L’instant banking diventa realtà. Grazie a Jiffy, a partire da fine anno, saremo tutti abilitati a scambiare somme di denaro con la stessa semplicità ed immediatezza con la quale comunichiamo tramite Whatsapp.
In Italia in ambito di digitalizzazione delle transazioni commerciali siamo in ritardo, spesso tristemente non per mancanza di risorse, ma in termini di utilizzo di quelle presenti, anche tra i giovani. L’antidoto più efficace passa per due accorgimenti importanti: a livello teorico promuovere maggiormente la cultura digitale e, dal lato pratico, proporre soluzioni sempre più semplici in termini di esperienza nell’utilizzo.
Per questo secondo aspetto siamo fortunati, grazie alle innovazioni apportate da start-up come 2pay e alla fiducia che le nostre banche ripongono nelle soluzioni tecnologiche.
L’instant banking semplifica lo scambio di denaro. L’esempio di Jiffy
E’ il caso dell’ecosistema Jiffy ideato da SIA, leader europeo nella progettazione e realizzazione di infrastrutture e servizi tecnologici dedicati alle Istituzioni Finanziarie e Centrali, alle Imprese e Pubbliche Amministrazioni. Si tratta di una modalità di scambio di denaro p2p, ideale per gestire in maniera comoda situazioni quali raccolte fondi per un regalo, somministrazione di paghette e invio di denaro a un parente che vive o studia lontano.
Il suo funzionamento lo rende davvero molto simile a un’applicazione per messaggistica istantanea, della quale conserva l’immediatezza. Il ricevente può da subito disporre virtualmente della somma di denaro, grazie ad accordi con gli Istituti operanti; anche se l’effettivo trasferimento avviene nel giorno successivo.
Pochi passaggi per sfruttare la tecnologia mobile
Tutto ciò che occorre è registrare il proprio numero di telefono al proprio conto corrente attivando questa funzionalità di “instant banking”; quindi trasferire la somma prescelta a un contatto della nostra rubrica telefonica che sia ugualmente abilitato a riceverla.
I costi sono ridotti, stando agli attuali 25 centesimi previsti per la singola operazione dall’unica banca già operante; e a infondere sicurezza nell’utilizzatore sarà lo svolgimento delle operazioni tramite l’interfaccia di un servizio da noi già riconosciuto e di cui ci fidiamo.
Ubi Banca prima ad aderire all’instant banking
Tale opportunità era già stata presentata sul finire dello scorso anno e Ubi Banca è stata la prima ad aderire al servizio; segue Intesa Sanpaolo, che fornirà tale modalità ai propri clienti dal 1° di luglio. A breve, però, saranno in tutto una dozzina i servizi disponibili, facenti capo a nomi quali Mediolanum, Carige, Cariparma, CheBanca, Unicredit, BNL e non solo. Inoltre, basandosi su bonifico SEPA (Single Euro Payments Area), il servizio è aperto a tutto le banche operanti nell’area europea di riferimento.