italiani, visto che non si è tenuto in conto dei canali di vendita dei servizi e delle spese come affitto, bollette e beni alimentari e di prima necessità.
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Come l’ecommerce mitiga l’inflazione
Non tutti le categorie di prodotto prese in analisi hanno avuto un grande margine di stabilità all’interno del retail online, ma più della metà (9 categorie su 17) ha registrato un tasso di stabilità nei prezzi negli anni capace di accorciare la distanza tra fisico e digitale.
Guardando al tasso di penetrazione invece, ci si è reso conto che per ogni punto percentuale incrementato dall’ecommerce l’inflazione diminuisca dello 0,02, per un totale del 5% nell’arco di 6 anni. Il rallentamento ottenuto ha generato un risparmio di 1 miliardo solamente nel periodo dal 2020 al 2023.
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Digital retail in Italia
Ad oggi, solo il settore B2C dell’ecommerce in Italia ammonta a circa 48 miliardi di euro. Sembra riscontrarsi maggiore fiducia negli acquisti online: 6 italiani su 10 ritengono che acquistare online sia generalmente più economico; quasi la totalità del 40% restante è comunque convinta che non sia svantaggioso, ma semplicemente ugualmente economico.
La diffusione dell’ecommerce ha quindi un valore più che positivo all’interno del quadro economico del paese, stimolando i consumi e mettendo a disposizione un’offerta più variegata e più vantaggiosa per gli acquirenti.
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