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EcommerceDay e il Comitato Scientifico al lavoro per una nuova visione del digitale e un commercio sostenibile

EcommerceDay e il Comitato Scientifico
EcommerceDay e il Comitato Scientifico

Eticommerce: cultura, innovazione e nuovi modelli per un commercio sostenibile

Cosa succede quando imprenditori, manager e innovatori del lusso, del food, del fashion, della cosmetica e della tecnologia si incontrano per confrontarsi sulle sfide e sulle opportunità del commercio digitale? Nasce un dialogo autentico, trasversale, multidisciplinare. Un dialogo che non si limita a condividere know-how, ma genera visioni, alleanze e nuovi modelli di sviluppo.

La prima riunione del Comitato Scientifico di EcommerceDay 2025 ha acceso i riflettori su un concetto nuovo e potente: Eticommerce.

Un neologismo che sintetizza l’urgenza di coniugare innovazione, sostenibilità, etica e cultura del consumo all’interno di un sistema economico sempre più interconnesso e complesso.

Questa visione nasce in un momento storico cruciale, in cui il commercio sta ridefinendo sé stesso per rispondere a una nuova generazione di consumatori, a mercati iper-competitivi, a crisi geopolitiche e ambientali che impongono riflessione e cambiamento.

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Eticommerce: dove cultura, etica e business si incontrano

Come ha ricordato Samuele Camatari, fondatore di EcommerceDay e di Jusan Network, la cultura dell’e-commerce in Italia è nata tra gli scetticismi, ma ha saputo evolversi in uno spazio di formazione, contaminazione e crescita comune:

«Abbiamo iniziato a parlare di e-commerce quando sembrava una follia. Oggi parliamo di cultura, persone, esperienza. L’e-commerce non è solo tecnologia e processi: è relazione

E proprio da questa relazione nasce Eticommerce, una visione che mette al centro la responsabilità sociale delle imprese, la coerenza del brand, la trasparenza nei confronti dei clienti e la valorizzazione delle filiere produttive. Un modello di business dove etica, sostenibilità e cultura del consumo guidano le scelte strategiche e diventano parte integrante dell’innovazione. Un manifesto valoriale da costruire insieme, a più mani.

EcommerceDay e il Comitato Scientifico – un comitato multidisciplinare che guarda al futuro

Durante l’incontro, il comitato ha accolto testimonianze provenienti da mondi differenti ma interconnessi. Un confronto che ha evidenziato criticità, ispirazioni e sfide comuni:

  • Luca Pennavaria (La Prairie) ha sottolineato l’importanza di un’esperienza digitale immersiva, ispirata al modello asiatico, in grado di costruire relazioni significative con il brand prima ancora dell’acquisto.
  • Gianluca Borghi (10 Corso Como) ha rilanciato la visione della cultura italiana del bello come leva strategica dell’espansione internazionale con un approccio multicanale e coerente.
  • Emanuele Mazziotta (Coccinelle) ha messo l’accento sulla coerenza tra immagine e posizionamento strategico dei brand: «Il cliente percepisce quando manca allineamento tra ciò che un marchio promette e ciò che realmente offre.»
  • Alberto Spinelli (Latteria Soresina) ha ricordato che l’innovazione non può prescindere dalla logistica: «Il reso gratuito non è un diritto assoluto, ma un costo ambientale e culturale. Serve educazione al click consapevole.»
  • Angelica Maftei (EcommerceDay) ha invitato a integrare nel dialogo anche i retailer e il canale wholesale, troppo spesso lasciati fuori dalle strategie di brand experience.
  • Luca Pennavaria (cosmetica & lusso) ha aggiunto: «Il lusso ha una responsabilità sociale. L’etica non è una rinuncia al profitto, ma la condizione per renderlo sostenibile nel tempo.»

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EcommerceDay contaminazione positiva e cultura del consumo

Nel corso dell’incontro si è consolidata la consapevolezza che l’e-commerce non è un canale di vendita, ma un’estensione del commercio. La phygital experience – dove online e offline si fondono – è ormai imprescindibile. Il cliente non distingue più tra “negozio” e “sito”: cerca esperienze coerenti, relazioni umane, trasparenza.

L’esperienza virtuale diventa estensione dell’esperienza fisica. Live streaming, shopping conversazionale, immersione nei valori del brand: si tratta di creare relazioni che nascono digitalmente e crescono nel tempo.

Il tema della logistica è stato centrale. Alberto Spinelli ha riportato la necessità di un acquisto e consumo consapevole:

«Senza una logistica solida, anche il negozio più bello resta con gli scaffali vuoti. E il reso gratuito? È una trappola che svilisce la supply chain e promuove lo spreco. Serve educare il cliente al click consapevole».

Il valore della filiera del commercio: dal food alla moda

Durante la riunione, il Comitato Scientifico di EcommerceDay ha dedicato ampio spazio a un tema cruciale per l’intero ecosistema commerciale: la tenuta delle filiere produttive e distributive. Dalla moda al food, passando per il beauty e il tech, tutte le filiere oggi si trovano a operare in un contesto altamente competitivo e, in molti casi, squilibrato. Marketplace sempre più aggressivi, pratiche di dumping internazionale, dinamiche di prezzo al ribasso e politiche promozionali poco sostenibili mettono sotto pressione i produttori, comprimendo i margini e impoverendo la qualità dell’offerta.

Eppure, esistono modelli virtuosi che dimostrano come sia possibile coniugare competitività, etica e valore. Tra questi, il comitato ha evidenziato l’esempio delle cooperative italiane del settore alimentare, che con trasparenza, tracciabilità e attenzione all’intera catena del valore – dalla produzione alla distribuzione – riescono a garantire standard elevati di qualità e sostenibilità. Un approccio che rafforza il legame con il consumatore finale, che tutela anche il lavoro, il territorio e l’identità dei prodotti.

Un ragionamento estendibile anche ad altri settori, come quello della moda e della cosmetica, dove si stanno affermando modelli di slow production, artigianalità evoluta e supply chain responsabili. La sfida per le imprese è chiara: costruire filiere resilienti e coerenti con i valori di un consumatore sempre più attento, informato e consapevole.

Prossimi passi: cultura condivisa, eventi diffusi

Dal dialogo sono emerse due priorità condivise: dare continuità al confronto e progettare insieme i prossimi eventi EcommerceDay, portando testimonianze autentiche, casi studio e nuove idee per un commercio digitale più consapevole.

Il confronto ha tracciato le prossime tappe del progetto EcommerceDay 2025: un ecosistema di eventi diffusi, accessibili e tematici, che si articoleranno nei Focus verticali (Beauty & Pharma, Food, Fashion, Design, B2B, CRM) e nel grande evento annuale.

Obiettivo: creare cultura, formare competenze, costruire ponti tra produzione, distribuzione, innovazione e consumo.

EcommerceDay e il Comitato Scientifico per un nuovo modello del commercio

Il Comitato Scientifico di EcommerceDay va oltre un’entità formale, è un laboratorio dinamico dove le idee prendono forma e generano impatto. Il commercio del futuro non può prescindere dalla responsabilità, dalla trasparenza e dalla centralità della persona.

È tempo di costruire un modello nuovo, concreto, umano.
È tempo di Eticommerce.

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