Seconda parte dell’intervista a EcommerceTalk ad Alessandro Grosso, Country Manager Jeep Italia Stellantis. La prima parte dell’intervento è presente sulla rivista EcommerceGuru.
Alessandro Grosso grazie al suo periodo di lavoro di consulenza internazionale ha conosciuto quella che è la gerarchia smart. E da lì dice di aver acquisito una maggiore consapevolezza del leader che avrebbe voluto esse in futuro. Nell’articolo della scorsa settimana abbiamo introdotto gli argomenti di cui ha discusso a EcommerceTalk il Country Manager Jeep Italia Stellantis, Alessandro Grosso.
Con questo articolo andremo più nel dettaglio su aspetti da non dare per scontato se si è a capo di un’attività. Chi è un leader tante volte non ricopre una posizione di massimo livello in azienda. Come è molto facile trovare manager che non hanno la predisposizione a essere leader e non hanno sviluppato esperienze per poterlo diventare.
È però sempre più evidente l’esigenza di ricercare persone che hanno un profilo sia da leader sia da manager.
Manager Empatico
L’empatia molte volte viene sottovalutata o addirittura non considerata, ma ha un potente impatto su collaboratori e clienti. Alessandro Grosso ci ha dichiarato di essere un capo accessibile, e che chiunque in azienda può parlargli senza dover considerare il grado gerarchico che ricopre. Continua dicendo: “Non mi piace mantenere una rigida gerarchia… un confronto quotidiano con la squadra è necessario, dal primo analiyst all’ultimo manager.”
È importante ricreare un ambiente positivo a lavoro e questo è compito di chi gestisce il team.
L’obiettivo della vita di chiunque dovrebbe essere fare una cosa che ci piace, ma a volte a lavoro non si crea un ambiente ispirazionale. Un manager deve far sì che il team apprezzi il proprio lavoro. Alzarsi con la passione è il segreto per essere più produttivi, se ci si alza scocciati e non contenti quello è un campanello d’allarme.
Obiettivi medio-lungo termine
È giusto fissare obiettivi a lungo termine?
Alessandro Grosso ci ha risposto che sono fondamentali. È importante per ogni step della propria vita settare dei traguardi da raggiungere entro 1 anno, ma essenziali quelli entro 5 o 10 anni. Ci deve essere anche la capacità di rivedere gli obiettivi nel tempo, perché non è mai tutto lineare e con il tempo le esigenze cambiano.
Poi serve anche consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza, così da capire cosa è oggettivamente realizzabile. Questo è sintomo di maturità saper fare un’analisi approfondita di se stessi.
Una cosa che aiuta nell’organizzazione degli obiettivi aziendali o di vita è puntare più in alto rispetto le reali aspettative e trovare una buona guida da voler emulare.
È importante sviluppare la capacità di poter cambiare idea. Sono necessari dei feedback retroattivi costanti che aiutano a mettere in discussione le proprie credenze. Questo è un altro valore aggiunto.
Per quanto riguarda un business, la strategia dovrebbe essere implementata su obiettivi di medio/lungo termine. Se le basi su cui viene implementata la strategia sono forti ed è stato fatto un buon lavoro allora non dovrebbe subire grandi mutamenti nel breve termine. A questo fanno eccezioni eventi come calamità naturali e la pandemia da covid-19.
Internazionalità e tecnologia per un manager
Nessun settore vive in un mercato stabile, ormai. Togliendo la situazione della pandemia, ogni mercato ha la sua dinamicità, dove o si fanno due passi avanti oppure si deve fare un passo indietro. Quindi è giusto essere aperti al cambiamento.
Per gestire gli imprevisti e per avere successo nel mercato è un asset fondamentale saper comunicare in modo internazionale. Bisogna conoscere e rispettare quello che sono le altre culture con cui entriamo in contatto e non è una cosa che si impara sui libri, si impara sul campo.
L’internazionalità è un asset importante per i manager italiani. I mercati non sono più solo locali, ormai i consumatori in qualsiasi parte del mondo possono scegliere di acquistare prodotti di brand dell’altra parte del globo. Per questo il manager deve avere una visione di complesso per rimanere competitivo.
Per essere un buon leader e manager si deve essere aperti alla tecnologia e conoscere i trend. Questo non significa dover essere esperto di tecnologia, ma allo stesso tempo è opportuno “saper stare nei tempi in cui viviamo”.
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Per vedere l’intervista completa di Alessandro Grosso vai al nostro canale Youtube.