GDO e coronavirus: com’è la situazione? Le vendite della GDO non hanno mai smesso di crescere, pur se a ritmi differenti. Dopo le prime tre settimane di marzo 2020 il trend era a doppia cifra, per poi calare appena rimanendo sempre positivo rispetto allo stesso periodo del 2019. A registrare gli incrementi più alti è il Nord Est, seguito dal Sud, dal Nord Ovest e dal Centro.
Il rallentamento accennato poco sopra è dovuto in buona parte a due fattori:
– diminuzione degli afflussi dei consumatori dovuti alle misure di distanziamento sociale e procedure d’ingresso nei negozi
– ascesa in popolarità dei negozi del vicinato.
Il trend negativo inficia le performance di Drugstore e Ipermercati. Cala anche il format Cash & Carry nonché l’andamento degli operatori HoReCa (ospitalità e ristorazione).
GDO e coronavirus: cosa si acquista di più?
Ma quali sono i prodotti acquistati dagli italiani durante la quarantena?
Le categorie di prodotti che hanno registrato un surplus di vendite durante la quarantena sono legati a due settori distinti:
– alimentare, con farina, uova di gallina, latte UHT, surgelati, conserve animali, burro e conserve rosse, pasta, riso e caffè macinato in testa alla classifica dei prodotti più richiesti.
– salute, con guanti, carta igienica, detergenti per superfici, carta rasa, candeggina, sapone per le mani, salviettine umidificate.
Cresce anche la vendita di prodotti come pizza surgelata, vino, birre alcoliche, affettati, wurstel, mozzarelle, patatine, gelati, wafer.
Sicuramente la vendita online rimarrà il canale privilegiato per i giorni a venire. Ciò non toglie che la GDO continuerà a registrare un incremento nei tassi di crescita costante e duraturo.