L’Email Marketing, uno degli strumenti più vecchi a disposizione dei marketers, rappresenta ancora un valido strumento per l’Ecommerce? La risposta è si. Poco costosa e un alto ROI sono gli aspetti vincenti.
L’Email Marketing per l’Ecommerce funziona benissimo per le attività di marketing rivolte ai consumatori abituali, cioè quei consumatori che hanno già acquistato; agli utenti che hanno deciso di iscriversi alla newsletter o a chi ha dimostrato un interesse nei confronti dell’offerta.
La domanda che cercheremo di rispondere con questo articolo è: Come convertire i nuovi abbonati alla newsletter in consumatori?
Ricorda che è un investimento
Acquisire nuovi clienti richiede uno sforzo di risorse che difficilmente può essere coperto solo con il loro primo acquisto. Diventa importante quindi cercare di fidelizzare i propri clienti offrendo loro un prodotto e un servizio di qualità. Partendo da questa semplice premessa, nel momento in cui si decide di attivare una campagna di Email Marketing per acquisire nuovi clienti, è opportuno stabile in modo realistico quale sia il budget e le aspettative della campagna.
Nuovi Abbonati Vs Clienti
Un altro aspetto da tenere in considerazione nel momento in cui si intende avviare una campagna di Email Marketing per l’Ecommerce finalizzata all’acquisizione di nuovi clienti è il fatto che i nuovi abbonati rispondono in modo differente rispetto ai clienti abituali. Infatti, è molto difficile che un nuovo abbonato faccia subito un acquisto, a meno che non sia un marchio già noto. Il cliente abituale, conoscendo già quale sia l’offerta dello shop, può tranquillamente scegliere dalla email quali prodotti acquistare. Di contro, un nuovo cliente visiterà prima il sito, confronterà l’offerta con altri siti simili, e alla fine, se reputa la nostra offerta migliore procederà con l’acquisto.
Richiede il giusto tempo
Progettare, sviluppare e implementare una Campagna di Email Marketing per l’Ecommerce richiede molto tempo. Molto spesso si tratta di un processo continuo che prevede numerosi aggiustamenti in corsa. Per questo motivo è importante monitorare continuamente alcuni indicatori quali: l’oggetto dell’email, le offerte, le call-to-action. Il consiglio è quello di fare dei test, provare nuove soluzioni e non arrendersi dopo i primi invii poco performanti.