Il world wide web ha accelerato la globalizzazione ed i processi di trasformazione digitale.
Questo ha permesso un incontro efficiente tra domanda e offerta, ma anche innovazione e intercambio.
Questo si traduce in una grande convergenza globale nel consumo, con l’ecommerce che la fa da padrone e il B2C cross border come portabandiera del processo.
Vedremo forse un internet frammentato? Le global supply chain riusciranno a mantenere la resistenza? A cosa vanno incontro l’economia europea e quella italiana?
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Geopolitica: come il suo contesto influenza ecommerce
E’ importante conoscere il contesto della geopolitica in quanto questo influenza molto l’ecommerce.
L’analisi economica va fatta ed utilizzata per comprendere le sfide globali ed il loro impatto sul business. Nel caso dell’ecommerce bisogna considerare tutti i fattori della geopolitica perché è un settore multidisciplinare, soggetto a regolamentazioni, dove ogni cosa deve funzionare in modo efficiente.
La logistica, le spedizioni,la proprietà intellettuale, i pagamenti, i dati, i servizi finanziari, i competitor danno l’idea di quanti fattori compongono l’ecommerce, che in ognuno di questi deve affrontare in modo efficiente le sfide globali.
Ecommerce Globale
Ci sono due enormi megatrend su scala globale per l’ecommerce: la trasformazione digitale e l’approfondimento della globalizzazione.
Internet gioca un ruolo chiave nella trasformazione digitale. Infatti la domanda globale di traffico dati su internet è aumentata molto negli anni.
Nel 2022, la domanda misurata in zettabytes si attesta su 4.8. La domanda dall’Europa è di 0.9, 2.1 dall’Asia e 1.3 dal Nord America.
La globalizzazione implica un mondo collegato da cavi, la cui maggior parte sottomarini, che permette lo scambio dei dati.
Una fitta rete complessa che tiene collegato il mondo, però ci sono poche linee fondamentali. Quindi bisogna fare un assessment per assicurarsi che l’Europa sia ben fornita.
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Ecommerce e geopolitica: i motori di efficienza e profitti
In un futuro dell’ecommerce cosa dobbiamo assicurarci per avere i fondamentali per un business di successo?
Sicuramente devono esserci benefici dai rapporti tra nazioni, ponendo attenzione sulla divisione tra aree e nazione.
L’incontro della domanda e dell’offerta richiede efficienze allocative, con le risorse che raggiungono chi le valuta di più.
Inoltre c’è grande preferenza “long tail”, ovvero soddisfare il consumatore e le nicchie di consumo per fare incontrare la domanda e l’offerta nel modo più efficiente possibile.
Infine innovazione di prodotti, servizi, ma soprattutto business model! Ci sono tante imprese, giganti e non, che ottengono ricompense su scala globale proprio grazie ai nuovi modelli, forte incentivo per l’innovazione.
Geopolitica ed esposizione all’export
L’europa ha beneficiato grazie alla forte esposizione all’export. Ma questo è anche un rischio! Prima la pandemia, poi la guerra russo-ucraina, hanno dimostrato come le supply chain possano subire interruzioni.
Questo espone molto i paesi, come l’Italia, che puntano sull’export che, a causa delle disruptions oppure sanzioni, può subire danni.
Per essere precisi metà dell’export italiano è verso l’interno dell’Unione Europea, metà fuori. E’ ovviamente un settore importantissimo che ha generato più di 1mln di posti di lavoro, trainati dai servizi.
Di conseguenza è necessario chiedersi come supportare questo fattore di vitale importanza per l’Italia nello scenario della geopolitica.
Convergenza globale nei consumi, quanto può continuare?
Stiamo assistendo ad una grande crescita della classe media che ha convergenza nell’esperienza globale di consumo.
Questo si traduce nell’opportunità di potersi guardare nel mondo come consumatori e aziende per operare oltre i confini. Ma se il mondo fosse frammentato a blocchi? Cosa succederebbe?
Quando il mondo cominciava a connettersi, sembra incredibile poter guardare un programma TV di un altro stato. Questo è un semplice esempio di come la situazione si sia evoluta in fretta.
Tuttavia stiamo assistendo a trasformazioni geopolitiche e paesi che prendono direzioni più centralizzate. E’ sufficiente pensare alla Cina e la sua rete internet a circuito chiuso e la Russia che sembra avvicinarsi allo stesso sistema.
Saremo in grado di capire i consumi di paesi sempre più lontani da noi? Questa sarà un grande sfida,in quanto forse non sarà più facile come lo è adesso.
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Ecommerce e geopolitica: rischi e opportunità
Sulla base di quello che è stato detto i rischi sono molteplici:
- Internet potrebbe balcanizzarsi
- Catene di fornitura frammentate, quindi meno efficienti e resilienti
- Divergenze nelle esperienze di consumo e opportunità export
- Barriere al commercio come sanzioni, embarghi, favoritismi nazionali, costi di trasporto
Questi scenari, non ancora completamente chiari, lasciano spazio a diverse domande aperte:
Impatti sull’italia rispetto ad altri paesi? Come rimangono le nostre imprese con gli effetti geopolitici globali?
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Quali opportunità per le piccole e medie imprese italiane?
Per le imprese italiane le implicazioni geopolitiche ed economiche possono rappresentare un’opportunità. Le aziende devono lavorare sulla diversificazione delle forniture, dei canali di marketing e la distribuzione dei mercati di sbocco.
Senza dimenticarci il ruolo dei policy makers, che devono assicurarsi la competitività delle piccole e medie imprese, ma anche dell’Italia nel gioco della geopolitica.
Bisogna considerare l’interazione della geopolitica con la regolamentazione, ad esempio il Data act in Europa. Sappiamo che effetti avrà? Bisogna essere sicuri nelle regolamentazioni per evitare che queste diventino ostacoli.
In conclusine, l’interazione tra geopolitica ed ecommerce è molto forte. Al momento c’è grande attivazione delle politiche pubbliche, anche livello europeo tipo Digital Market act o il data act.
Difficile per alcune dire come impatteranno. Bisogna porsi la necessità di fare un check. Controllare le regole e chiedersi cosa serve per supportare le imprese in Europa. Evitando così una valanga di regolamentazioni che potrebbero ostacolare le piccole-medie imprese italiane.
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L’articolo prende spunti dall’intervento di Bruno Basalisco, Director in Copenhagen Economics, sull’impatto della geopolitica sull’ecommerce.
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Ti consiglio l’intervista di Samuele Camatari a Mariangela Pira durante un EcommerceWeek in cui viene trattato anche il contesto internazionale, i nuovi equilibri tra Italia e la Cina.
Mariangela Pira è una giornalista professionista, conduttrice e Reporter SkyTG24. Su Linkedin ha creato “3Fattori“, rubrica in cui spiega con parole semplici i principali fatti di geopolitica, geopolitica economica, economia e finanza, disponibile anche come Podcast”