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Fashion e-commerce e crowdfunding: un legame in ascesa

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Fashion e-commerce e crowdfunding, perchè quest’unione può essere fattiva di vantaggi? Le piattaforme di crowdfunding hanno visto crescere in misura esponenziale il proprio ruolo all’interno del commercio elettronico; forti di un potenziale spesso sottovalutato, capace di impattare tanto l’esperienza d’acquisto dei consumatori; quanto la capacità delle aziende di vendere i propri prodotti e servizi.

Il Crowdfunding ha garantito, anno dopo anno, una maniera innovativa ed efficace per accumulare risorse e capitali necessari per il business di molte impres; facendo leva sulla disponibilità di gruppi più o meno grandi di utenti nel finanziare progetti a lungo termine. Tale tipo di strategia viene a porsi in opposizione alla forma più tradizionale di fundraising imperante in passato. E’ il caso di piattaforme come Kickstarter, o Indiegogo; strumenti particolarmente indicati per permettere a coloro che ne fanno uso e sono impegnati nella realizzazione di progetti particolari, di ottenere il supporto finanziario da parte di un nutrito gruppo di persone interessate alla sua concretizzazione.

Fashion e-commerce e crowdfunding: un legame in ascesa

Lo sviluppo di questo genere di strumenti, rivoluzionario per come ha potuto espandere le nostre abitudini di vendita e acquisto di prodotti, o servizi, si sta rivelando utile anche per quel che attiene al mondo del fashion; trasformando gradualmente la forma generale del mercato dell’abbigliamento, così come le opzioni di scelta dei clienti interessati. In che modo?

– Personalizzazione dei prodotti

Fashion e-commerce e crowdfunding, un connubio importante, ma perchè? Il futuro del fashion è roseo e senza intoppi. Grazie soprattutto al supporto organico di piattaforme di Crowdfunding, diverrà sempre più facile ottenere, vendere e distribuire articoli d’abbigliamento; attività che, fino a poco tempo fa, potevano condurre sulla soglia di tutta una serie di impedimenti e ostacoli più o meno gravosi ; come trovare un fornitore, ragionare sul numero di stili, colori e dimensioni di cui si ha bisogno; ma anche contrattare i prezzi più convenienti per ottenere tutto ciò.
Forti in gran parte del contributo fondamentale delle moderne tecnologie, i rivenditori sono ora in grado di personalizzare, produrre e vendere i loro prodotti; come mai era possibile una decina d’anni fa. La stessa maniera di acquistare capi di abbigliamento (così come tutto ciò che ruota intorno al mondo del fashion) sta andando incontro a cambiamenti importanti.

L’importanza di rendere l’esperienza d’acquisto su misura


L’accesso online a una quantità pressoché illimitata di opzioni e scelte permette ai consumatori l’imbarazzo di una decisione che li spinge a cercare ancora, e consultare quanti più siti possibile, gratificati da una diffusione capillare degli stessi, nonché stimolati dalla praticità di poterne personalizzare stile e colori.
La personalizzazione, infatti, è divenuta recentemente un ingrediente essenziale nell’acquisto dei vestiti. La possibilità di scegliere il design, i colori e il logo per tutti gli articoli di abbigliamento che interessa comprare, è ciò che la maggior parte degli utenti si aspetta di trovare; ogni volta che naviga su un sito web dedicato. Quasi fossero essi stessi i realizzatori dei vestiti o degli accessori d’alta moda che intendono acquistare. Al fine di poter soddisfare questa sete di possibilità decisionali, gran parte dei distributori hanno intrapreso numerose iniziative; tutte volte a semplificare il più possibile i processi d’acquisto, traendone evidenti vantaggi e ricavi.

Brand e piattaforme di crowdfunding: un inevitabile dissidio

Con l’introduzione delle piattaforme crowdfunding, i consumatori non sono più obbligati a utilizzare i brand quali filtri per ottenere i prodotti cui sono interessati. La nozione di un brand che si pone come fattore primario per la scelta della qualità o del design di un particolare articolo d’abbigliamento, è un concetto . Adesso, i consumatori sono in grado di decidere da sé come personalizzare vestiti e accessori facendo uso di una quantità innumere di opzioni. Questa inversione di tendenza, se da un lato può apparire come un fattore di rischio per i brand, dall’altro può incentivare coloro che, attenti alle dinamiche di mercato, sapranno interpretarne moto e direzione; implementando le innovazioni tecnologiche alle proprie attività, così da garantire ai clienti un’esperienza d’acquisto capace di superare ciò che le piattaforme di crowdfunding possono loro fornire.

Le piattaforme di crowdfunding per l’e-commerce

Lungi dall’essere considerata la soluzione definitiva per coloro che intendono gestire le proprie attività e-commerce, l’opzione di avvalersi di piattaforme crowdfunding è un elemento da tenere in grande considerazione; fin quanto destinato a influenzare (come già sta facendo) in maniera marcata il nostro modo di guardare alla vendita online; tanto nel prossimo anno quanto in quelli a venire.

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Manager eclettico, dopo 15 anni di consulenza IT in Italia e all’estero per importanti aziende italiane e multinazionali, fonda la web agency Jusan Network. La storia della Jusan Network inizia nel 2005 con un’ampia visione strategica nel campo del IT e della Digital Transformation. Nel corso degli anni si è sempre più focalizzata nello sviluppo di e-commerce e nella comunicazione digitale diventando un punto di riferimento importante per Istituzioni Nazionali e Internazionali, Enti Governativi e multinazionali. Oggi all’avanguardia anche per quanto riguarda discipline come Graphic Design, Branding, Web Marketing, Social Media Marketing, Content Marketing, sviluppo e strategie SEO, formazione e organizzazione d’eventi. Insieme a EcommerceDay e EcommerceGuru, l’innovativo magazine online dedicato al commercio elettronico, punto di riferimento importante per chi vuole dedicarsi alla vendita online, Samuele Camatari crea l’Accademia dell’eCommerce, una scuola che offre numerosi corsi di formazione sul web marketing e sulla vendita online. Samuele Camatari è Presidente Turinin, docente IED, Enaip e formatore del top management di importanti aziende italiane.