H&M punta alla sostenibilità, questione molto attuale per tutti i settori. Le aziende non si possono più permettere di non azionare delle politiche di corporale social responsibility.
Per l’appunto, le catene di moda puntano su strumenti che consentono di misurare l’impatto ambientale dei materiali, e di informare il cliente sulla loro impronta sostenibile.
I consumatori sono sempre più informati e richiedono sempre più informazioni per compiere un acquisto consapevole, per questo le aziende devono essere più trasparenti.
Verso questa direzione esiste un’associazione no profit che riunisce 250 marchi della moda, Sustainable Apparel Coalition, che ha sviluppato Higg Index Sustainability Profile. Ovvero un tool di strumenti di misurazione per i settori tessile, dell’abbigliamento e delle calzature.
H&M è una delle prime catenelle ad applicare questo nuovo strumento. L’azienda è da tempo impegnata nel mondo della sostenibilità. Infatti, nel 2013, ha pubblicato online la propria lista di fornitori e sul sito è presente una sezione di descrizione dei capi per aumentare la trasparenza.
Ora l’azienda svedese del fast fashion ha introdotto Higg Index Sustainability Profile su alcuni prodotti selezionati nei negozi online.
L’indice si basa su dati di impatto ambientale verificati in maniera indipendente da Higg Materials Sustainability Index (Msi). Ogni capo è associato ad un punteggio in relazione all’impatto ambientale dei materiali utilizzati per produrlo.
I punteggi vanno da “base” a “3”, dove base indica i prodotti realizzati con materiali convenzionali e 1, 2 e 3 sono attribuiti ai capi realizzati con materiali che hanno un minore impatto ambientale.
Per ogni prodotto, vengono forniti dati relativi all’uso dell’acqua e all’inquinamento della stessa, al riscaldamento globale e all’utilizzo di combustibili fossili.
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