Ecommerce in Italia 2019. Quali sono i numeri? Come siamo messi a penetrazione digitale in Italia? E in che condizioni versa la cultura del commercio elettronico?
eCommerce in Italia 2019: ecco i dati ufficiali
L’eCommerce in Italia se la sta passando bene, ma non in misura eccessiva. A darcene una prima infarinatura sono i dati del report annuale redatto da Casaleggio Associati. E il segnale ubbidisce a una polarità ben evidente. La situazione infatti è positiva e negativa al tempo stesso. Il fatturato degli eShop è in crescita e il numero di chi acquista online è in continuo aumento, ma il nostro rimane un Paese ancora indietro rispetto agli altri attori europei.
Nel 2018 la spesa in eCommerce B2C ha superato i 40 miliardi di euro, con una crescita del 18% rispetto ai fasti dell’anno precedente. Il 62% della popolazione nostrana ha compiuto acquisti online almeno una volta (38 milioni di persone). Un segnale encomiabile e di sicuro interesse, ma che crolla se posto a confronto con i risultati ottenuti dagli altri Paesi europei.
eCommerce in Italia 2019: quali sono i settori che incidono di più?
Dai risultati del sondaggio emerge che i settori privilegiati dagli italiani sono il tempo libero e il turismo. Il primo copre addirittura il 41 % dell’intero fatturato eCommerce dello stivale. E il turismo cresce a tassi meritevoli di menzione, L’anno scorso la crescita si è attestata al 9%, a riprova che i turisti hanno sempre maggiore familiarità con le piattaforme di booking online e viaggiare è un vizio che si fa sempre più trendy nelle loro teste.
Ottimi risultati anche per i centri commerciali, che contribuiscono al 14% del fatturato online e sono cresciuti del 39% in un solo anno.
La moda è un altro settore in continua espansione, forte anche della qualità eccellente del Made in Italy. Salute e bellezza crescono di pari passo con la diffusione delle farmacie online, e rispetto all’anno scorso hanno beneficiato di un incremento pari al 23%. Bene anche per il food, a oggi uno dei settori più in crescita dell’eCommerce tricolore. Il suo 17% di crescita rispetto al 2018 non fa che confermarlo.
Il numero di imprese dedite al commercio elettronico si assesta a 19mila unità. Si tratta per la maggior parte di piccole e medie imprese, spesso a conduzione familiare.
Ad ogni modo, ancora oggi la percentuale delle Pmi attive nel digitale è piuttosto bassa: 12%. Chi vende online ha avuto modo di notare un incremento di conversioni del 6%. Ma la penetrazione digitale nel mondo imprenditoriale italiano è ancora lungi dal mettere su radici solide e remunerative.
Quale che sia il momento di svolta di una simile situazione, è bene precisare che i trend in corso destinati a mutare gli scenari sono i seguenti:
Multicanalità
I consumatori si aspettano di compiere un’esperienza d’acquisto coerente e immersiva e coinvolgente. Chi acquista oggi vuole avere accesso al prodotto attraverso ogni canale digitale possibile. E pretende che il passaggio da un channel all’altro sia fluido e privo di intoppi.
Social Media
Non ce ne libereremo mai. Soprattutto se pensiamo che il 90% di chi acquista online ha affermato di essere stato influenzato, al momento dell’acquisto, da almeno un social network. Va da sé che i venditori hanno ormai capito da tempo che sfruttando i social network possono generare conversioni molto più importanti.
Pagamenti immediati
Un click e acquisto effettuato. Mobile wallet e sistemi di pagamento digitale sono all’ordine del giorno. E i clienti, come abbiamo visto ieri nel caso dei Millennial, sono sempre più persuasi che il mobile payment sia il futuro.
E poi personalizzazione, sostenibilità, innovazione. Dalla proliferazione del 5G ai passi avanti in materia di packaging eco-friendly, alla creazione di soluzioni su misura delle esigenze dei clienti. Tutto questo abiterà gli sforzi delle imprese nostrane per tutto il resto del 2019.