Immuni: 500mila download il giorno del lancio. Nelle prime ore in cui è stato scaricato, Immuni ha già conquistato il primo posto in Italia tanto su Apple Store che su Google Play. I download effettuati nella giornata di lancio sono stati 500mila. Un debutto sicuramente positivo malgrado i trascorsi ambigui che l’app si è lasciata dietro.
Immuni è attiva in tutta Italia e gli utenti possono scaricarla liberamente sul proprio device. Dopo averla installata, l’app salva i codici degli smartphone delle persone che si sono trovate vicino a noi. Il sistema di tracciamento è veicolato dalla circolare del ministero della Salute del 29 maggio, che recita:
“La app notifica, agli utenti con cui il caso è stato a contatto, il rischio a cui sono stati esposti e le indicazioni da seguire, attraverso un messaggio il cui testo è unico su tutto il territorio nazionale e che lo invita a contattare il medico dimedicina generale o il pediatra di libera scelta che farà una prima valutazione dell’effettiva esposizione al rischio del soggetto.”
Come funziona Immuni?
Immuni è un’app relativamente facile da utilizzare. Dopo averla avviata compaiono delle schermate introduttive legate alla privacy, da spuntare. Viene poi richiesto di abilitare le “notifiche di esposizione Covid-19” e selezionare la regione e al provincia di residenza. L’app registra i contatti con altre persone tramite il Bluetooth.
Viene richiesto il consenso a ricevere le notifiche, così come la possibilità di comunicare con l’utente da parte dell’app. Il codice assegnato a ciascun telefono cambia più volte ogni ora, così da tutelare la privacy. Una volta configurata, Immuni è attiva e fornisce consigli su come difendersi dal Covid.
Stando all’MIT di Boston, l’app Immuni è uno strumento molto utile ed efficace per la lotta al coronavirus. E gli aggiornamenti costanti ai quali si presta non potranno che renderla ancora più efficace.