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Cybersecurity Ecommerce: minacce e pratiche di sicurezza

Cybersecurity: come difendere il business ecommerce da attacchi hacker

La Cybersecurity è importante per business ecommerce che sono, e lo saranno sempre, dei target per i cyber attacchi. Le minacce derivano da hacker che hanno l’obiettivo di rubare e utilizzare dati sia personali che finanziari.

Sia per piccoli che grandi business, il costo di una breccia nei propri sistemi porta alla perdita dei dati e della fiducia dei consumatori, danneggiando gravemente il proprio business.

Grazie alla tecnologia, le aziende implementano nuovi sistemi di sicurezza, ma allo stesso tempo, chi commette cyber attacchi non si arrende e continua a cercare altri sistemi e conoscenze per poter bucare le piattaforme.

Per difendersi al meglio è quindi necessario rimanere aggiornati su quali sono i tipi di attacchi informatici e quali sono le pratiche di sicurezza per contrastare le minacce.

Cybersecurity Ecommerce: sono le minacce rivolte ai siti ecommerce

Purtroppo le minacce sono davvero molte in quanto i metodi di attacco informatico sono molteplici e vari. Di conseguenza è impossibile riassumerli tutti in un singolo articolo, ma in ogni caso si possono elencare le minacce più frequenti ed estremamente dannose nei confronti dei business ecommerce:

1. Malware e Ransomware

Il malware è un “programma maligno” che racchiude in se una vasta categoria di virus come i famosi trojan, oppure i ransomware, ovvero virus che prendono il controllo del pc di un utente e procede con la crittografia dei dati, chiedendo poi un riscatto all’utente per poter ripristinare il funzionamento.

Quando un device oppure un network vengono infettati da malware o ransomware, ci si può ritrovare esclusi da tutti i propri sistemi e database.

Di solito la pratica migliore è quella di eseguire dei backup regolari, anche se il “downtime” del sito può essere costoso, ma sempre meglio che perdere il controllo! Soprattutto bisogna evitare link sospetti o installare software sconosciuti.

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2. Cross-site scripting (XSS)

Il cross site scripting indica l’inserimento di codice maligno, di solito utilizzando il linguaggio “JavaScript”, in una pagina web. Questo attacco è particolare perché non ha un impatto diretto sul sito e sul gestore, ma colpisce direttamente gli utenti che, all’interno della customer journey, si ritroveranno ad entrare in una pagina infetta che gli espone a ransomware e tentativi di phishing.

3. Phishing

Il phishing è una pratica di social engineering utilizzata dagli hacker per ingannare le vittime tramite email, messaggi o chiamate telefoniche, ad esempio fingendosi un impiegato del customer service del proprio business, per ottenere informazioni private quali password, informazioni bancarie o numeri della carta di credito.

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4. E-skimming

E-skimming si riferisce ad un metodo di furto di informazioni sulla carta di credito e informazioni personali sempre estratte dalle carte durante il processo di checkout sui siti ecommerce.

Gli hacker possono accedere al proprio sito con phishing, XSS oppure con attacchi diretti volti a creare breccia nel sistema, per poi raccogliere in tempo reale i dati che vengono processati quando i propri clienti entrano nella fase di checkout.

Cybersecurity ecommerce: le migliori pratiche di sicurezza

Oltre alle regolamentazioni da seguire per il trattamento e la difesa dei dati, si possono implementare delle pratiche per aumentare la sicurezza dell’ecommerce ed evitare danni ai propri clienti ed al business.

1. Assicurarsi di avere password forti e uniche

Secondo il report di “Verizon Data Breach Investigations Report”, il 37% delle credenziali che gli hacker sono riusciti a passare erano password deboli oppure rubate. Di conseguenza bisogna assicurarsi che tutti i dipendenti, i manager e anche i clienti applichino pratiche che consentano password più forti:

  • Mai condividere le proprie password, ogni utente deve avere un username ed una password unici;
  • Le password forti possiedono almeno otto caratteri e contengono lettere maiuscole, simboli e numeri. Alla creazione dell’account, avere un sistema che obblighi il cliente ad inserire una password con queste caratteristiche è un ottima pratica per assicurasi che gli utenti abbiano password robuste;
  • Mai utilizzare la stessa password di login privati per il sito ecommerce;
  • Considerare l’utilizzo di un password manager;

2.Protezione dei Device

Che sia il computer di casa o quello dell’ufficio collegato al network aziendale, bisogna assicurarsi che il device sia protetto con programmi di cyber sicurezza come software antivirus, firewall o qualsiasi altro mezzo che si consideri appropriato per proteggersi dalle minacce.

3. Cybersecurity Ecommerce: alzare il muro contro i tentativi di social engineering

Uno dei modi migliori per evitare attacchi malware o ransomware è quello di evitare di finire vittime di pratiche social engineering come il phishing. Non bisogna mai fornire alcune informazione personale all’interlocutore a meno che non ci sia la più che assoluta certezza della sua identità e scopo.

In oltre, bisogna informare gli utenti del proprio sito ecommerce che, come tutte le organizzazioni legittime, nessuno chiederà loro di condividere la password.

I tentavi più frequenti per ingannare gli utenti sono tramite email, in cui l’interlocutore si finge come dipendente dell’azienda e in questo caso non bisogna mai aprire i link oppure avviare dei download contenuti nella mail. Ci sono un paio di modi per capire se la mail è legittima:

  • Errori evidenti di spelling o grammaticali devono alzare il livello di sospetto nei confronti di chi ha inviato la mail;
  • Fare estrema attenzione al domino di chi ha inviato la mail. Spesso sembrano domini famigliari, ma cambiano giusto di una lettera. Ad esempio ecommerceguru.it può diventare ecommeceguru.it;
  • Come da punto precedente, anche l’URL subisce lo stesso trattamento. Può sembrare legittimo con una prima osservazione, ma cambia di una singola lettera nella speranza che l’utente non se ne accorga e selezioni un dominio trappola;
  • Le email sospettose chiedono di trasferire denaro oppure chiedono informazioni personali riguardo ad un pacco che non si ha mai acquistato, il tutto condito con scuse sul perché bisogna fare tutto nell’immediato con urgenza (ad esempio minacciano pericolo di blocco della carta di credito);

4. Raccogli e mantieni solamente i dati dei consumatori che ti servono

In base al proprio business e alle regolamentazioni, i dati che si possono tenere per il proprio business possono variare. In ogni caso, la pratica migliore è quelle di identificare i dati essenziali che si possono raccogliere per il proprio business, stabilendo una filosofia di equilibrio tra utilizzo dati per la customer experience e la customer security. E’ essenziale tenere i dati critici dei consumatori separati da altre informazioni, così da segmentare il proprio network.

5. Cybersecurity Ecommerce: passare ad HTTPS

Avere un hosting HTTPS, che richiede un certificato SSL (secure Socket Layer), aiuterà a rendere sicuro il proprio sito web. L’HTTPS è anche importante per il proprio marketing in quando Google penalizza i siti che hanno un indirizzo HTTP. In oltre, L’HTTPS è un segnale positivo di fiducia per gli utenti, specialmente quelli più navigati in termini di sicurezza informatica.

6. Prepararsi con backup

Anche con le migliore pratiche, può capitare che il proprio sistema subisca una breccia. Di conseguenza la prima cosa da fare è effettuare un backup per ritornare ad avere il sito disponibile il prima possibile.

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La raccolta e l’utilizzo dei dati sono dei processi fondamentali nell’ecommerce. Sapere come analizzarli permetterà al proprio business una migliore performance, ma bisogna anche assicurasi della sicurezza dei sistemi per poter difendere i dati e, di riflesso, i clienti.

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