È ormai evidente quanto l’aspetto visual sia una delle caratteristiche più importanti di cui prendersi cura per una buona strategia comunicativa. Il modo in cui il brand appare agli occhi dei possibili clienti è l’elemento che determina il successo o l’insuccesso nelle vendite.
Ci sono molti modi volti a migliorare e ottimizzare l’aspetto del brand; uno di questi è la cura del font per la comunicazione e il marketing.
Visual marketing del brand
Si parla di visual quando si fa riferimento all’aspetto visivo di un brand; dalla scelta delle immagini al modo in cui i contenuti digitali sono ordinati, passando per il carattere del nome del brand, tutto è visual.
Leggi qui per sapere come sfruttare le foto e i video per il tuo brand.
Gli aspetti del brand come il logo, il packaging o le email e i social media hanno enormemente a che fare con il carattere, ossia la tipografia. I caratteri agiscono enormemente sul subconscio degli utenti, dando loro una chiave di lettura per il brand, la sua identità e i suoi valori.
Brand tipography: cos’è?
La brand tipography è letteralmente la tipografia del brand, ossia l’insieme di elementi visivi che regola il copywriting del brand affinché sia leggibile e in linea con il messaggio e la personalità del brand. In poche parole, la brand tipography riguarda tutto ciò che viene scritto dal brand e come questo viene scritto.
L’aspetto tipografico influenza il modo in cui il pubblico guarda al brand, il modo in cui lo ricorda. Basti pensare a casi di successo come The Coca-Cola Company o Disney che hanno dato vita ad un loro personalizzato carattere proprio per risultare memorabili ed essere sempre riconosciuti senza fatica. In questo caso, la tipografia è proprio parte dell’identità dei brand.
La differenza tra font e typeface
Molto spesso si parla di font quando si fa riferimento al carattere scelto nella scrittura. Il termine è ormai considerato proprio un sinonimo di carattere, dalla sua traduzione letterale, ma è erroneamente così. Prima di vedere cosa davvero sia il font è necessario introdurre il termine typeface e stabilirne la differenza.
Un typeface è un gruppo di caratteri come lettere, simboli e numeri che condividono lo stesso design; un gruppo creativo di design.
Il font racchiude le diverse versioni di un typeface, tenendo conto delle sue dimensioni. È il modo in cui il carattere viene trasmesso al fruitore, con una sua grandezza e un suo spessore (basti pensare al grassetto o al corsivo). Il font è come il typeface o carattere appare.
Le linee guida per la scelta dei font nel marketing
Perché il brand possa comunicare al meglio, un buon font deve essere:
- Leggibile
- Unico
- Memorabile
- Orientato all’omnicanalità
- Capace di rispecchiare la brand identity
Sono molte le librerie online a fornire una vasta selezione di font gratuiti, come Google Fonts. Una scelta sicuramente conveniente, ma limitante in merito al materiale a disposizione del brand. L’ideale sarebbe avere un approccio più professionale e acquistare la licenza per uno o più font che darebbero un valore aggiunto al marchio e alla sua personalità.
Una volta definita una forte brand identity, ossia la personalità del brand, bisogna studiare i caratteri perché la scelta ricada su un font che sia in grado di rispecchiare al 100% la nostra identità.
Per sapere come costruire una brand identity leggi qui.
Le personalità dei font
Conoscere la personalità del brand significa saper riconoscere personalità affini, come nel caso della scelta dei font. Ad ogni categoria di font corrisponde infatti un insieme di caratteristiche comunicative che la rendono più o meno adatta al brand in questione. Vediamo alcune delle categorie più comuni con le loro personalità.
- Serif
Tradizionale, classico, affidabile. I serif sono scelti da brand che vogliono comunicare una certa rispettabilità e classe senza tempo. - Sans-serif
Minimale, pulito, contemporaneo. Per brand che evocano modernità e si affidano ad una comunicazione più diretta ed essenziale. - Script
Unico, elegante, distintivo. Una categoria di caratteri per i brand che enfatizzano sui contenuti. - Handwritten
Artistico, informale, divertente. I brand che scelgono questa categoria vogliono mostrarsi giocosi e vicini agli utenti. - Decorative
Drammatico, stilizzato, vario. Scelta dei brand che mirano ad essere memorabili. - Slab serif
Sicuro, audace, non convenzionale. I brand che hanno alle spalle una storia fatta di qualità e successi usano spesso questa categoria.
La leggibilità dei font
Fra tutti gli importanti aspetti già citati spicca sicuramente il tema della leggibilità. In questo è di aiuto valutare la grandezza del font all’interno del sito, non solo per rendere i contenuti visivamente accattivanti, ma anche e soprattutto per soddisfare il fruitore e facilitare la sua lettura.
L’utente è al centro di questa decisione, poiché proprio sul target di riferimento si basa la scelta dei caratteri.
Un altro elemento che può sicuramente ottimizzare la leggibilità è l’uso di font diversi per titoli, sottotitoli e corpo del testo. Grazie alla differenziazione dei caratteri l’utente può capire quale sia la gerarchia dei contenuti e prestare la giusta attenzione alle diverse informazioni. Più la selezione dei caratteri è coerente con l’immagine del brand, meno cambiamenti saranno necessari e maggiore sarà la rilevanza del sito; il brand verrà riconosciuto perché associato a quei font familiari.
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