Cos’è il COVdesign? Come si sta comportando il design italiano in questo periodo storico di forte crisi? Quali sono gli scenari prossimi a vedersi delineati?
Ogni crisi genera una pletora di opportunità. E in campo creative ogni momento è buono per trarne, cavarne e divellerne prospettive potenziali di sviluppo. Il Covid-19 ha scosso tremendamente le fondamenta della nostra vita. E i professionisti del design hanno deciso di reagire nell’unico modo possibile: creando e sperimentando nuove soluzioni.
Cos’è il COVdesign?
Il COVdesign mira a risolvere le necessità quotidiane legate alla pandemia. Sappiamo bene che il virus ha cambiato il nostro modo di vivere e pensare la socialità. Il distanziamento sociale è diventato una parola di uso corrente. Bar, teatri, uffici, ristoranti, stadi, aerei, treni e mezzi pubblici non hanno potuto che riflettere tale mutamento di portata storica.
Il settore legno-arredo del design, in Italia, ha subito una contrazione del fatturato pari al 72% (aprile 2020). La domanda calò così tanto che si temette la crisi dovesse essere irreversibile. E per quasi 48mila imprese nostrane operanti in tale settore, fieri paladini del Made in Italy, la catastrofe era dietro l’angolo. Ma il punto di forza del design è la sua capacità intrinseca di rispondere ai problemi quotidiani con soluzioni pratiche e sicure. Inutile quindi dire che il COVdesign risponderà appieno all’urgenza messa in moto dalla pandemia, con risultati epocalmente soddisfacenti.
Il COVdesign si propone di risolvere le nostre nuove necessità quotidiane. Quali sono le prospettive e i progetti da realizzare perché noi si possa vivere in armonia con una simile pandemia? Come sta plasmando gli oggetti tale pandemia? In che modo è mutato il nostro rapporto con le città e le infrastrutture che le collegano?
Pensiamo ai paraventi creati da Matteo Cibic, facenti parte della collezione COV e pensati per proteggersi senza sentirsi isolati. Tali paraventi trasparenti sono utili negli open space. Oppure alle sospensioni isolanti in plexiglass ideate da Christophe Gernigon, ideali per garantire il distanziamento sociale restando seduti a tavola in totale sicurezza.
