Il digital divide, il divario digitale sta iniziando ad affievolirsi. “L’e-commerce sta diventando una pratica di massa, che tocca la gran parte dei segmenti della popolazione”
Con queste parole Marco Salamon, country manager di Ipsos Loyalty, ha commentato i risultati di uno studio elaborato dall’Osservatorio sull’e-commerce Ipsos-Webloyalty, condotto su 1500 consumatori online nel nostro Paese, che ha evidenziato come il commercio elettronico stia abbattendo il digital divide in Italia.
La ricerca analizza la differente propensione all’acquisto online in base a genere, età e stato civile, rilevando come stia cambiando il ruolo del “responsabile acquisti” all’interno della famiglia.
Il digital divide
Il digital divide, cioè l’esclusione di una parte della popolazione dall’accesso ai servizi web, é un fenomeno che caratterizza sia i paesi in via di sviluppo sia i paesi sviluppati, naturalmente con dimensioni e cause differenti. Tuttavia, la ricerca ha dimostrato come l’e-commerce, in particolare nel nostro paese, abbia in qualche modo ridotto questo gap presente all’interno della popolazione.
Uomini e donne
Nello specifico, in riferimento ai “grossi acquirenti“, cioè coloro che hanno affettato almeno 4 acquisti online negli ultimi sei mesi, la percentuale di uomini e donne é identica (76%), il restante 24% di entrambi i generi possono essere considerati come “acquirenti occasionali“.
Fascia di età
Un altro dato interessante é rappresentato dalle fasce di età che acquistano di più online. Dalla ricerca emerge come i più attivi in ambito e-commerce sono gli utenti che si trovano nella fascia di età 25 – 34 anni, di cui l’80% é composto dei grossi acquirenti. Al secondo posto si classificano gli utenti compresi tra i 18 ed i 24 anni, dove il 79,6% sono grossi acquirenti.
Per quanto riguarda le fasce di età più alte, invece, é importante sottolineare come il 68,4% degli ultrasessantacinquenni possono essere considerati dei grossi acquirenti, posizionandosi subito dietro la fascia 45 – 54 anni (73,4%) e la fascia 35 – 44 anni (76,6%). Gli ultrasessantacinquenni superano invece la fascia 55 – 65 con solo il 68,4% che può considerarsi un heavy buyer.
Stato civile
Anche in riferimento allo stato civile é emerso un utilizzo più o meno marcato del commercio elettronico. Le coppie di conviventi sono quelle che registrano la percentuale più alta tra i grossi acquirenti con l’80,2%, seguiti dai single (79%) e i coniugati (73%). Più distante troviamo le persone separate (68,2%) e quelle divorziate (65,2%).
Conclusioni
La ricerca ha messo in luce come l’e-commerce non risenta in modo particolarmente significativo del digital divide presente nel nostro paese; dimostrando una uguale distribuzione tra grossi acquirenti e acquirenti abituali in tutte le categorie prese in esame (sesso, età, stato civile).
Vogliamo concludere con le parole di Alexandre Cotigny, Direttore Generale Sud Europa di Webloyalty; “Il potenziale dell’e-commerce emerge, ancora una volta, in maniera evidente dalla ricerca realizzata dall’Osservatorio Ipsos –Webloyalty. Le categorie solitamente considerate come meno avvezze all’utilizzo delle tecnologie digitali si dimostrano invece tra le più attive tra gli acquirenti online. Compito degli operatori del settore è quello di proporre programmi e offerte sempre più personalizzate; per coinvolgere attivamente quell’ampia fascia di utenti che dimostra un interesse crescente per i vantaggi offerti dall’e-commerce”.