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L’ecommerce in Cina: opportunità e criticità

ecommerce in Cina
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L’ecommerce in Cina è in forte crescita. Con la sua popolazione di oltre 1 miliardo e 300 milioni di abitanti, la Cina rappresenta sicuramente un’ottima opportunità per chi decide di vendere online.

L’ecommerce in Cina

La Cina, che nel 2013 raggiungerà un fatturato derivante dalle vendite online di circa 265 miliardi di dollari, è sicuramente il più grande mercato di ecommerce al mondo. Una cifra, questa, destinata a salire. Infatti, secondo alcune previsioni, nel 2020 il volume di affari raggiungerà la cifra di 600 miliardi di dollari.

A questi numeri, si aggiunge il fatto che i cinesi sono tra i principali fruitori dello shopping online. Sono già 242 milioni le persone (quattro volte la popolazione italiana) che comprano con regolarità sulle piattaforme di e-commerce, con una crescita costante di 48 milioni di utenti ogni anno. Sono numeri davvero impressionanti, che non possono certo passare inosservati.

I prodotti italiani

Il made in Italy, da questo punto di vista, può rappresentare un ottimo biglietto da visita da presentare sul mercato cinese. Infatti, ai cinesi piacciono molto i prodotti italiani. Si é stimato che nel 2012 il fatturato derivante dalla vendita di prodotti made in Italy in Cina sia stato di circa 9 miliardi, con una domanda in costante crescita di circa il 20% ogni anno.

I prodotti italiani maggiormente richiesti dai cinesi sono principalmente prodotti di abbigliamento, in particolare oggetti di pelle, articoli di arredamento e di design. Ma siamo sicuri che anche altre categorie merceologiche, pensiamo ai prodotti agro-alimentari, se ben supportate da una buona strategia, possono aprirsi degli spazi importanti su questo mercato.

Vendere in Cina

Fin qui abbiamo detto che la Cina è uno, se non il, mercato online più grande del mondo; e anche che i cinesi amano i prodotti made in Italy. Sembra una situazione ideale per le Pmi in cerca di nuovi clienti, ma i dati ci informano sul fatto che le imprese italiane non stanno sfruttando appieno questa opportunità. Le ragioni sono molte e dipendono da diversi fattori.

Innanzitutto bisogna trovare un canale  per vendere e cercare di raggiungere anche le città più periferiche, oltre le più note megalopoli. Ed é proprio di questi giorni la notizia che Poste Italiane ha stipulato un accordo con China Post e Tom Group che gestiscono Ule, uno dei più importanti portali cinesi di vendita online, per poter far vendere alle aziende italiane i loro prodotti.

Un altro aspetto da tenere in considerazione se si vuole vendere in Cina è rappresentato dal consumatore cinese; sempre più esigente, fanatico dello sconto e amante della tecnologia. É importante conoscere il consumatore e i suoi bisogni; il compito delle aziende é quello di soddisfarli fornendo loro dei prodotti unici, di qualità e difficilmente replicabili; che poi sono le caratteristiche che distinguono i prodotti made in Italy.

Infine è necessaria una strategia. Senza una strategia alla base del proprio business non si possono avere risultati soddisfacenti nel lungo periodo. Lanciarsi su un mercato di così ampie dimensioni, senza una pianificazione delle azioni che si intendono realizzare, rischia di risultare inefficace, se non addirittura controproducente.