Covid19 e sanità digitale in Italia: facciamo il punto. Ora che siamo nella Fase 2 possiamo dare uno sguardo alla situazione relativa alla sanità digitale in Italia e capire quali sono le debolezze strutturali che la connotano.
Covid19 e sanità digitale in Italia: facciamo il punto
Il Paese post-pandemia si è visto provato soprattutto per quel che concerne il Sistema Sanitario Nazionale, travolto dall’urgenza di trovare letti per la terapia intensiva superiore al numero insufficiente di quelli già disponibili. All’inizio dell’emergenza, il SNN si è attivato adoperando attività di screening su larga scala. Abbiamo assistito alla creazione di nuovi reparti di Terapia Intensiva, sono stati pubblicati bandi per assumere nuovo personale sanitario. È stato fatto anche il monitoraggio remoto dei pazienti positivi costretti in quarantena a casa.
Covid19 e sanità digitale: cosa bisogna fare?
Una prima faglia strutturale del SNN è questa: gli ospedali rimangono ancora il nucleo principale delle cure nel sistema. I servizi territoriali peccano infatti di scarsa organizzazione e uno sviluppo non adeguato a ciò che dovrebbe già pertenergli.
Un paese non ancora digitalizzato
Il livello di digitalizzazione del sistema socio-sanitario italiano non è ancora a livelli adeguati. L’adozione di soluzioni tecnologiche tese a supportare la prevenzione o la cura della popolazione è bassa. La tecnologia utilizzata per arginare la crisi si è rivelata insufficiente. I servizi digitali per i cittadini praticamente assenti.
Ne consegue che bisogna ripartire da capo e riprogrammare tutto, abilitando modelli assistenziali diversi. Le nuove tecnologie sono fondamentali per affrontare l’emergenza sanitaria. Non per niente il Ministro per l’Innovazione Tecnologica ha creato una task force composta da un team di 74 esperti in ambito multidisciplinare. Il motivo? Realizzare soluzioni data-driven atte a fronteggiare la situazione.
Questo e altri progetti sono stati pensati per riprogrammare dal profondo il Sistema Sanitario. Quel che è certo è che l’emergenza ha innescato un cambiamento nei processi di business dal quale non possiamo più sottrarci.