Facciamo il punto sulla situazione AI. Ma davvero l’intelligenza artificiale è una strada che rivelerà sorprese sublimi e un prospero futuro per le imprese e i cittadini? Facciamo due conti.
L’intelligenza artificiale ha fatto passi da gigante, levandosi in volo rispetto alle altre tecnologie e dimostrando di essere molto più che un semplice trend. Se pensiamo a quanto un tempo ci sarebbero suonate strane voci come quella di Siri e Alexa, e invece oggi sono all’ordine del giorno. Questo perché il ritmo di sviluppo dell’AI gode di una celerità sconosciuta ad altri settori. Uno sviluppo verticale cui si associa un inesauribile ottimismo verso il futuro.
Non per altro c’è chi crede che tale ottimismo sia dannato a scolorire e tramutare in promesse impossibili da realizzare. Tant’è vero che si teme che l’interesse destato dall’AI possa scomparire presto. Dall’entusiasmo iniziale alla disillusione finale, all’arresto degli investimenti in ricerca e sviluppo.
AI, l’intelligenza artificiale tra esitazioni ed esaltazione.
In realtà, è dagli anni cinquanta che la ricerca AI-driven segue un andamento tutt’altro che lineare. Sporadici episodi di dubbio si susseguirono a momenti di incredibile esaltazione, e così via fino ai giorni nostri. Il periodo peggiore si scontò negli anni ’80, allorché il settore rischiò quasi di collassare per mancanza di fondi e fiducia sulle sue potenzialità. Un lungo inverno che però a partire da questo decennio ha trovato il modo di fiorire.
Secondo Nicola Gatti, ricercatore e co-direttore dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, l’AI è in ottima salute. Il pubblico, dalle aziende ai consumatori, ha fame di questa tecnologia. Una fiducia ricompensata dagli effettivi passi avanti compiuti dai ricercatori nel brevettare strumenti e servizi all’avanguardia: dagli assistenti vocali alla guida autonoma a molto altro.
Situazione AI: investimenti cospicui per i prossimi anni
Negli Stati Uniti si prospettano investimenti nell’ordine di 5 miliardi di dollari entro il 2025, e in Cina addirittura 10. Segno che l’AI è un settore che, almeno nel medio periodo, non sarà soggetto ad alcun decadimento.