Generazione Z e Millennial a confronto. Quali sono le differenze che intercorrono tra Millennial e Generazione Z? Come agiscono quando compiono decisioni di acquisto? Sono più o meno vicine a livello culturale? Vediamolo insieme.
Quanto è sottile la linea che divide Gen Z e Millennial? I primi, nati tra la fine del 1990 e il 2010, sono veri e propri nativi digitali. Non concepiscono un mondo in cui la tecnologia non sia onnipresente. I Millennial, dal canto loro, pertengono alla generazione nata a cavallo tra anni ’80 e ’90. Due categorie che si somigliano e si differenziano a pari grado.
Generazione Z e Millennial a confronto
Mettiamo subito in chiaro che la differenza maggiore è la seguente: la Gen Z è nata quando Internet e i canali Social erano una realtà di tutti i giorni. Questo dato è fondamentale. E il fatto che nascano piattaforme sempre più orientate ai giovanissimi spiega l’importanza da loro assunta nel contesto di mercato odierno.
Quali sono i punti in comune tra queste due generazioni?
Shopping online e fisico vanno bene per entrambi
La Gen Z adora vivere l’esperienza d’acquisto in un negozio fisico, al pari dei Millennial. La possibilità di toccare con mano i prodotti in uno scaffale è ambita da entrambe le categorie. Quando è scoppiata la pandemia di Covid-19, il numero di acquisti online è aumentato. Ma così è stato anche per la vendita al dettaglio.
Contanti? Non più: benvenuti pagamenti digitali
A quanto attestano i dati più recenti, il pagamento in contanti sta scomparendo. La tendenza non è dovuta solo alla Gen Z, ma anche ai Baby Boomer che hanno detto di prediligere sempre di più i pagamenti digitali. Ad ogni modo, è chiaro che i giovanissimi hanno un concetto di denaro diverso rispetto ai loro predecessori. Per un nativo digitale avere denaro significa poter accedere a un fondo senza doversi scomodare ad aprire il portafogli. E se c’è possibilità di risparmiare soldi, tanto meglio.
In generale, tra le varie categorie di consumatori non esistono differenze così abissali che un team di marketing non possa coprire. L’importante è saper trovare la misura giusta per evitare di cadere in stereotipi o preferire una generazione all’altra.