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EcommerceWeek, giorno 5 – INTELLIGENZA ARTIFICIALE & ETICA

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EcommerceWeek è la cinque giorni di formazione sul mondo digitale. Siamo arrivati al giorno 5, dal tema “Intelligenza artificiale & Etica”. Per la terza edizione è stato scelto il titolo “Tech & Humans“, per parlare di temi legati al business e al sociale con uno sguardo al rapporto fra l’uomo e la tecnologia offerta dalla digitalizzazione sempre maggiore.

Il consueto benvenuto con l’esibizione della scuola di danza accademica Kschool e le presentazioni di Samuele Camatari, CEO e Founder di Jusan Network e Newesis, danno il via alla quinta giornata di EcommerceWeek incentrata sulla relazione crescente fra l’uomo e il mondo digitale. Un approccio tecnologico etico e sostenibile del quale parleranno i relatori della giornata.

Giuseppina Violante, Vice President Emea Portfolio & Business Growth Luxury Coty Italia

Con Giuseppina Violante si parlerà di inclusività nel business internazionale. Giuseppina Violante ha iniziato in Coty Italia come Direttrice del Marketing, occupandosi adesso della gestione strategica nell’allineamento dei brand sui vari Paesi e sui mercati internazionali.

Coty Italia nasce dall’idea di un farmacista francese, François Coty, di creare un profumo ricercato per un bacino di consumatori più ampio delle ricche signori nobili di Parigi, cercando di venderle nei grandi magazzini. Coty è oggi un’azienda multinazionale, pioniera nella creazione di fragranze, make-up e skin care per il mercato luxury e consumer. Coty collabora inoltre con moltissimi marchi di moda in tutto il mondo.

Accessibilità, inclusività e sostenibilità.

Il lavoro di Coty si è evoluto verso una filosofia di inclusività e diversità, due temi molto discussi oggi. Un’azienda deve essere in grado di rispecchiare la diversità dei suoi consumatori nella sua totalità, con prodotti inclusivi in cui i clienti possono riconoscersi. Per far questo la diversità deve entrare nell’organizzazione interna dell’azienda e della realizzazione di prodotti.

Quando si parla di inclusività nella cosmesi si pensa solo alla disponibilità di colori dei fondotinta, ma non è così. Inclusività significa promuovere un’ideale di bellezza che sia inclusivo, vario e volta all’esaltazione e all’accettazione di se stessi. La bellezza va celebrata mantenendo al centro l’identità del singolo.
Aziende come Gucci, brand seguito da Coty, sono state in grado di prendere posizione prima di tutti gli altri brand nel campo dell’inclusività.

Accessibilità, inclusività e sostenibilità sono i driver del nuovo mercato cosmetico, in Italia e nel mondo.
Accessibilità significa poter accedere ad un prodotto o servizio, con l’e-commerce che si dimostra un fattore determinante per strategie di business accessibili.
La sostenibilità è un tema ricorrente nel business. Non significa utilizzare ingredienti e materiali naturali, ma creare un ciclo di vita del prodotto che sia sostenibile e ripetibile nel tempo. L’obiettivo è quello di ideare progetti che favoriscano la circolarità delle risorse energetiche e materiali.

Nuovi modelli di business nel mondo dei cosmetici

Il vecchio modello della cosmesi è stato soppiantato dal nuovo personality lead brand figlio dei social network: una personalità crea una comunità sui social con cui condividere i propri ideali. Questo nuovo modello avvicina il pubblico al produttore, con i consumatori che si sentono parte del processo di ideazione e creazione dei prodotti. Basti pensare a brand come Kylie Cosmetics, sempre attivi sui social per muovere audience di grandi dimensioni.

L’e-commerce ha un ruolo fondamentale nel mondo della bellezza, con il mercato americano che ha percorso la strada prima di tutti gli altri, nonostante nel mondo del beauty l’esperienza fisica del prodotto è essenziale. In Italia la pandemia ha portato ad un boom dell’e-commerce, oggi stabilizzatosi per via della necessità della clientela di tornare nei negozi fisici.
Il negozio fisico non sparirà per il beauty, ma resisterà solo quando riuscirà ad offrire al cliente un servizio migliore e indispensabile da fruire in presenza. In questo avrà un ruolo la trasformazione digitale dei negozi, facendo sì che il brand si mostri in quante più forme possibili.

Prodotti e rapporto con la clientela

Il prodotto è essenziale, è il centro del business. Più si eleva il livello del prodotto al lusso, più è il valore identitario a crescere a discapito dell’aspetto funzionale; quando si vende un prodotto di lusso si vende uno stile di vita.
I consumatori chiedono ai brand di essere autentici, soprattutto in un ottica che sia più sostenibile e impegnata possibile.

Bisogna guardare ai consumatori, ascoltarli, e determinare il processo creativo a partire dai dati raccolti. Il purpose è al centro, con il prodotto che va creato con l’obiettivo di soddisfare un bisogno del cliente.

Laura Martini, Marketing & Business Development Director in Leasys

Ciò che emerso dalle ricerche degli ultimi decenni è che un trend che ha contraddistinto il mercato è stato quello della disownership. Ci sono ormai molteplici operatori che propongono soluzioni in abbonamento per usufruire di prodotti e servizi, come Netflix per l’entertainment e il video streaming.

Disownership significa avere di più possedendo di meno, e si traduce nell’automotive con strategie per garantire una soluzione al bisogno della clientela di spostarsi solo momentaneamente. Si parla di servizi come Uber o il car sharing, in continua crescita in termini di iscrizioni e utilizzi. La mobilità momentanea è un fenomeno in crescita, una forma che attrae utenti di tutte le età con un particolare impatto sulle nuove generazioni.

La mobilità in continua evoluzione

Nel 1950 l’auto era uno status symbol, ma nel corso degli anni e soprattutto a partire dal 1990 il trend è passato dal desiderio di proprietà al concetto di pagare per guidare con il leasing e il noleggio.
Il settore della mobilità continua ad evolversi in maniera importante e rilevante, con la nascita di nuove forme di mobilità.

Leasys ha cercato di seguire e soddisfare con prodotti e servizi le nuove forme di mobilità, adeguandosi al cambiamento e ascoltando le esigenze della clientela. Servizi come Leasys Miles, in pay per use, o il servizio di abbonamento Car Cloud disponibile su Amazon per scegliere e guidare un’auto senza acquistarla hanno permesso a Leasys di raggiungere clienti lontani dal target di riferimento.

Leasys e la sostenibilità

Per il car sharing Leasys lancia Leasys Go, un car sharing di veicoli elettrici completamente digitale. Essendo la mobilità sostenibile un obiettivo che tutti dovrebbero perseguire, Leasys Go si presenta come servizio innovativo e utile a condividere con i clienti un’esperienza nuova e sostenibile.

Oltre ai veicoli elettrici, Leasys si impegna per la sostenibilità in termini di usato delle auto. Con un connubio di esperienza digitale e fisica, l’e-commerce Clickar.com offre la possibilità ad aziende e privati di acquistare veicoli usati dai clienti attraverso i servizi di abbonamento e leasing.

Conte Pietro Carlo Besostri Grimaldi Di Bellino, CEO SEED Italia

Il Conte Besostri entra da giovanissimo nell’azienda di famiglia, per guidarla fino ad adottare nuovi processi produttivi sostenibili. Da questo nasce la campagna del progetto SEED.

Negli ultimi anni ci sono state delle evoluzioni dal punto di vista del consumatore, preoccupato prima dai costi e oggi dalla qualità e dalla sostenibilità dei prodotti che acquista. Il settore dell’alimentazione biologica in italia è ancora un settore di nicchia, seppur in continua crescita in termini soprattutto di esportazioni. Un settore che da sempre si preoccupa della tutela del terreno e dell’utilizzo di fonti di energia sostenibili.
Sostenibilità non significa solo cura del territorio e utilizzo di energie rinnovabili, ma anche cura del packaging utilizzando materiali come la carta o i tessuti.

La qualità del biologico italiano è garantita da controlli minuziosi degli enti certificatori preposti, che toccano tutte le fasi di produzione e distribuzione del prodotto. L’etichetta è uno strumento essenziale al consumatore per informarsi e conoscere tutti i dettagli del prodotto che ne certificano la sostenibilità e l’origine biologica.
L’Italia è riconosciuta nel mondo come garanzia di qualità, con prodotti scelti e prediletti dai consumatori. Per questa ragione anche i prodotti e i settori ancora di nicchia sono in crescita

Il progetto SEED Italia

SEED significa semina, educa, evolvi, dona. Il progetto nasce nell’azienda del Conte Besostri con l’idea di creare un’oasi pulita sul territorio a partire dai propri campi. Da un’azienda che già non ricorre a metodologie invasive o dannose per l’ambiente di agricoltura, il concetto è quello di coltivare in maniera pulita utilizzando tecniche antiche e sane per il terreno. La tutela del territorio è uno dei concetti di base per determinare la qualità dei prodotti finali.

SEED Italia mira a raggiungere un pubblico quanto più ampio, a livello informativo e formativo, attraverso un sito internet che racconta ogni fase del progetto. L’evoluzione del progetto è mirata ad avere un impatto positivo su quante più realtà possibili, anche attraverso iniziative solidali per la donazione dei frutti della terra a chiunque ne abbia bisogno. Supportare il progetto SEED significa supportare una rete di sostenibilità, aiuto e qualità.

Ester Liquori, CEO Ghostwriter AI e
Jayant Narayan, Title Lead Artificial Intelligence & Machine Learning, Technology Policy per il World Economic Forum

Jayant Narayan è un grande esperto di intelligenza artificiale ed etica, e lavora per il World Economic Forum come manager della Global AI Action Alliance, una piattaforma collaborativa per discutere dei rischi in ambito AI, accelerandone il progresso. Il World Economic Forum è una delle realtà più attive nell’ambito degli sviluppi dell’intelligenza artificiale, con la mission di migliorare lo stato del mondo e dell’uomo che lo abita. Nel 2017 nasce il Centre for the Fourth Industrial Revolution (C4IR) di cui la piattaforma Global AI Action Alliance fa parte, con centri presenti oggi in 14 Paesi e partner del settore pubblico e privato.

Il lavoro del World Economic Forum sull’intelligenza artificiale

Il lavoro del WEF è quello di trovare nuovi approcci tecnologici dell’AI per ogni ambito del mondo odierno, attraverso una ricerca che punta a:

  • Evidenziare le pratiche migliori in cui applicare l’AI
  • Costruire quadri di gestione funzionali (governance frameworks)
  • Analizzare i possibili casi di utilizzo
  • Fornire kit di strumenti utili ad aiutare le aziende
  • Dare vita a progetti pilota nell’avvio della nuova rivoluzione industriale

Responsabilità ed etica nell’applicazione dell’AI

L’intelligenza artificiale è già parte del tessuto del business, basti pensare ai chat bot utilizzati su larga scala con una varietà di funzioni e funzionalità differenti, dall’e-commerce alla sanità. Soprattutto in ambito sanitario i chat bot si sono rivelati uno strumento efficace per raggiunge una larga porzione della comunità soprattutto durante la pandemia. Ovviamente è impegno del WEF assicurarsi che il servizio sia offerto sfruttando le migliori modalità possibili.

Un altro ruolo essenziale dell’applicazione dell’AI è la possibilità di agire sull’organizzazione di piccole e grandi imprese, private o governative, con gli usi più vari. Il WEF agisce affinché l’AI sia applicata in modo responsabile e consapevole.
Il tema della responsabilità è ricorrente negli ultimi anni per via della larga diffusione dell’intelligenza artificiale. Alla base di un uso responsabile c’è la fiducia per contrastare confusione e disinformazione sempre più diffuse.

Nonostante l’attenzione crescente abbia portato ad una maggiore consapevolezza in termini di rischi e responsabilità, il crescente numero di principi e regolamentazioni imposti all’utilizzo dell’AI distrae dal vero focus: trovare un modo per riuscire ad applicare questi principi in maniera efficiente ed efficace. Affidarsi a soluzioni di AI incrementa il profitto delle aziende di ogni settore, ma l’AI resta uno strumento dall’alto margine di errore. Inoltre nello sviluppo dell’AI è ancora importante il problema dell’inclusione. Sono questi gli argomenti che richiedono attenzione e su cui il WEF si concentra.

AI e e-commerce

L’intelligenza artificiale diventa sempre più un tool pratico e utile nella gestione e nello sviluppo dell’e-commerce, con molti vantaggi:

  • Personalizzazione dell’offerta
  • Ottimizzazione dei prezzi
  • Customer service avanzato
  • Miglior gestione del target
  • Logistica resa più smart ed efficiente
  • Previsioni di domanda e offerta precise

Le aziende hanno però il compito di usare al meglio gli strumenti AI, puntando alla trasparenza e ad un utilizzo dei dati degli utenti responsabile e conforme alle leggi e costruendo piattaforme AI che rimangono fedeli ai principi di responsabilità ed etica.

Enrico Del Bolgia, HR Director Consumer Product Division in L’Oréal

Enrico Del Bolgia entra più di 4 anni fa nella realtà di L’Oréal dopo oltre 15 anni di esperienza in grandi multinazionali. Nel suo percorso ha guidato numerosi progetti di cambiamento e trasformazione, sempre mantenendo lo sguardo sul mondo HR.

Il gruppo L’Oréal è una delle aziende leader nel mondo del beauty, puntando molto sul concetto di diversity con collaborazioni in oltre 150 Paesi. Alcuni sondaggi interni al gruppo hanno mostrato come al brand siano associati concetti di fedeltà, etica e orgoglio di appartenere all’azienda L’Oréal.

I nuovi trend del mondo del lavoro

All’interno delle aziende sta diventando sempre più importante investire in progetti di diversity inclusion. Nascono nuove figure di rilievo, con task force dedicate per avere un impatto che faccia la differenza sul mercato.
Un mercato così evoluto richiede un altrettanto evoluto team di lavoro, capace di gestire al meglio i nuovi strumenti dell’e-commerce e del marketing.

L’empowerment sta diventando sempre più il driver delle aziende nella gestione interna e dei rapporti con la clientela. Con programmi di wellbeing e la formazione di middle manager l’azienda L’Oréal è stata in grado di dare vita a progetti e piani di lavoro mirati al benessere sul lavoro per il raggiungimento efficiente degli obiettivi aziendali e di business.

La principale sfida per le aziende è riuscire a conciliare una dimensione smart working alla condivisione e trasmissione di ideali e principi in maniera coerente con il brand. Prendere posizione è ormai fondamentale per un brand, che sviluppa di conseguenza una responsabilità sociale per cui la clientela si sente più o meno integrata negli ideali dell’azienda.
Un’altra sfida è quella di riuscire ad adattare infrastrutture e risorse delle aziende ai nuovi bisogni del business. L’e-commerce è lo strumento che guida questo processo di adattamento, un investimento per le aziende che sarà sempre più fondante.

Don Luca Peyron, Teologo – Autore e Docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore

La vision della Chiesa Cattolica è quella di avere la vita e averla in abbondanza, un obiettivo condivisibile da chiunque.
Viviamo un tempo di condizione digitale, un tempo in cui la tecnologia e la datificazione costituiscono il mondo che tutti abitiamo.

Mettere l’umano al centro in relazione alle tecnologie digitali e all’intelligenza digitale significa applicarsi nel riuscire a risolvere i problemi del mondo. Si parla di antronomia, ossia l’abilità di mantenere l’uomo al centro.
Grazie alla globalizzazione del pensiero ognuno di noi può dare il suo contributo, lasciando sul pianeta una traccia evidente e importante del nostro passaggio. Essere miliardari, lo scopo di tutti, si traduce nel riuscire a incidere sulla vita di miliardi di persone ed è la mission di tutte le nuove tecnologie. Chi fa impresa ha un ruolo rilevante nel raggiungere e agire sulla società.

La tecnologia come questione umana

L’essere umano può fare tutto. Nella condizione digitale il “tutto” è rappresentato da un concetto più vario; non importa cosa, basta creare e innovare di continuo arrivando alla massima espressione di ciò che già c’è.
All’uomo è concesso fare ciò che è possibile e ciò che la cultura e la società giudicano come giuste, permesse e possibili. La tecnologia oggi è una questione umana che ha un valore non determinato solo dal suo uso.

Il punto di partenza e il punto di arrivo sono costituiti dallo stesso desiderio di immaginare un mondo in cui vorremmo e abbiamo scelto di vivere. Il desiderio è qualcosa di irrazionale che va guidato.
L’etica aiuta a guidare il desiderio nel rispetto della condizione umana; la tecnica è il mezzo, l’etica è l’insieme di norme che lo regolano.

Oggi è importante dare alle tecnologie emergenti il posto che meritano con una funzione di servizio. La digitalizzazione non costituisce tutto ciò in cui possiamo sperare, le tecnologie non sono uno strumento che può risolve tutti i problemi ed eliminare tutti i limiti dell’uomo.
La tecnologia è al servizio della vita, ma non è quel tutto a cui l’uomo può aspirare. Ci sono alcune caratteristiche di cui tenere conto:

  • Bisogna sviluppare maturità digitale: essere consapevoli dei mezzi digitali
  • Il digitale è una tecnologia abilitante: conferisce dei poteri e genera dei conflitti di potere
  • Il digitale toglie fatica, ma porta responsabilità: è una rivoluzione per sostituzione
  • La tecnologia genera dipendenza ed omologazione
  • La tecnologia alimenta la narrazione della prestazione, del merito, del successo
  • Evitare l’idolatria tecnologica: richiede vittime sacrificali

L’intervento del Comitato Scientifico di EcommerceWeek

In chiusura Francesco Vallone e Richard Simonin, membri del Comitato Scientifico di EcommerceWeek, insieme a Samuele Camatari fanno il punto della situazione commerciale del mondo odierno.

Le tecnologie digitali abilitano e aprono nuovi spazi di opportunità per mettere in comunicazione tutti in modo più veloce e completo. In questa trasformazione dove apparentemente la tecnologia ha superato i bisogni e le capacità delle persone, oggi abbiamo più di ciò che riusciamo a dominare. L’innovazione, quindi, che non è lineare e continua bensì un percorso fatto di accelerazioni, richiede una strategia in grado di gestire il business e trasformarlo non in termini di efficienza tecnologica, ma di propensione all’evoluzione.

Sono stati tanti i cambiamenti del business nel corso degli anni, e tanti altri avverranno negli anni a venire. Ci vuole prudenza, soprattutto in un settore totalmente omnichannel che abbraccia più realtà. L’importante resta ottimizzare i sistemi esistenti, mantenendo l’attenzione sulle nuove opportunità offerte dal cambiamento.

Le frasi chiave del giorno

La quinta e ultima giornata è stata la degna conclusione per un evento già ricco di spunti sull’e-commerce e sulle nuove tecnologie e i nuovi strumenti di fare business, in modo etico e intelligente.
Alcuni concetti chiave:

  • Etica
  • Strategie di inclusione
  • Automotive
  • Diversità
  • Intelligenza artificiale
  • Sostenibilità
  • Economia circolare
  • Educazione
  • Smart working digitale
  • Nuovi relatori

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