Ecommerce in Europa: emerge la Polonia. Un articolo recente del Corriere delle comunicazioni elenca i tre punti attraverso i quali l’Italia vuole riprendere il passo dell’Europa; avviando un importante processo di digitalizzazione.
In primis si vogliono diffondere maggiormente le infrastrutture ultrabroadband; in secondo luogo adeguare alla digitalizzazione il rapporto della Pubblica Amministrazione con i cittadini e le imprese nel fornire loro i servizi – instaurando con tali soggetti un rapporto che li veda più come clienti che non sudditi. Terzo ma non ultimo importante punto, se non basilare, il rilancio delle imprese attraverso una maggiore apertura al commercio elettronico. Siamo ancora molto indietro rispetto agli standard europei a causa del gran numero di piccole e piccolissime imprese; figlie di quella che il Censis definì “economia del cespuglio” strategia valida nei decenni ’70 e ’80, oggi causa di affossamento non si dovesse cogliere l’opportunità di Internet.
L’esempio polacco di ecommerce in Europa
Un esempio positivo viene da un Paese come la Polonia che vede una crescita esponenziale del commercio elettronico, il cui fatturato è salito da circa 2 miliardi di euro nel 2009, a più di 5 nel 2013, fino a 6 miliardi di euro nell’ultimo anno.
Per quanto solo il 64% della popolazione utilizzi Internet, dato non altissimo se consideriamo altri stati dell’Europa centrale come la Norvegia, la cui percentuale sale a quota 90, ben l’80% degli internauti ha fatto almeno una volta ricorso all’e-commerce , mentre il 46% usa regolarmente questo canale d’acquisto.
L’analisi della Chamber of Digital Economy
I dati dell’analisi condotta dalla Chamber of Digital Economy – in collaborazione con la società di consulenza Gemius – evidenziano un maggiore orientamento dei polacchi, in materia di e-commerce, alle attività nazionali. Le maggiori motivazioni sono quelle elencate di seguito:
- affidabilità
- tempi e costi di consegna minori
- lingua usata nell’interfaccia per l’acquisto
- buone politiche di reso
La maggior parte degli acquisti vengono fatti su e-Store di grandi magazzini, circa la metà degli acquisti online nell’ultimo anno. Il documento riporta come fattori di successo con la clientela, la possibilità di ordinare i prodotti prima che essi vengano consegnati ai negozi fisici. Uno dei siti più quotati, tchibo.pl, aggiorna la lista dei prodotti settimanalmente.
Il passo successivo è quello di incrementare le vendite che fanno capo a beni alimentari freschi; rompendo la reticenza del cliente a voler toccare con mano il prodotto in questione. In Polonia, il commercio elettronico sugli alimenti nell’ultimo anno pare si sia assestato solo sull’1%; dato che secondo il vice presidente di Frisco.pl, supermarket online, costituisce un’opportunità di incremento, dal momento che il carrello virtuale comincia a essere visto sempre più come quello reale.
Questi sono i punti sensibili per incoraggiare gli acquisti tramite e-commerce; e un accenno agli scenari inesplorati, considerando che il documento sulla situazione polacca evidenzia anche come – considerando la possibilità dell’export – sia possibile conquistare la fiducia dei clienti fornendogli le garanzie di cui sopra; anche solo apparendo come locali attraverso una adeguata comunicazione e con una sede di riferimento sul territorio.